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Vita, opere e pensiero di Fernando Tàvora: 100 anni dalla nascita dell'architetto portoghese

Sono trascorsi 100 anni dalla nascita dell'architetto Fernando Távora. Una panoramica sulla vita, le opere e il pensiero dietro al progettista e professore portoghese.

Vita, opere e pensiero dell'architetto e professore portoghese

Fernando Távora, nato il 25 maggio 1923 a Lisbona, Portogallo, è stato un influente architetto portoghese, riconosciuto per il suo contributo significativo all'architettura contemporanea e alla pedagogia.

La sua formazione in architettura ebbe inizio nel 1942 presso l'Escola Superior de Belas Artes di Lisbona, ma presto interruppe gli studi per partecipare alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo il conflitto, tornò a Lisbona e completò il corso di laurea nel 1952. La sua tesi di laurea, intitolata "Lisbonne, Édification et Logements," rivelò già la sua attenzione al contesto urbano e alle questioni sociali.

Dopo la laurea, Távora si trasferì a Oporto, dove fondò uno studio di architettura insieme a José Bernardo Távora, suo fratello. La collaborazione con altri architetti portoghesi, come Alvaro Siza, contribuì a sviluppare un linguaggio architettonico contemporaneo che rispecchiasse le tradizioni culturali e le esigenze sociali del Portogallo.

Fernando Távora si distinse per la sua dedizione all'insegnamento e alla ricerca. Dal 1961, insegnò presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Oporto, dove influenzò generazioni di studenti. La sua approfondita comprensione dell'architettura e del suo contesto storico-culturale lo rese una figura chiave nell'evoluzione dell'architettura portoghese.

Le opere di Távora spaziano da progetti residenziali a strutture culturali e religiose. Tra i suoi lavori più noti si annoverano la Casa de Chá da Boa Nova (1956-1963) e la chiesa di Santa Maria (1962-1973), entrambe ad Oporto. La sua architettura si caratterizzava per l'attenzione al contesto locale, l'utilizzo di materiali tradizionali e la creazione di spazi che promuovessero l'interazione sociale.

L'architetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera, tra cui il premio "Secil" per l'architettura nel 1980.

È deceduto il 3 gennaio 2005 a Oporto, lasciando dietro di sé un notevole lascito nel panorama architettonico portoghese e internazionale.

Távora è il padre della scuola di Porto, il bisnonno dell'Europa. È un personaggio storico e universale.

Architetto portoghese Fernando Távora
Architetto portoghese Fernando Távora (Fernando Távora © Luís Ferreira Alves)

 

Le sue opere più conosciute

La sua carriera, che si è sviluppata principalmente a partire dagli anni '50, ha lasciato un'impronta indelebile nell'architettura portoghese. Ecco alcuni dei suoi progetti e opere più significativi:

  • Casa de Chá da Boa Nova (1956-1963): Questa è una delle opere più celebri di Távora. Situata a Matosinhos, vicino a Oporto, la Casa de Chá da Boa Nova è un ristorante costruito sulla scogliera. Il progetto riflette la sua attenzione al contesto naturale e alla topografia del luogo. L'edificio si fonde con il paesaggio marino circostante, utilizzando materiali locali come la pietra.
  • Chiesa di Santa Maria (1962-1973): Questa chiesa, situata a Marco de Canaveses, rappresenta un esempio di come Távora abbia reinterpretato gli elementi tradizionali in un contesto contemporaneo. La sua architettura è caratterizzata da volumi semplici e puliti, con particolare attenzione alla luce e allo spazio liturgico.
  • Complesso residenziale a Bouça (1973-1977): Questo progetto prevedeva la realizzazione di un complesso residenziale a Oporto. Távora concepì un insieme di edifici residenziali che riflettevano la complessità delle relazioni tra gli spazi abitativi e il contesto urbano. Gli edifici presentano una disposizione modulare e una diversità di volumi.
  • Casa de Serralves (1986-1991): Questa casa privata a Oporto è un esempio di come Távora integrasse elementi moderni con la tradizione. La casa si sviluppa intorno a un cortile interno, promuovendo un'organizzazione spaziale aperta e fluida.
  • Scuola Primaria di Vila das Aves (1981-1986): Távora si è impegnato attivamente nell'educazione e ha progettato diverse scuole. Questa scuola primaria mostra il suo approccio pedagogico all'architettura, creando spazi accoglienti e funzionali per gli studenti.

