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Valutazione della Crack Bridging Ability nei sistemi impermeabilizzanti liquidi secondo la Normativa UNI EN 14891:2017

Nel mondo dell'edilizia, la protezione dalle infiltrazioni d'acqua è cruciale per la durabilità e l'integrità delle strutture. I sistemi impermeabilizzanti liquidi possono svolgere, quindi, un ruolo fondamentale nella protezione degli edifici, ma la loro efficacia è strettamente legata alla capacità di resistere alle importanti deformazioni e tensioni agenti sulle strutture, come in particolar modo su terrazzi e balconi.

Terrazzi e Balconi: come agire contro le infiltrazioni di acqua

Terrazzi e balconi sono tipicamente le componenti di un edificio maggiormente esposte ai fenomeni metereologici considerando in aggiunta lo stress fisico/meccanico dovuto alla loro destinazione di utilizzo. Il balcone, anche meno comunemente chiamato poggiolo, è una sporgenza di un edificio che si estende a partire da una delle sue facciate.

Tale sporgenza è caratterizzata dalla presenza di un parapetto o di una ringhiera, che hanno funzione di protezione e sicurezza, ma anche estetica. Il terrazzo, anche detto terrazza, al femminile, è uno spazio architettonico aperto, agibile, accessorio ad un edificio. La sua caratteristica principale è di trovarsi all’interno del perimetro dell’edificio stesso e, dunque, di non sporgere dalla facciata come invece avviene per il balcone. Le sue dimensioni sono solitamente più ampie di un balcone, con una superficie che gli consente di essere abitabile. Entrambi sono provvisti di una pavimentazione, anche nel caso in cui sia realizzato sul tetto di un edificio.

 

Impermeabilizzare Balconi e terrazzi, Icobit
Foto di sinistra Balcone, Foto di destra Terrazzo. (Crediti foto: Icobit)

 

Infiltrazioni d’acqua e corretta tenuta di un terrazzo

Spesso, nella vita quotidiana di tutti i giorni, siamo “ormai” abituati a osservare gli intradossi di copertura delle terrazze privi dello strato copriferro e con conseguenti ferri di armatura a vista (in uno stato avanzato di ossidazione), frontalini dei balconi danneggiati con conseguenti efflorescenze saline e distacchi della pavimentazione. Problematiche non da poco, queste, che provocano spesso danni estetici e soprattutto strutturali alle nostre abitazioni. Le infiltrazioni d’acqua, fattore principale di tali fenomeni, sono conseguenze spesso di alcuni problemi ricorrenti:

  • Scelta errata del sistema impermeabilizzante
  • Bassa qualità e consistenza dei massetti
  • Mancata/erronea progettazione dei giunti
  • Non corretta pendenza dei massetti
  • Mancato trattamento di dettagli (soglia, ringhiere, risvolti verticali, convogliamento acque, ecc.)

 

Frontalini del balcone danneggiati, Efflorescenze saline sulla pavimentazione del terrazzo
Figura 3. Frontalini del balcone danneggiati (a sinistra), Figura 4. Efflorescenze saline sulla pavimentazione del terrazzo (a destra). (Crediti foto: Icobit)

 

Spesso, infatti, su terrazzi e balconi, si conferisce alle sole fugature della pavimentazione l’onere di proteggere il massetto sottopavimento dalle infiltrazioni d’acqua. A seguito degli shock termici e cicli gelo-disgelo a cui tipicamente i terrazzi e balconi sono soggetti, tale protezione non viene garantita nel tempo. Chiaramente, le infiltrazioni presenti sottopavimento possono causare anche problemi di natura strutturale riuscendo a penetrare fino all’estradosso del solaio di copertura.

La norma EN14891:2017 viene incontro a tali problematiche, definendo i requisiti minimi che un sistema impermeabilizzante liquido deve avere al fine di poter essere direttamente posato/installato al di sotto della pavimentazione di un terrazzo e/o balcone. Tra i diversi requisiti presenti, sicuramente è utile porre l’attenzione alla capacità di poter resistere alle crepe e fessurazioni del supporto. Questa norma specifica i requisiti e i metodi di prova per valutare la capacità di un sistema di impermeabilizzazione liquida di "bridging" (ossia attraversare) le crepe superficiali che si verificano nei supporti cementizi al di sotto della pavimentazione.

