Uso delle tecnologie Lidar nell’analisi dell’ambiente: una ricerca in amazzonia

Su Nature un interessante articolo dal titolo “Ancient giants: An epic quest to reach the tallest known tree in the Amazon” (Antichi giganti: Un'epica missione per raggiungere l'albero più alto conosciuto nell'Amazzonia) a cura di Richard Monastersky.

L’articolo ha molteplici motivi di interesse: da un punto di vista biologico l’analisi dello sviluppo di questi alberi alti, da un punto di vista naturalistico l’impatto sul territorio, e per i nostri lettori più abituali l’uso delle tecnologie Lidar per i rilievo 3D della foresta.

Lidar, acronimo di Light Detection and Ranging, è una tecnologia di rilevamento remoto che utilizza impulsi laser per misurare la distanza tra l'aereo e la superficie terrestre.

Il rilievo LIDAR della foresta

Durante il volo sull'Amazzonia, l'aereo equipaggiato con il sistema lidar ha inviato impulsi laser verso il terreno, rilevando con precisione le caratteristiche topografiche, la copertura vegetale e l'altezza degli alberi.

I dati lidar raccolti hanno consentito di creare una mappa tridimensionale dettagliata dell'area di interesse, inclusi gli alberi più alti. Questo ha permesso ai ricercatori di individuare e localizzare l'"antico gigante" all'interno della foresta.

La tecnologia lidar ha fornito informazioni essenziali sull'altezza, la circonferenza e la struttura dell'albero, consentendo una valutazione accurata della sua importanza ecologica.

L'uso del lidar aereo ha dimostrato la sua efficacia nel rilevamento e nella caratterizzazione degli alberi più alti nella foresta amazzonica. Questa tecnologia rappresenta un prezioso strumento per gli scienziati impegnati nello studio di ecosistemi complessi come l'Amazzonia, consentendo di acquisire dati dettagliati e affidabili per informare le decisioni di conservazione e preservazione.

L’analisi dell’albero gigante

Una volta individuato l'albero, la squadra di ricercatori si è avventurata nella densa foresta amazzonica per raggiungerlo fisicamente e condurre ulteriori rilevamenti e analisi.

Le misurazioni dirette sono state effettuate utilizzando strumenti specializzati, che hanno confermato i dati lidar e fornito informazioni aggiuntive sulla salute e la vitalità dell'albero.

L'"antico gigante" individuato e studiato durante la missione appartiene alla specie di albero chiamata "Ceiba pentandra", conosciuta anche come albero della seta o albero della vita. Questa specie è rinomata per la sua imponente altezza e circonferenza, nonché per la sua longevità eccezionale.

Misurazioni accurate effettuate sull'"antico gigante" hanno rivelato che l'albero raggiunge un'altezza di oltre 70 metri, che lo rende uno dei più alti mai registrati nella regione amazzonica. La sua circonferenza straordinaria supera i 15 metri, testimonianza della sua maestosità e della sua grandezza unica.

Oltre alle sue dimensioni impressionanti, l'"antico gigante" si distingue anche per la sua età incredibile. Gli studi del tronco dell'albero, compresi gli anelli annuali, hanno stimato che l'albero abbia oltre 500 anni. Questa longevità eccezionale rende l'"antico gigante" uno dei più antichi e venerabili abitanti dell'Amazzonia.

Oltre alla sua importanza ecologica come habitat per una vasta gamma di specie animali e vegetali, l'"antico gigante" svolge un ruolo cruciale nella cattura del carbonio e nella conservazione del suolo. La sua presenza contribuisce alla regolazione del clima e alla conservazione della biodiversità all'interno dell'ecosistema amazzonico.

Questa missione ha contribuito a fornire una comprensione più approfondita della diversità ecologica dell'Amazzonia e dell'importanza degli alberi giganti per l'ecosistema. Ha evidenziato la necessità di preservare e proteggere questi antichi giganti per garantire la conservazione della biodiversità e l'equilibrio ambientale.

L'avventura per raggiungere l'albero più alto dell'Amazzonia è stata un'esperienza straordinaria che ha unito l'emozione dell'esplorazione con la scienza. Le scoperte e le informazioni raccolte contribuiranno a approfondire la nostra conoscenza dell'Amazzonia e ad alimentare gli sforzi di conservazione per proteggere questi monumenti naturali unici al mondo.

Ecco il LINK per leggere l’articolo originale, ricco di immagini di rara bellezza.