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Una moto da Messina ad Aragòn (Spagna). Giovani Ingegneri di Messina "Creatori per Vincere".

Giovani Ingegneri di Messina "Creatori per Vincere".

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Il team si chiama "Stretto in carena" e parteciperà alla competizione internazionale che prevede la costruzione di un motoveicolo da corsa.

La “Motostudent international competition” si terrà nel 2020, ad Aragòn, in Spagna, e consiste nel progettare, produrre, sviluppare e testare un prototipo di motoveicolo da gara 250 cc, 4 tempi e monocilindrico che nel 2020 andrà a gareggiare nel circuito spagnolo contro altri team internazionali.

L’evento vede protagonisti di tutto il Sud Italia i ragazzi universitari di Messina che hanno formato il team “Sic” (Stretto in carena), per dare una speranza ai giovani che vogliono cimentarsi nella rinascita del Meridione: infatti vi sono anche giovani collaboratori freelance che non sono universitari.

La sfida, organizzata dalla “Moto engineering foundation” e dalla “TechnoPark motorland”, è divisa in tre fasi: la prima prevede il cronometraggio dello smontaggio e rimontaggio delle carene; la seconda è una prova di agilità che si svolgerà su degli appositi terreni; e, infine, vi è la gara sul circuito di Aragòn fra tutte le squadre partecipanti.

La struttura organica del team è piramidale, come una vera azienda, e ognuno ha delle responsabilità a seconda del ruolo.

È diviso in gruppi di lavoro, con un supervisore: aereodinamica, coordinati da Dario Milone, che è anche il team leader di Sic; dinamica, seguito da Gianluca Aquilia; elettronica, da Gianmarco Interdonato; struttura, da Roberta Palastro, che è anche vice team leader insieme a Umberto Previti che, invece, si occupa del gruppo dedicato al motore; produzione, gestito da Walter Mignacca; it, da Santi Silvestro. Si aggiungono a questi, Giulia Puliafito, la responsabile commerciale, Davide Zaccone, il responsabile del veicolo, Marcello Saccà, che si occupa dell’amministrazione, Antonio Barillà, per la gestione finanziaria, Mattia Morabito per la comunicazione e il Faculty Advisor, il professore Giacomo Risitano, che ha solo il compito di visionare il progetto.

La squadra si è già messa al lavoro con dei cicli di lezioni sul motoveicolo e sul calcolo e acquisizione dei dati tramite dei programmi come “Matlab” e “Ansys”.

Inoltre, si stanno occupando di pubblicizzare il progetto tramite l’Università, la partecipazione e la promozione di eventi pubblici, e i social, dove tengono numerose rubriche.

A disposizione dei concorrenti, l’ente promotore, mette a disposizione solo il motore, i cerchioni, un set di gomme, le pinze e le pompe dei freni, ma il resto, è autofinanziato.

Ciò su cui ora il team sta lavorando è la ricerca di sponsor economici e tecnici per la fornitura delle attrezzature.

Da parte dell'Ordine degli Ingegneri di Messina un grande in "bocca al lupo".

Promuoveremo e sosterremo l'iniziativa nei modi e nelle forme finora condotte e secondo le linee di programma e sviluppo regolamentati da quest'Ordine.

Una sola parola ... BRAVI!!!