 

Impermeabilizzazione sottopavimento con sistemi liquidi Icobit
Figura 5. Impermeabilizzazione sottopavimento con sistemi liquidi Icobit (Crediti foto: Icobit)

 

Crack Bridging Ability - UNI EN 14891:2017

La crack bridging ability è una caratteristica chiave dei sistemi impermeabilizzanti liquidi che determina la loro capacità di mantenere l'integrità impermeabile anche quando si verificano crepe o fessure nelle superfici trattate. Questa proprietà è di fondamentale importanza, poiché le crepe possono verificarsi per vari motivi, come il movimento strutturale, le variazioni termiche o le deformazioni.

La crack bridging ability è una misura dell'elasticità del sistema impermeabilizzante liquido. In altre parole, indica quanto il materiale può allungarsi o contrarsi senza rompersi quando si formano crepe nella superficie sottostante. Tali proprietà, risultano indispensabili soprattutto nelle impermeabilizzazioni sottopavimento in cui, data la stratigrafia eterogenea dei materiali, è di fondamentale importanza la scelta di una membrana che abbia importanti requisiti di deformabilità, garantendo al contempo la totale tenuta all’acqua.

 

Crack bridging dei sistemi impermeabilizzanti liquidi Icobit
Figura 6 Crack bridging dei sistemi impermeabilizzanti liquidi Icobit (Crediti foto: Icobit)

 

Capacità di crack bridging: capacità del materiale impermeabilizzante indurito di contrastare la propagazione di fessurazioni senza deterioramenti.

Modalità di prova: il provino viene preparato utilizzando la seguente malta:

  • CEM I 52,5 secondo la EN 197-1:2011
  • Sabbia silicea secondo la EN196-1:2005
  • HRWR additivo di riduzione d’acqua
  • Acqua di miscelazione

Dopo la preparazione, viene versata la malta in appositi stampi e lasciata maturare. Successivamente, viene posato il sistema impermeabilizzante previsto in conformità alle istruzioni del fabbricante. Al termine del condizionamento, il prisma viene inserito in un dispositivo adatto a fratturare in una posizione corrispondente ad un foro, senza danneggiare il prodotto impermeabilizzante.

 

Dispositivo per test di crack bridging
Figura 7 Dispositivo per test di crack bridging (Crediti foto: Icobit)

 

Aumentando lo sforzo tensionale, si visualizza il crack bridging al primo cedimento del prodotto impermeabilizzante riportando in mm l’ampiezza della fessura al di sotto del manto impermeabilizzante in cui è avvenuto il “crack”.
Il requisito richiesto per definire un impermeabilizzante liquido applicabile sotto pavimentazione è la capacità di resistere ad un'ampiezza minima uguale o superiore a 0,75 mm.

La norma richiede tale capacità ai materiali nelle condizioni definite normali e cioè ad una temperatura ambientale di 23 °C. Inoltre, facoltativa, la medesima prestazione può essere misurata in condizioni a bassa temperatura -5 °C, ed a bassissima temperatura -20 °C.

Icobit , grazie alla ricerca e sviluppo dei suoi laboratori Icolab, non solo è riuscita a realizzare formulati liquidi che rispettano tali requisiti ma addirittura andare ben oltre il limite di norma. La linea KEEP DRY , grazie alla sua rivoluzionaria tecnologia HPC, ha superato di gran lunga le prove di crack bridging della EN14891 in classe 02-P ottenendo un valore medio pari a 10,24 mm in condizioni standard e 3,5 mm a -20°C e a contatto con acqua clorata.

