Valencia colpita da una forte ondata di maltempo: oltre 200 i morti

Una violenta ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio il sud-est della Spagna, colpendo in modo particolare le province di Valencia e Castiglia-La Mancia. In queste aree, forti piogge e alluvioni hanno causato la morte di almeno 205 persone (tra cui bambini e neonati)e diversi dispersi.

Il governo spagnolo ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. Al momento la Farnesina comunica che non risultano italiani tra le vittime.

Le precipitazioni erano iniziate lunedì scorso, ma il fenomeno atmosferico ha raggiunto il suo picco nella giornata di martedì, trasformando strade e centri abitati in fiumi in piena. Le autorità avevano diramato un’allerta rossa nella Comunità Valenciana, invitando la popolazione a rimanere in casa e a evitare spostamenti non necessari. Tuttavia, numerose persone sono rimaste bloccate nelle stazioni, nei luoghi di lavoro e lungo le strade, dove molti automobilisti si sono trovati improvvisamente circondati dall’acqua senza possibilità di fuga.

Le città più colpite e i primi bilanci

Il fiume Magro e il torrente Poyo sono esondati, travolgendo le città di Ribera Alta e Utiel-Requena e sommergendo completamente alcuni quartieri. Nella città di Letur, in provincia di Albacete, si registrano almeno sei dispersi, mentre a Valencia l'alluvione, iniziata martedì sera, ha allagato diversi quartieri per l’esondazione del fiume Turia. Sono stati predisposti centri di accoglienza per i senzatetto e molte autostrade sono state chiuse a causa dell’allagamento dei binari ferroviari, con il blocco totale del servizio di treni e metropolitane.

Il presidente della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, ha descritto la situazione come "drammatica", parlando di zone completamente sommerse, di automobili e alberi trascinati via dalla corrente. A sua volta, la sindaca di Aligent, Elia Ferrer, ha sottolineato che il suo comune è stato colpito da venti a 133 chilometri orari, causando danni senza precedenti.

Scuole e attività sospese

In risposta alla gravità della situazione, il municipio di Valencia ha disposto la chiusura delle scuole e di tutti i giardini pubblici. Gli eventi sportivi sono stati annullati e, per garantire la sicurezza dei cittadini, è stato attivato un numero di emergenza per permettere alle famiglie di segnalare la scomparsa di parenti o amici di cui non si hanno notizie. Intanto, dodici voli diretti all’aeroporto di Valencia sono stati dirottati, mentre altri dieci sono stati cancellati.

Una tempesta da record

Le forti piogge delle ultime 24 ore hanno rappresentato uno degli eventi atmosferici più intensi degli ultimi decenni nella regione del Levante. Nella sola giornata di ieri si sono registrati 445,4 litri per metro quadrato, un quantitativo che non si vedeva dal lontano 1966. Intanto, il primo ministro Pedro Sanchez ha espresso la sua vicinanza ai cittadini colpiti, assicurando il massimo supporto del governo centrale, che ha prontamente istituito un’unità di crisi per monitorare la situazione e coordinare i soccorsi. Le previsioni meteo indicano che il maltempo si sposterà verso il nord della Comunità Valenciana e l’Andalusia occidentale, aggravando il rischio di ulteriori esondazioni.

L'allerta per i cittadini resta altissima: Carlos Mazón ha esortato tutti a restare in casa, consigliando a chi vive in prossimità di fiumi e canali di spostarsi verso i punti più elevati, mentre le squadre di soccorso lavorano incessantemente per cercare i dispersi e mettere in sicurezza le aree colpite.