Valutazione, gestione, manutenzione e monitoraggio dei ponti ad arco in muratura: due giorni di aggiornamento professionale a Padova

I ponti ad arco in muratura soffrono il deterioramento causato da agenti atmosferici e sviluppano altri difetti, necessario un confronto su consolidamento e ricerca

Il 12-13 settembre 2024, si è tenuto all'Orto Botanico di Padova "1st International Workshop on inspection, testing, monitoring, assessment, and maintenance of Masonry Arch Bridges (WoMAB)", seguito poi, al pomeriggio, dalla "Giornata-Studio FABRE”, pomeriggio formativo per i partecipanti al Master di II livello dedicato alla valutazione e gestione della sicurezza delle opere d’arte infrastrutturali esistenti. L'evento ha riunito esperti per discutere la gestione di questi ponti, soggetti a carichi elevati e deterioramento, e ha visto l'assegnazione di premi per contributi significativi alla ricerca. Ingenio è stato Media partner dell'evento.

Perché l’esigenza di un workshop internazionale (WoMAB)?

I ponti ad arco in muratura costituiscono una parte significativa delle infrastrutture ferroviarie e stradali europee ed essi sopportano ora carichi di traffico più elevati di quelli originariamente previsti. La loro risposta meccanica è significativamente influenzata dalla variazione intrinseca dei loro materiali costitutivi, il deterioramento causato dai processi di alterazione degli agenti atmosferici e dallo sviluppo di altri difetti, che aumentano nel corso degli anni.

Vi è quindi una tangibile necessità di un confronto in termini di mantenimento, consolidamento, analisi storico critica e approccio di ricerca e sperimentazione, ampliando così il panorama conoscitivo italiano con il background europeo principio che porta alla partecipazione di relatori provenienti da tutta Europa.

Attività di sperimentazione, monitoraggio, consolidamento ed ispezioni: Fabre promuove e coordina la partecipazione di Università ed Enti di ricerca in campo scientifico e l'attività nei settori dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, con un occhio di riguardo all’infrastruttura nel suo complesso contestualizzata in un ambito territoriale in cui si possono manifestare dissesti che investono e coinvolgono il ponte / viadotto.

Una riflessione sulle linee guida ponti, anche se di fatto la fa da padrone la verifica delle infrastrutture, il metodo di modellazione della risposta con una novità, che di fatto a rigor di logica non lo è, la risposta delle infrastrutture ai carichi verticali. Il sisma è un’azione che resta sullo sfondo, non perché non importante, ma trapela ormai un’acquisizione ed una metabolizzazione del suo effetto.

Non un’azione eccezionale, come la normativa passata la qualificava, ma un’azione come le altre che deve essere sì presa in considerazione alla stregua degli altri carichi. I ponti ad arco in muratura sono strutture massive e la qualificazione dei macroelementi costitutivi e la loro interazione rappresenta il fulcro della ricerca. Lo “stato di salute” dell’infrastruttura si misura con indagini diagnostiche distruttive e non, i cui risultati sono tradotti in dati di input per la modellazione numerica atta a rappresentare la risposta strutturale dell’infrastruttura.

INGENIO, mediapartner dell'evento, ha ripreso tutte le sessioni tecniche per poterle poi condividere nelle prossime settimane con tutti i lettori che si occupano di ponti.