 

Misurazione del crack bridging dei sistemi impermeabilizzanti liquidi Icobit
Figura 8. Misurazione del crack bridging dei sistemi impermeabilizzanti liquidi Icobit (Crediti foto: Icobit)

  

I vantaggi dei sistemi marcati secondo EN 14891:2017

  1. Durabilità a Lungo Termine: I sistemi impermeabilizzanti liquidi che superano i test conformi alla EN 14891:2017 sono noti per la loro capacità di durare a lungo. Sono sistemi progettati per resistere alle crepe superficiali, grazie alla loro notevole capacità di allungamento e contrazione. Ciò significa che possono adattarsi ai movimenti strutturali senza compromettere l'integrità impermeabile.
  2. Protezione Continua: Anche in presenza di crepe superficiali, questi sistemi mantengono una barriera impermeabile efficace, proteggendo le strutture dagli effetti dannosi dell'acqua e dell'umidità.
  3. Applicazioni Versatili: La conformità a questa normativa garantisce che queste soluzioni siano adatte a una vasta gamma di applicazioni, tra cui balconi, terrazzi, sopra o sotto pavimentazioni. Inoltre, tali sistemi possono essere applicati facilmente a rullo, pennello o a spruzzo.
  4. Riduzione dei Costi: Investire in sistemi impermeabilizzanti liquidi conformi alla EN 14891:2017 significa investire in soluzioni che resistono alle crepe senza dover essere sostituiti frequentemente, riducendo quindi i costi a lungo termine legati alla manutenzione e alle riparazioni, oltre a prevenire danni strutturali costosi.
  5. Flessibilità di Progettazione: I sistemi impermeabilizzanti liquidi conformi possono essere progettati per adattarsi alle specifiche esigenze geometriche, offrendo una soluzione su misura per ogni progetto.
  6. Qualità: La conformità a questa norma implica una rigorosa valutazione dei sistemi da parte di enti di certificazione indipendenti. Questo offre una garanzia di qualità e prestazioni, fornendo agli attori coinvolti la fiducia nella durabilità e nell'efficacia del prodotto.

 

Conclusioni

La normativa EN 14891:2017 rappresenta un punto di riferimento essenziale nella selezione di sistemi impermeabilizzanti liquidi di alta qualità. La crack bridging ability è una caratteristica cruciale per garantire la durabilità e l'affidabilità delle strutture edili nel tempo. La conformità a questa norma offre una garanzia di qualità e prestazioni, contribuendo al successo dei progetti edili e alla protezione delle strutture dagli effetti dannosi dell'acqua e dell'umidità, come terrazzi, balconi e aree umide. Investire in sistemi conformi alla EN 14891:2017 è un passo intelligente per garantire la lunga vita e la sicurezza delle costruzioni.

I sistemi impermeabilizzanti Icobit ed in particolare le linee ICOPER e KEEP DRY  soddisfano i requisiti della EN 14891:2017 garantendo la tenuta all’acqua meteorica di terrazzi e balconi impedendo il fenomeno del crack-bridging anche in condizioni ambientali sfavorevoli.


Icobit è un'impresa specializzata nella progettazione e produzione di sistemi impermeabilizzanti liquidi e resine per pavimentazioni industriali, civili e sportive con stabilimenti produttivi in Italia e in Brasile.
Attraverso il lancio degli impermeabilizzanti della linea Icoper, Icobit è stata la prima a diffondere in Italia concetti legati al ristagno dell’acqua, al risparmio energetico, alla facilità di utilizzo e alle prestazioni meccaniche senza l'utilizzo di teli o armature di rinforzo, come l’originale membrana fibrorinforzata Icoper-Hp. Ulteriore plus è il progetto Keep Dry a tecnologia HPC: gli innovativi impermeabilizzanti ad altissime prestazioni, ideali per interventi diretti su vecchie superfici evitandone la demolizione e lo smaltimento.
A corredo le resine Icobit, con la linea Icosport per la realizzazione di pavimentazioni sportive e la linea Magma con soluzioni liquide per la progettazione di pavimentazioni civili ed industriali.
Icobit
, produttori di sistemi protettivi liquidi dal 1975. Per saperne di più scrivi una mail segui il sito di Icobit o scrivi a info@icobititalia.com

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