Una nuova norma per definire gli impermeabilizzanti applicati liquidi
Dopo molti anni di lavoro, è stata pubblicata la UNI 11928-1 per descrivere i prodotti applicati liquidi per impermeabilizzazione. La norma sarà un riferimento per produttori e applicatori che vogliono usare questi prodotti, scegliendoli sulla base di prestazioni idonee al proprio utilizzo e distinguendoli da tanti altri come resine, pitture e vernici.
La genesi della norma sugli impermeabilizzanti applicati liquidi
Era il lontano aprile 2014 quando una giovane ingegnere di Mapei presentava al gruppo di lavoro UNI/CT 033/GL 14 "Coperture continue ed impermeabilizzazioni" un loro prodotto impermeabile con sistemi poliureici destinato alle coperture. La presentazione terminava con evidenziare che esistevano sul mercato prodotti che non erano coperti da marcatura CE, in quanto non avevano una norma armonizzata che li regolasse.
Si trattava del mondo delle membrane impermeabilizzanti liquide che ancora faticavano a trovare una definizione precisa. Infatti alcuni produttori utilizzavano la EN 1504-2 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo – Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione di conformità - Parte 2: Sistemi di protezione della superficie di calcestruzzo, altri la volontaria ETAG 005 o ETAG 033, altri la UNI EN 14891 che è destinata solo ai prodotti impermeabilizzanti applicati liquidi utilizzati al di sotto delle piastrelle ceramiche, altri facevano solo riferimento alla UNI 10966 che è una norma di progettazione e posa dei pavimenti resinosi. Purtroppo il mercato non era ancora pronto per affrontare un’attività normativa sull’argomento. Tuttavia il seme era stato gettato e dopo alcuni anni è tornata a galla la questione.
Viene costituito un organo tecnico all’interno di UNI dedicato esclusivamente alle membrane liquide e si avviano con entusiasmo i lavori per la stesura di una norma tecnica che possa descrivere il prodotto. In questi anni è stato fatto un lavoro importante di ricerca delle fonti per capire i confini entro il quale la norma sarebbe dovuta stare, come definire il prodotto, quali caratteristiche scegliere, insomma fare quella che in gergo si chiama una vera e propria norma di prodotto.
La norma individua le caratteristiche del prodotto impermeabilizzante e i relativi metodi di prova
C’è voluto parecchio tempo e parecchie discussioni tra i produttori e gli applicatori, ma finalmente al 12 ottobre è stata pubblicata la UNI 11928-1:2023 Prodotti applicati liquidi per impermeabilizzazione - Parte 1: Definizioni e requisiti.
Si tratta di una norma di prima generazione molto snella che va individuare le caratteristiche del prodotto e i relativi metodi di prova. Tali prodotti applicati liquidi sono destinati all’utilizzo in un sistema di copertura continua. La norma è composta principalmente da due parti. La prima è un elenco di termini e definizioni che descrivono i diversi prodotti impermeabilizzanti applicati liquidi. Vengono suddivisi in base al componente principale.
La norma comprende le membrane liquide a base bituminosa, a base di malte cementizia modificate con polimero, a base di resine reattive. La seconda parte è caratterizzata dai requisiti e le prove di durabilità e le relative verifiche. I prospetti 1 e 2 sintetizzano tutte le caratteristiche del prodotto per un totale di 12 voci, ognuna con un requisito prestazione da raggiungere. La necessità di verificare la prestazione di ciascuna caratteristica è associata alla modalità d’uso della membrana e della copertura dove è installata. Perciò il calcolo, ad esempio, della resistenza all’urto cambia se la membrana è a vista oppure protetta, se è sempre praticabile oppure solo per la manutenzione, oppure se è inserita in un tetto verde, rovescio o zavorrato.
Particolare attenzione, fortemente richiesta dagli applicatori del settore, è la durabilità del prodotto. Infatti come per ciascun prodotto da costruzione, anche i prodotti per impermeabilizzanti applicati liquidi sono suscettibili a diversi fattori esterni, che possono verificarsi durante la posa e la vita stessa del materiale. Per la manutenzione si rimanda alla UNI 11540, mentre un prospetto apposito fornisce le indicazioni per verificare la durabilità delle membrane secondo prove standardizzate.
Un’ultima riflessione è avvenuta dai produttori che già commercializzano all’estero questi prodotti.
A livello europeo esiste l’ETAG 005, che è stata sostituita dalla EAD 030350-00-0402, frutto di un lavoro di ricerca svolto dall’EOTA. Questi documenti permettono di marcare CE le membrane liquide ai sensi del Regolamento Europeo n. 305/2011. Tuttavia, a differenza delle norme armonizzate, i documenti EOTA sono ad applicazione volontaria e comportano un processo di valutazione più importante rispetto a quanto fatto nella UNI 11928-1. Questo è uno dei motivi per i quali è nata la norma italiana. Ciò nonostante, alcuni produttori su determinati prodotti si avvalgono già dei documenti EOTA e perciò nella UNI 11928-1 è fornita la relazione tra UNI ed EOTA, così che viene lasciata al produttore la libertà di scegliere il riferimento più appropriato. Comunque, la conformità all’ETAG o all’EAD garantisce automaticamente la conformità anche alla UNI 11928-1.
La pubblicazione della UNI 11928-1 è un passo importante per i prodotti per impermeabilizzanti applicati liquidi. Ciò permetterà ai produttori di riconoscere i propri prodotti attraverso una norma condivisa, con riferimenti chiari e requisiti definiti, e distinguere questi prodotti dalle resine e dalle pitture. Sarà usata anche da progettisti e applicatori per scegliere il prodotto idoneo alla destinazione in modo più consapevole senza guardare esclusivamente il prezzo, ma fare riferimento alla norma consentirà di comparare prodotti simili attraverso le stesse caratteristiche i cui risultati sono raggiunti con lo stesso metodo di prova.
La UNI 11928-1 è la prima parte di un pacchetto di norme che è in fase di elaborazione che prevede di fornire le indicazioni per la progettazione e la posa in opera, che garantisce anche le competenze per i posatori, e i requisiti per la corretta manutenzione.
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