Valorizzazione dell'architettura storica: il nuovo allestimento e sistema di wayfinding per il Castello Bufalini
Il Castello Bufalini di San Giustino in provincia di Perugia si rinnova con un nuovo allestimento e sistema di wayfinding firmato Migliore+Servetto. Il progetto, in arrivo nel 2026, valorizzerà il patrimonio storico del castello e lo renderà più accessibile attraverso un'esperienza immersiva e multisensoriale.
Migliore+Servetto per il nuovo progetto per il Castello Bufalini: esperienza narrativa multisensoriale
Lo studio milanese Migliore+Servetto è stato incaricato di progettare il nuovo allestimento e il sistema di wayfinding per lo storico Castello Bufalini, situato a San Giustino, in provincia di Perugia. Il progetto, che sarà completato nel 2026, mira a valorizzare questo importante patrimonio storico e a renderlo più accessibile ai visitatori.
La storia del Castello Bufalini
Il Castello Bufalini, situato nell'Alta Valle del Tevere, fu costruito nel XIV secolo come fortezza per una famiglia ghibellina di San Sepolcro. Successivamente, divenne un avamposto militare di Città di Castello e fu trasformato in residenza nobiliare dalla famiglia Bufalini, grazie all'opera di un architetto fiorentino della cerchia dei Sangallo. La famiglia Bufalini mantenne la proprietà fino al 1989, anno in cui il castello passò allo stato e fu convertito in museo.
Il progetto
Il nuovo progetto di allestimento, che coprirà 1470 mq, comprende spazi interni ed esterni, tra cui il piano terra, il primo piano, il piano nobile, le cantine, il cortile e il loggiato al primo piano. Il giardino all’italiana di 9500 mq che circonda il castello offrirà una vista spettacolare sulle colline umbre.
Il concept creativo si basa sulla semplificazione dei percorsi e la costruzione di molteplici livelli di narrazione. Questo permetterà di valorizzare l’architettura storica in relazione al territorio umbro, gli affreschi del pittore tardo-rinascimentale Cristoforo Gherardi, e le suppellettili e gli arredi storici. Il tutto è pensato per seguire il fil rouge delle vicende della famiglia Bufalini, che permeano l’identità del luogo.
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Le dichiarazioni dei progettisti
“I musei, i luoghi di cultura devono parlare, raccontare, devono diventare come un teatro dove la gente va per ritrovarsi e confrontarsi. – spiega Ico Migliore – È con questa idea che ci siamo approcciati al progetto del Castello Bufalini, un luogo denso di memoria storica e con un profondo legame con il territorio umbro”.
“Abbiamo sviluppato questo progetto con la forte volontà di valorizzare il castello come bene storico. Nelle 29 sale lungo le quali si sviluppa il percorso abbiamo lavorato molto sul concetto di stratificazione nel rispetto della preesistenza, del suo legame con la storia, enfatizzando i racconti di cui è portatrice, amplificando il legame con tutto il territorio circostante” - aggiunge Mara Servetto.
Un progetto all'insegna dell'accessibilità e dell'inclusione
Il progetto ambientale integrato mira a essere accessibile e inclusivo, enfatizzando identità e funzionalità. Utilizzando una metafisica della forma di memoria kandiskijana, espressa in "Punto, linea, superficie", Migliore+Servetto crea una narrazione luminosa e evocativa. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale, con interazioni dinamiche, scenari emozionali e innovativi sistemi multimediali che rendono il percorso fruibile e personalizzabile.
Il wayfinding sarà integrato con la multimedialità, tramite QR code e un’app dedicata, per offrire approfondimenti visivi e sonori. Gli elementi grafici garantiranno una comprensione intuitiva degli spazi, stimolando curiosità e scoperta.
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Un'esperienza multisensoriale
Grazie alla fusione tra arte, storia e tecnologia, il Castello Bufalini si trasforma in un palcoscenico dove il tempo e lo spazio si mescolano per creare un'esperienza narrativa multisensoriale. Il visitatore sarà guidato attraverso un percorso immersivo in cui il passato si intreccia con il presente e guarda al futuro.
Migliore+Servetto
Migliore+Servetto fondato nel 1997 da Ico Migliore e Mara Servetto, è uno studio di progettazione italiano con sede a Milano che ha realizzato 800 progetti in 21 nazioni, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Compassi d’Oro e tredici Red Dot Design Award. Lo Studio si muove tra architettura, grafica e design con una particolare attenzione al valore dell’identità dei luoghi, concepiti sempre come spazi narrativi, sviluppando in parallelo un’attività di ricerca costante nell’uso della luce e delle nuove tecnologie. Ico Migliore è Professore al Politecnico di Milano, Chair Professor alla Dongseo University di Busan (Corea del Sud) e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Franco Albini; mentre Mara Servetto è Visiting Professor alla JoshibiUniversity di Tokyo dal 2009. Tra le imprese e istituzioni che si sono affidate allo Studio ci sono realtà come Max Mara, Tod's, Giorgio Armani, Adidas, Lexus, Samsung, Whirlpool, Bombardier, New York Times, Wallpaper*.
Portano la firma di Migliore+Servetto interventi per alcune delle principali destinazioni culturali in Italia ed Europa, come il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Egizio di Torino, il Museo Miramare di Trieste, il Museo Chopin di Varsavia, l’ADI Design Museum di Milano. In tema di design urbano, M+S ha firmato il progetto del Blue Line Park a Busan, in Corea del Sud, inoltre cura l’art direction e il coordinamento degli interventi pubblici nelle aree del common ground di MIND, Milano InnovationDistrict, dove ha realizzato anche il wayfinding. In occasione della XXII Triennale, “Broken Nature”, ha realizzato il Padiglione Italia, “4 Elements /Taking Care”, di cui Ico Migliore è stato anche co-curatore e art director. Nel 2022 lo Studio ha progettato gli interni della nuova sede di The Human Safety Net, la Fondazione sociale del Gruppo Generali, all’interno delle Procuratie Vecchie in piazza San Marco a Venezia, e i nuovi bookshop Electa all’interno del Parco Archeologico del Colosseo a Roma.
Fonte: comunicato stampa di Migliore+Servetto
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