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UNI, monitoraggio della qualità dell'aria nelle scuole: pubblicata la prassi di riferimento

La qualità dell'aria a scuola è un tema molto sentito poichè incide in maniera importante sul benessere e sul livello di apprendimento degli studenti. Per questo UNI, IDM - Südtirol-Alto Adige ha sviluppato e pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 122:2022 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici - Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure”

La qualità dell'aria a scuola è un tema molto sentito poichè incide in maniera importante sul benessere e sul livello di apprendimento degli studenti. Per questo UNI, IDM - Südtirol-Alto Adige ha sviluppato e pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 122:2022 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici - Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure”. Di seguito la nota di UNI.


CO2 e scuola: l'importanza della qualità dell'aria per la vita dello studente

Mai come in questo momento si discute di qualità dell'aria all’interno degli ambienti scolastici. È un tema di primaria importanza perché tocca aspetti fondamentali di salute pubblica oltre a incidere sul benessere e sul livello di apprendimento degli studenti.

Da alcuni studi effettuati è emerso infatti che l’attenzione dello studente cala in maniera drastica al peggiorare della qualità dell'aria interna delle aule e addirittura che vi sarebbe un legame tra aumento di CO2 e diminuzione della capacità di apprendimento.

Si tratta quindi di un tema anche sociale che impatta direttamente sulle prestazioni degli studenti riflettendosi pertanto sulla vita delle future generazioni e sulla società in generale.

 

 

UNI, monitoraggio della qualità dell'aria nelle scuole: pubblicata la prassi di riferimento

 

Su questo tema UNI – Ente Italiano di Normazione in collaborazione con IDM - Südtirol-Alto Adige ha sviluppato e pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 122:2022Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici - Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure” destinata in particolare ai dirigenti e ai gestori delle scuole pubbliche o private, ai laboratori di prova, che possono concorre al processo di monitoraggio, e a tecnici e professionisti che si occupano di qualità dell'aria.

In concreto la prassi ha il duplice obiettivo di:

  • Definire una procedura operativa semplificata per il controllo della qualità dell’aria attraverso il monitoraggio di alcuni parametri indicatori, procedura che può essere applicata in autonomia dai gestori degli edifici (dirigenti scolastici, coordinatori, ecc.) senza l’appoggio di un laboratorio di prova;
  • Definire le procedure che il gestore può seguire in caso di affidamento del monitoraggio a un laboratorio di prova: comprensione della problematica, come affidare l’incarico, quali parametri misurare, valutare e interpretare i risultati delle prove commissionate.

Attraverso analisi strumentali e procedure chiare sarà infatti possibile tenere sotto controllo la qualità dell'aria interna al fine di migliorare complessivamente la fruibilità degli ambienti scolastici, la salute e il benessere degli studenti.

Carlo Battisti (IDM Südtirol-Alto Adige) - Project leader della prassi UNI - spiega che: “Questa iniziativa si è sviluppata all’interno del progetto “Qualità dell’Aria negli Edifici Scolastici – QAES”, finanziato dal Programma Interreg Italia – Svizzera. Il progetto ha appunto come obiettivo lo sviluppo di nuovi standard per il miglioramento della qualità dell’aria nelle scuole. Tra i numerosi risultati prodotti nei tre anni di lavoro, volevamo assicurare riconoscimento e applicabilità alle procedure di monitoraggio dell’aria che abbiamo elaborato. La prassi di riferimento nata sotto l’egida UNI è stata per noi l’opportunità ideale per fornire un riferimento volontario e prescrizioni tecniche al mercato su questo tema”.

Al tavolo dei lavori hanno partecipato anche esperti della Provincia Autonoma di Bolzano, di EURAC Research, dell’Agenzia per l’Energia Alto Adige - CasaClima e della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

La UNI/PdR 122:2022 può essere scaricata liberamente dal sito UNI.

 

Cosa sono le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento. Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito accedendo alla sezione “Catalogo”.


 

CHI È UNI

L’Ente italiano di Normazione è un'associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 4.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, pubbliche amministrazioni. Dal 1921 svolge attività di normazione tecnica in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Le norme sono documenti che definiscono le caratteristiche (prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo, servizio o professione, secondo lo “stato dell'arte” e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.

In estrema sintesi, sono documenti che definiscono “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe. Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Decreto Legislativo 223/2017 sulla normazione tecnica. UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attività di normazione internazionale ISO ed europea CEN.