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Il suo pensiero progettuale: tra tradizione e modernità

L'approccio progettuale è stato distintivo per la sua fusione di modernità e radici culturali portoghesi, creando un linguaggio architettonico unico che si è evoluto nel corso della sua carriera. Ecco alcuni tratti chiave del  suo pensiero:

  • Ricerca della radice culturale: Távora era profondamente radicato nella cultura e nella storia portoghesi. Il suo approccio rifletteva una profonda comprensione delle tradizioni architettoniche locali, cercando di reinterpretarle in modo contemporaneo. Integrava le caratteristiche delle costruzioni tradizionali portoghesi nei suoi progetti, dando vita a un dialogo ricco tra passato e presente.
  • Attenta considerazione del contesto: Un elemento distintivo del lavoro di Távora è stata la sua attenta considerazione del contesto circostante. Prima di intraprendere un progetto, esplorava il sito, studiando la topografia, la storia e le dinamiche sociali. Questa attenzione al luogo si traduceva in progetti che si integravano armoniosamente nell'ambiente, rispettando la natura circostante.
  • Materiali Locali e costruzione artigianale: Távora prediligeva l'uso di materiali locali e la costruzione artigianale. Questa scelta non solo contribuiva all'integrazione nel contesto, ma rifletteva anche il suo impegno per la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse locali. L'impiego di pietra, legno e altri materiali tradizionali era parte integrante della sua estetica.
  • Funzionalità e flessibilità:  Progettava spazi che rispondevano alle esigenze pratiche degli utenti, ma allo stesso tempo integrava flessibilità per adattarsi a diverse attività nel corso del tempo. Questo approccio pragmatico si rifletteva nella disposizione degli spazi e nella loro versatilità d'uso.
  • Partecipazione comunitaria: Cercava di coinvolgere gli abitanti locali, ascoltare le loro esigenze e integrare il loro patrimonio culturale nelle sue creazioni. Questa collaborazione contribuiva a progetti più inclusivi e radicati nella comunità.
  • Innovazione e continuità: Nonostante il suo profondo rispetto per la tradizione, Távora era anche aperto all'innovazione. Ha cercato di portare avanti le tradizioni in un contesto contemporaneo, promuovendo una continuità evolutiva piuttosto che un taglio netto con il passato.

 

Sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali

Fernando Távora, noto per il suo approccio che coniuga modernità e tradizione, aveva una predilezione per l'utilizzo di materiali locali e tradizionali nelle sue opere. Questa scelta non solo contribuiva all'integrazione delle sue creazioni nel contesto, ma rifletteva anche la sua attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione delle risorse locali. Di seguito, alcuni dei materiali più utilizzati nelle sue opere:

  • Pietra: utilizzata sia per rivestimenti esterni che per dettagli architettonici, come muri e pavimentazioni, la pietra conferiva un carattere solido e duraturo alle sue opere.
  • Legno: Il legno era spesso impiegato per elementi strutturali e finiture interne. La scelta del legno non solo offriva un'estetica calda e accogliente, ma rispecchiava anche la tradizione costruttiva portoghese e la sua versatilità.
  • Laterizio: I mattoni erano utilizzati per la costruzione di pareti e facciate. Spesso combinava il laterizio con altri materiali, creando una composizione armoniosa che si adattava al contesto architettonico circostante.
  • Ceramica: nelle sue varie forme come piastrelle e mattonelle decorative, era un elemento distintivo nelle sue opere. Questo materiale permetteva di arricchire gli interni ed esterni delle sue creazioni con elementi decorativi di ispirazione locale.
  • Calcestruzzo: nonostante la sua preferenza per i materiali tradizionali, integrava anche il calcestruzzo nelle sue opere, specialmente per elementi strutturali. Questa scelta rifletteva la modernità dell'architettura contemporanea e la sua apertura all'innovazione.
  • Vetro: era utilizzato per aperture luminose, finestre e porte. Questo permetteva di integrare la luce naturale negli spazi interni, migliorando la qualità dell'ambiente abitativo.

 

Residenze Private

  • Casa de Chá da Boa Nova: Una delle sue opere più celebri, questa casa-ristorante a Matosinhos rappresenta un esempio della sua abilità nel creare edifici residenziali che si integrano in modo armonioso con il paesaggio.
  • Casa de Serralves: Una casa privata a Oporto, caratterizzata da un design che incorpora elementi moderni, ma che mantiene una connessione con le tradizioni architettoniche locali.

Edifici Religiosi

Chiesa di Santa Maria: Situata a Marco de Canaveses, questa chiesa riflette il suo approccio innovativo alla progettazione di edifici religiosi, con un'attenzione particolare alla luce e alla flessibilità dello spazio liturgico.

Edifici Culturali

Il progetto di un complesso residenziale a Bouça, Oporto, includeva anche un centro culturale, dimostrando la capacità di Távora di affrontare la progettazione di spazi culturali all'interno di contesti più ampi.

Scuole

Scuola Primaria di Vila das Aves: Távora, fortemente coinvolto nell'educazione, ha progettato diverse scuole. La Scuola Primaria di Vila das Aves è un esempio della sua attenzione alle esigenze degli studenti e alla creazione di ambienti educativi funzionali.

Progetti Urbani

Távora si è impegnato in progetti di riqualificazione urbana che comprendevano la progettazione di spazi pubblici e la rigenerazione di aree urbane. Inoltre, ha affrontato anche progetti di recupero e restauro di edifici storici, mantenendo l'integrità del patrimonio architettonico.

