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VARIANTE DI VALICO: ABBATTUTO L'ULTIMO DIAFRAMMA DELLA CARREGGIATA NORD DELLA GALLERIA SPARVO

ABBATTUTO L'ULTIMO DIAFRAMMA DELLA CARREGGIATA NORD DELLA GALLERIA SPARVO della variante di valico

Un traguardo decisivo per il completamento dei lavori della Variante di Valico, progetto sul quale la Società TOTO COSTRUZIONI GENERALI sta impiegando "MARTINA" la TBM più grande al mondo.

A meno di un anno di distanza dalla messa in moto di "Martina", con la caduta dell'ultimo diaframma, si completano i lavori di scavo e rivestimento dei 2.413 metri in canna Nord, della galleria Sparvo.

Questo risultato è stato possibile grazie alle caratteristiche eccezionali della TBM più grande al mondo e alle sue maestranze, composte da 106 unità, di cui 60 all'interno della megafresa, che lavorando ininterrottamente 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, hanno permesso di scavare la montagna e montare i conci di rivestimento della galleria in tempi record. Nel momento in cui l'ultimo diaframma crollava, la galleria alle spalle era già terminata, e questo grazie alla tecnologia dello scavo meccanizzato, che, contestualmente all'avanzamento nella roccia, ha consentito la posa in opera del rivestimento definitivo della galleria stessa.

I conci che ne rivestono le pareti, al pari della macchina, sono di dimensioni eccezionali, con uno spessore doppio rispetto ad un normale concio ed un peso tre volte superiore. Sono stati prodotti nell'attiguo impianto di prefabbricazione - il più grande al mondo - ideato, progettato e realizzato dalla Toto Costruzioni Generali. L'impianto di prefabbricazione ha lavorato senza sosta, sfornando nei periodi di massima produzione oltre 80 conci al giorno, per un totale di quasi 12.000 pezzi, impiegati per rivestire internamente le pareti della canna Nord, costituita da oltre 1.200 anelli. Per rendere possibile questo risultato, i 95 operai specializzati nella produzione si sono avvicendati 24 ore al giorno, per 6 giorni a settimana.

"Un eccellente risultato - ha dichiarato il Direttore Generale di Toto Costruzioni Generali, Sergio Bandieri - grazie ai portentosi tempi di scavo e costruzione garantiti dalla TBM, una macchina costruita dalla Herrenknecht AG, strettamente coadiuvata dagli ingegneri della Toto Costruzioni Generali già in sede di progettazione. Con una media di 13 metri al giorno, pari a 6,5 anelli di conci installati, ed un picco di 22 metri giornalieri, lo scavo consentito da "Martina" ha confermato la netta superiorità delle tecniche meccanizzate rispetto allo scavo tradizionale. I 408 metri completati nel solo mese di marzo avrebbero richiesto infatti circa 9 mesi di lavoro con il metodo tradizionale. Stimiamo che l'impiego della TBM per la Galleria Sparvo, una volta ultimata, comporterà complessivamente un risparmio temporale di circa 3 anni e una consistente economia rispetto allo scavo tradizionale. Va inoltre ricordato che la galleria Sparvo appena terminata è altamente permeata di gas naturali meglio noti come "grisou" (metano ed altri gas esplosivi). La fresa Martina è stata completamente attrezzata di dispositivi antideflagaranti che le hanno consentito di scavare in piena sicurezza all'interno di una montagna nota nella letteratura tecnica come "altamente pericolosa"; anche questo notevole risultato stabilisce un nuovo traguardo mondiale in materia di sicurezza dello scavo all'interno di ammassi grisoutosi".

La nuova galleria così realizzata ospiterà una nuova carreggiata autostradale, con tre corsie per senso di marcia, di cui una corsia d'emergenza da 3,75 m., più 10 "bypass", di cui due carrabili, e 17 nicchie di soccorso. L'imponente tunnel a doppio fornice, una volta completato lo scavo della carreggiata opposta nella canna Sud, collegherà Firenze a Bologna: un'infrastruttura nodale per l'intero percorso della Variante di Valico, intesa a porre fine agli annosi problemi del vecchio tracciato della A1, congestionato dal traffico, e caratterizzato da un tracciato impervio con curve strette e ampi tratti in salita.

Abbattuto il diaframma, sul versante bolognese della galleria la TBM dovrà ora essere ruotata di 180° e quindi assemblata nuovamente per procedere allo scavo della galleria in direzione Sud. Per poter effettuare la complessa manovra – denominata "rototraslazione" - nella stretta vallata attraversata dal torrente Setta, gli ingegneri della Toto Costruzioni Generali hanno realizzato una piastra in cemento armato, di dimensioni considerevoli, livellata al laser fino a raggiungere una tolleranza di 1 mm per metro, sulla quale sarà poi collocata una speciale struttura metallica dove sarà alloggiata la testa fresante per le operazioni di rototraslazione.

Gli 80 cuscini ad aria compressa, posti alla base della speciale struttura metallica consentiranno alla stessa di scivolare letteralmente sulla superficie realizzata. Ciò grazie ad un complesso sistema di compressione che crea un sottile strato d'aria in grado di ridurre l'attrito. A sua volta, un sistema di argani dirigerà la testa fresante verso la nuova camera di lancio da cui, una volta rimontata, partirà per lo scavo della seconda canna di galleria in direzione Sud.

Le previsioni formulate all'inizio dello scavo restano invariate: la fine dei lavori per la galleria Nord è un passo importante verso la realizzazione dell'intera Galleria Sparvo, prevista entro giugno 2013, e verso l'apertura al traffico dell'intera Variante di Valico. Un'ulteriore conferma di come lo scavo meccanizzato, unito ad avanzati sistemi di monitoraggio e ad alti standard di sicurezza, rappresenti il vero futuro nella costruzione di gallerie, sicuramente più sicuro e rapido di qualunque sistema di scavo tradizionale.