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Verso il Milan ISTeA Workshop al MADE Expo

Presentazione del Workshop ISTeA al MADE Expo

Una Questione di Maturità

Si profila la possibilità che le filiali analogiche di un istituto di credito, contingentemente magari in occasione di fusioni o di aggregazioni, si riducano drasticamente, grazie alla possibilità di disintermediare digitalmente alcuni servizi, a cominciare da quelli a diretto contatto col cliente finale, per finire, però all'eventualità di affidare la valutazione del merito di credito di questi alle analitiche dei dati.
IBM Watson IoT, alla stessa stregua, in Giappone rimpiazzerà, con la sua computazionalità cognitiva, trentaquattro dipendenti di una compagnia assicurativa.
Allo stesso tempo, però, Airbnb, uno degli attori per antonomasia della Uberification, tende progressivamente ad assumere le logiche degli operatori alberghieri tradizionali.
Da un lato, dunque, potremmo parlare di conclusione di una storia, di origine rinascimentale, per il modello mediceo del banchiere e di quello albertiano per l'architetto: come pure è stato ripetutamente fatto.
Il problema, tuttavia, è quello di valutare attentamente se si sia in presenza, con l'Era Digitale e Circolare (in tutte le sue molteplici declinazioni: non solo Smart City o Industrie 4.0) di una cesura epocale ovvero di una complessa continuità coi paradigmi precedenti.
Per certi versi, infatti, la categoria concettuale della scomparsa (degli operatori o dei modelli organizzativi) potrebbe, infatti, non essere per nulla un indicatore affidabile della grande trasformazione, ma, al contempo, la permanenza (dei medesimi) potrebbe, alla pari, non dimostrarne affatto l'insuccesso.
Non si deve verificare, infatti, se gli attori tradizionali siano rimasti nominalmente o meno sulla scena, bensì quale ruolo effettivo abbiano assunto sul proscenio.
Si tratta, allora, se si vuole delineare una Strategia di Riconfigurazione del Settore, di cercare faticosamente le tracce di una evoluzione/rivoluzione che appaiono sfuggenti e mutevoli, ma che, comunque, esigono la centralità di una catena di fornitura che comporti la messa a sistema di molti attori differenti (oggi conflittuali e distinti), il cui governo è, però, divenuto, da ciascuno di essi, oltre che da altri, contendibile.
Ecco perché non si può parlare di BIM senza parlare di riforma della amministrazione pubblica per le stazioni appaltanti, di incentivazione fiscale per le professioni, di nuovi contratti di lavoro per l'imprenditorialità, di quarta rivoluzione industriale per la produzione dell'indotto manifatturiero.

Il Milan ISTeA Workshop ha proprio questo obiettivo: illustrare, nella prima parte, il cambiamento profondo, la "grande" discontinuità, attraverso gli edifici cognitivi proposti da un global player dell'ICT, la strategia avanzata del governo britannico (Digital Built Britain: ma anche, a questo punto, Global Britain) nella sua influenza continentale e mondiale, il grande programma di digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto tedesco.
Commentare, nella seconda parte, col Podium, la "piccola" discontinuità digitale della committenza, della professione, dell'imprenditorialità nazionale impegnate nella lenta transizione.
La compresenza di piani differenti (governi e global player, globalizzazione e domesticità) dice, infatti, molto della difficoltà a orientare, a governare i fenomeni incrementali e radicali del mutamento.
A ISTeA questo percorso pare essere quello più idoneo per adottare lenti di lettura che non deformino, in una direzione o nella sua opposta, l'interpretazione del futuro.
In successive occasioni, nel corso dell'anno, saranno investigati altri aspetti e altri esempi alla scala internazionale, come la smart occupancy quale core business del Comparto delle Costruzioni Servitizzato o forme di Uberism che mettono direttamente in contatto clienti privati con micro professionisti e artigiani.


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