Una risposta efficace alle principali problematiche legate al gas Radon

A causa della sua ubiquità, tra le radiazioni ionizzanti il Radon è il principale pericolo per l'uomo 

Il Radon (Rn) è un gas radioattivo di origine naturale che appartiene alla famiglia dei gas nobili; esso è inodore, incolore e insapore e quindi non percepibile dai nostri sensi, per questo motivo è difficile individuare e quantificare la sua presenza. Proprio per la sua origine naturale e per il fatto che viviamo continuamente “immersi” nel radon, la sua pericolosità è spesso sottovalutata.
A causa della sua ubiquità, il Radon è il principale pericolo per l'uomo, tra le sorgenti di radiazioni ionizzanti.

Nel 1988, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-OMS) ha dichiarato, attraverso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che il radon è una delle 75 sostanze cancerogene per l’uomo assieme al benzene e all’amianto.
La presenza del Radon nel sottosuolo del nostro paese non è uniforme, dipende da diversi fattori e può variare in misura significativa anche all’interno di un territorio omogeneo. Dal suolo il radon può diffondere negli ambienti chiusi passando attraverso fessure e crepe delle fondamenta o della pavimentazione dei seminterrati, dai condotti dei servizi, dalle giunture pavimento-parete, ecc. a seconda delle caratteristiche strutturali degli edifici. Particolarmente a rischio risultano quindi i locali interrati o seminterrati.

I principali accorgimenti in fase di progettazione riguardano l’isolamento dal terreno, la possibilità di areare il vespaio o le cantine, la sigillatura delle vie di accesso del gas all’interno, rendendo impermeabili i solai, e l’isolamento di fessure e condutture. Invece, per ridurre la concentrazione di radon in un edificio esistente, quando non è previsto un intervento complessivo di ristrutturazione, è possibile adottare tecniche di mitigazione, che consistono in accorgimenti o interventi finalizzati a ridurre l’ingresso del radon nell’edificio e/o ad aumentare il ricambio dell’aria interna attraverso l’immissione di aria esterna.

Per contribuire alla realizzazione di barriere impermeabili al gas radon ed all’acqua e, quindi, proteggere le strutture interrate ed i relativi ambienti interni di un edificio, Mapei ha sviluppato gamme di prodotti specifici tutte rigorosamente certificate presso l’Istituto Sachverständiger fur Radon di Bonn (Germania).
All’interno del portafoglio prodotti Mapei, con la funzione di costituire barriere al gas Radon, troviamo le emulsioni bituminose della GAMMA PLASTIMUL; questi prodotti sono impiegati per l’impermeabilizzazione di strutture di fondazione orizzontali e verticali, sia in calcestruzzo che in mattoni come cantine, garage sotterranei, vasche, murature portanti e strutture in cemento armato sotto massetti desolidarizzati.

Oltre alla Gamma Plastimul, ricordiamo le membrane impermeabilizzanti per strutture interrate MAPETHENE, presentate a MADE expo 2017.

Una gamma completa di membrane bituminose autoadesive costituite da una miscela di bitume e speciali polimeri, accoppiata a un doppio film laminato in polietilene incrociato ad alta densità (HDPE). Pensate per l’impermeabilizzazione dall’esterno di strutture interrate in muratura o in calcestruzzo armato, le membrane MAPETHENE rappresentano un sistema versatile di prodotti, adatto sia a impermeabilizzatori che solitamente utilizzano guaine bituminose tradizionali sia ad applicatori di altre tipologie di prodotti. La semplicità di posa del sistema offre la certezza di ottenere sempre un ottimo risultato.

In aggiunta alle due gamme prodotto appena viste, Mapei nel corso del 2019-2020 ha ampliato il proprio portafoglio di sistemi e soluzioni per la mitigazione al gas radon mediante l’introduzione delle membrane fully-bonded MAPEPROOF FBT, MAPEPROOF AL AP, MAPEPROOF AL 1200 AP e MAPEPROOF SA.

Si tratta di membrane in completa adesione (fully-bonded) al getto di calcestruzzo tali da non permette alcuna migrazione laterale dell’acqua tra la struttura di fondazione e il manto e quindi garantendo totale impermeabilità.
Costituite da materiale sintetico, queste membrane, inoltre, rappresentano dei validi sistemi di barriere mitiganti il passaggio di gas radon dal suolo all’ambiente indoor sia per interventi di nuove costruzioni che per recuperi di strutture esistenti.

• MAPEPROOF FBT: membrana impermeabilizzante composta da un manto sintetico in FPO saldamente accoppiato a un tessuto non tessuto che, una volta in contatto con il getto di calcestruzzo, garantisce una tenace adesione al getto stesso;
• MAPEPROOF AL AP: membrana impermeabilizzante composta da un manto sintetico in HDPE con un lato adesivizzato e ricoperto da un coating protettivo sensibile alla pressione che, una volta in contatto con il getto di calcestruzzo, aderisce perfettamente;
• MAPEPROOF AL 1200 AP: manto autoadesivo in HDPE per impermeabilizzare in post-getto strutture interrate;
• MAPEPROOF SA: membrana impermeabilizzante composta da un robusto film in polietilene incrociato ad alta densità (HDPE) su cui è spalmato un tenace adesivo sintetico che aderisce monoliticamente al supporto in calcestruzzo.

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Questi prodotti si contraddistinguono per le seguenti proprietà:

Qui di seguito possiamo vedere uno schema esplicativo dell’applicazione della membrana MAPEPROOF FBT, posata in pre-getto sotto alla struttura di platea, mentre le pareti verticali sono trattare in post-getto con MAPEPROOF SA.

1. MAPEPROOF FBT, membrana impermeabile e barriera al gas radon costituita da un manto sintetico in FPO saldamente accoppiato a un tessuto non tessuto in totale adesione al getto in calcestruzzo;
   
2. MAPEPROOF SA, membrana impermeabile e barriera al gas radon composta da un robusto film in polietilene incrociato ad alta densità (HDPE) su cui è spalmato un adesivo sintetico che aderisce tenacemente con la struttura.

In questo modo è possibile ottenere un sistema chiuso impermeabile all’acqua ed al gas radon che protegge e garantisce durabilità alla struttura.