Zone franche urbane: incentivi anche per i professionisti. Le specifiche
Gli incentivi alle zone franche urbane (Zfu) sono aperti anche ai professionisti a patto che svolgano l'attività o si impegnino a svolgerla nella zona agevolabile entro 180 giorni
Il decreto del MISE del 5 giugno 2017, recante “Condizioni, limiti, modalita' e termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e contributive in favore di micro e piccole imprese localizzate nelle zone franche urbane delle regioni dell'obiettivo Convergenza”, che modifica e integra il decreto del 10 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 ottobre scorso, consente di fatto ai professionisti delle zone franche urbane (Zfu) di beneficiare degli incentivi se l’attività si svolge (o c’è l’impegno a svolgerla) nella zona agevolabile entro 180 giorni.
Zone franche urbane: cosa sono e in cosa consistono le agevolazioni
Si tratta di ambiti territoriali di dimensione prestabilita, dove vengono applicati specifici programmi di defiscalizzazione e decontribuzione, dedicati a imprese e professionisti (piccola e media impresa). Le agevolazioni riguardano l'esenzione dall'imposta sui redditi, dall'imposta regionale sulle attività produttive, dall'IMU e dall'eventuale esonero dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Come accedere alle agevolazioni
Possono accedere alle agevolazioni le imprese e i professionisti che rientrano nei parametri previsti per le micro e piccole imprese, quindi con un fatturato o una situazione patrimoniale inferiore ai 10 milioni e un numero di dipendenti inferiore a 50. Gli stessi devono svolgono la propria attività all’interno della Zfu. Devono inoltre essere iscritti al registro delle imprese, ovvero, nel caso di professionisti, agli ordini professionali, o devono essere aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal ministero dello sviluppo economico.
Inoltre devono, alla data di presentazione dell’istanza, aver già avviato l’attività, ovvero si devono impegnare ad avviarla, pena la revoca delle agevolazioni, entro e non oltre 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Gli importi e l'istanza
Il limite massimo dell'agevolazione per i professionsiti è 200 mila euro. L’ottenimento del contributo è subordinato alla presentazione di un’apposita istanza al ministero dello sviluppo economico. Nella stessa deve essere indicato il reddito d’impresa al lordo delle perdite pregresse. Nel caso di lavoro autonomo e nel caso di professionisti, i richiedenti devono riportare i dati dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data di invio dell’istanza.