Vano scala e tettoia in zona vincolata: senza autorizzazione paesaggistica si demolisce
In zona vincolata, anche se si ritenessero le opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera DIA o SCIA, l'applicazione della sanzione demolitoria è comunque doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna autorizzazione paesaggistica.
Non c'è scampo dalla 'ruspa' se manca l'autorizzazione paesaggistica in zona vincolata, e ciò a prescindere dal tipo di autorizzazione/permesso che sia necessario per un tipo di opera. Infatti, nelle zone tutelate, senza l'autorizzazione paesaggistica, la demolizione scatta di 'default'.
Lo spiega bene il Tar Campania nella sentenza 5261/2024 del 7 ottobre, riferito al ricorso contro l'ordinanza di demolizione impartita da un comune per un "volume di collegamento tra l'immobile già esistente allo stesso piano ed il fabbricato per la realizzazione sempre senza titolo abilitante in epoca non meglio precisata, all'esterno di esso di un “Corpo di fabbrica realizzato con pareti in muratura, copertura in latero –cemento infissi in alluminio. Nella parte retrostante è situata una tettoia di circa 25 mq”.
Vano tecnico per la scala: bastava la SCIA?
La ricorrente prospetta la sproporzione tra la misura sanzionatoria adottate e la modesta rilevanza delle opere realizzate, consistenti nella copertura necessitata di una scala da tempo esistente come unica via di accesso al fabbricato, l’altro costituito da un piccolo locale per il deposito di attrezzi e prodotti agricoli necessari alla conduzione di un attiguo fondo.
La copertura del vano scala non può - sempre secondo la ricorrente - essere ascritto al novero degli interventi di nuova costruzione trattandosi di volume tecnico privo di ogni connotazione abitativa e di ogni funzione che non sia quella di assicurare idonea protezione dalle intemperie alla scala interna di collegamento fra I° e II° piano di cui la ricorrente si serve per accedere all’immobile dell'ultimo piano dove abitualmente vive e dimora.
Pertanto, il regime autorizzativo sarebbe quello della SCIA e non quello del permesso di costruire.
Zone vincolate: la tettoia abusiva priva di titolo abilitativo e autorizzazione paesaggistica si demolisce di default
Per gli abusi edilizi eseguiti in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica in aree vincolate l'esercizio del potere repressivo è legittimo a prescindere dal titolo edilizio ritenuto più idoneo e corretto per realizzare l'intervento edilizio nella zona vincolata.
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Opere abusive in zona vincolata: senza autorizzazione paesaggistica demolizione automatica
Il TAR respinge il ricorso evidenziando subito il motivo: i manufatti asseritamente abusivi insistono incontestatamente in zona sottoposta a d.lgs. 42 del 22 gennaio 2004 "Codice dei beni culturali e dei paesaggio" e sono sprovviste di autorizzazione paesaggistica e sismica.
Si richiama, in merito, la sentenza 2990/2024 del Consiglio di Stato, per la quale la realizzazione di qualsiasi manufatto in una zona coperta da vincolo paesaggistico altera il pregresso stato dei luoghi e deve essere preceduta da autorizzazione paesaggistica.
Infatti, sin dal 6 ottobre 1961, l’area di San Giuseppe Vesuviano è assoggettata a vincolo paesaggistico e, per giurisprudenza costante (da ultimo, T.A.R. Napoli, sez. VI, 08/04/2024, n.2256, peraltro avente ad oggetto un caso analogo), ove gli interventi edilizi ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, stante l'alterazione dell'aspetto esteriore, gli stessi risultano soggetti alla previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che, quand'anche si ritenessero le opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera D.I.A. o SCIA, l'applicazione della sanzione demolitoria è, comunque, doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna autorizzazione paesistica.
Ne deriva che l'amministrazione è obbligata ad adottare un provvedimento di demolizione per tutte le opere che siano comunque costruite senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesistico a prescindere dalla classificazione degli abusi valevole nel diverso contesto dei titoli edilizi.
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Abuso Edilizio
L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

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