 

Praça 8 de Maio – Coimbra, Fernando Tàvora.
Praça 8 de Maio – Coimbra, Fernando Tàvora. (crediti immagine: Christian Gänshirt (Wikipedia))

 

Távora e Siza: i progetti a Porto

La diversità di tipologie edilizie affrontate da Fernando Távora testimonia la sua versatilità e la sua capacità di adattare il suo approccio a contesti architettonici e culturali differenti. La sua eredità si riflette non solo nelle singole opere, ma anche nella sua influenza sulla comprensione dell'architettura contemporanea in Portogallo e oltre.

La fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 a Porto furono punti cruciali in cui Fernando Távora e il suo giovane collega Álvaro Siza stabilirono i loro stili personali, cristallizzando una vasta gamma di questioni legate alla modernità e alla tradizione, all'oggetto architettonico e allo spazio circostante, all'universale e al locale. In retrospettiva, il Tennis Pavilion di Távora e la Swimming Pool di Siza, entrambi nel parco della Quinta da Conceição vicino a Matosinhos, emergono come edifici seminali.

È insufficiente fare riferimento a questi successi attraverso caratterizzazioni storiche confuse come "Regionalismo Critico" o cercare di collegarli alle formulazioni nebulose di Team Ten. Devono essere compresi in relazione alla cultura architettonica portoghese dell'epoca e alle correnti sempre in evoluzione dell'architettura moderna che combinava il locale e il generale in luoghi vari come Spagna, Messico, Giappone e Jugoslavia dell'epoca.

Tennis Pavillion

Il complesso di strutture costruite da Távora nel parco dell'abbandonato monastero della Quinta da Conceição, tra cui il Tennis Pavilion, la stanza all'aperto dell'ingresso settentrionale, i percorsi sopraelevati e il chiostro ricostruito, costituiva un intero paesaggio simbolico carico di memorie e allusioni nascoste, unendo influenze varie come l'architettura di Frank Lloyd Wright e i templi dell'antico Giappone, ma in un'esplorazione di uno spazio moderno.

 

Pavillion di Tennis_Quinta da Conceição, Fernando Tàvora
Pavillion di Tennis_Quinta da Conceição, Fernando Tàvora. Fonte: Identidade e subjetividade na obra de Fernando Távora: o segundo Pós-Guerra e a Quinta da Conceição. Jonas DELECAVE* Discente em Arquitetura e Urbanismo (EAU/UFF, 2011) (Foto_ s.n. e Rui de Sousa)

  

Archetipi: piattaforma e tetto sospeso e la stanza aperta al cielo

Ritornarono anche agli archetipi come la piattaforma e il tetto sospeso. Il parco, concepito nel 1957, fungeva da filtro pastorale tra le zone residenziali a nord e la regione industriale più dura a sud, passando anche sotto la strada nella parte bassa per creare un'estensione dello spazio pubblico. Oltre all'asse principale e ai percorsi diagonalmente sopra le piattaforme, Távora stabilì punti di sosta dove le persone potevano fermarsi e meditare su frammenti storici, pavimentazioni testurizzate, muratura grezza e vasche d'acqua.

Uno dei temi sottostanti alla Quinta da Conceição è quello della stanza all'aperto aperta al cielo. Questo viene annunciato per la prima volta all'ingresso settentrionale con i suoi muri rossi e il suo portale principale con un architrave di granito sospeso che incornicia il percorso nel parco lungo l'asse principale. Suggerisce una rovina mesoamericana e ricorda opere di Luis Barragán (che Távora non conosceva).

Il percorso arriva a una scultura astratta che assomiglia a una stele antica con la parte superiore semicircolare, che si rivela, quando ci si trova sotto, essere il retro di un frammento archeologico curvo incorporato in una forma moderna.

Questo gioco di rappresentazione e astrazione continua in tutto il parco, così come il contrasto tra materiali moderni come il cemento e materiali tradizionali come la muratura. Grande cura è stata dedicata all'articolazione delle giunture per rafforzare la materialità della pietra, in particolare nei muri portanti e nei blocchi grezzi di granito utilizzati nella pavimentazione del percorso principale.

Inevitabilmente si pensa al piano del terreno nei templi giapponesi a Kyoto (che Távora ha sperimentato), dove il movimento è guidato dalla sensazione mutevole della pavimentazione sotto i piedi. Nel parco, i tipi di muro vanno dall'ardita muratura di granito alle superfici sottili intonacate, dalla rustificazione tradizionale alle suggestioni del coltivato.

Il Tennis Pavilion stesso gioca contro il piano del terreno e l'orizzontale del campo da tennis in un gioco complesso di peso e galleggiamento. Si basa su materiali moderni come il cemento e l'acciaio per ottenere ampie campate laterali senza supporti, ma gioca comunque con l'idea di pilastri tradizionali in muratura. Questi sono inseriti nel muro posteriore in modo che sporgano dalla superficie ma non tocchino il suolo.

Ricordano i pilastri di granito utilizzati nei vigneti del nord del Portogallo e trasmettono un senso di rusticità, persino di primitività. Alludono alla costruzione tradizionale, ma la sovvertano in un modo che sottolinea la sensazione di sospensione dello spazio principale del padiglione, una sala ariosa completamente aperta lungo il lato sud-orientale per offrire una vista ininterrotta sul campo da tennis e sul parco.

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