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UNA CASA PER TUTTI: oltre 50 MILIONI di EURO per l'EMERGENZA CASA nelle MARCHE

La Regione Marche ha predisposto un pacchetto di interventi sia sul comparto della locazione che nel settore edilizio, pubblico e privato, per incrementare l’offerta delle abitazioni a canone sociale e affrontare con decisione e strategia le attuali problematiche abitative

LA REGIONE PRESENTA IL PROGETTO “UNA CASA PER TUTTI”: OLTRE 50 MILIONI DI EURO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA CASA E LA CRISI DEL MERCATO EDILIZIO.

La Regione Marche ha predisposto un pacchetto di interventi sia sul comparto della locazione che nel settore edilizio, pubblico e privato, per incrementare l’offerta delle abitazioni a canone sociale e affrontare con decisione e strategia le attuali problematiche abitative.

“Il nostro progetto è una casa per tutti – ha spiegato il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso di una conferenza stampa – Tutti i cittadini hanno diritto ad una casa, lo prevede la Costituzione, ma attualmente, a causa della crisi economica, ci sono famiglie che vivono situazioni di disagio e hanno difficoltà anche a pagare l’affitto.

Le misure varate dalla Regione sono state pensate quindi per rafforzare la coesione sociale della comunità marchigiana e per ridare ossigeno ad uno dei settori che maggiormente hanno risentito della crisi, l’edilizia. Siamo fortemente convinti che questo sia un provvedimento di governo essenziale perché corrisponde sia al bisogno di resistenza e coesione, con il sostegno alle famiglie in difficoltà, sia a quello di crescita e rilancio dell’economia. Due linee che caratterizzano tutta l’azione di questo governo.

Le risorse messe in campo per la casa ammontano a oltre 50 milioni di euro.

Grazie a misure straordinarie di sostegno agli affitti e al Piano di Edilizia Residenziale pubblica 2014-2016, la Regione punta sia ad incrementare l’offerta delle abitazioni a canone sociale e affrontare con decisione e strategia le attuali problematiche abitative, sia ad accrescere il patrimonio abitativo regionale ristrutturando l’esistente senza utilizzare nuovo suolo”. “Presentiamo un pacchetto di misure robusto – ha aggiunto il vicepresidente e assessore all’Edilizia pubblica Antonio Canzian - che contrastano il disagio abitativo che anche nella nostra regione sta diventando realtà. Le misure sono di due tipi: a breve termine a sostegno della locazione per le fasce di reddito più basse; a medio termine per rimettere ordine nel patrimonio edilizio non utilizzato. In particolare la novità del Piano risiede proprio nella volontà di recuperare l’esistente sia di proprietà pubblica che privata senza costruire nuovi edifici. Per questo motivo abbiamo chiesto a tutti gli enti locali di censire il loro patrimonio non utilizzato al fine di indirizzare al meglio le nostre risorse per l’edilizia residenziale pubblica”. Destinatari dei provvedimenti nell’ambito della locazione sono i cittadini per i quali l’incidenza del canone di affitto sul reddito è troppo elevata ed i cittadini che sono incorsi in procedure di sfratto a causa della cosiddetta “morosità incolpevole” (impossibilità a corrispondere l’affitto causa perdita lavoro, riduzione orario o cassa integrazione).

I canali con i quali la Regione intende intervenire, anche con il concorso di fondi che lo Stato assegnerà alle Regioni, sono: - Il Fondo di sostegno alla locazione, previsto dall’art. 11 legge 431/1998; - il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, introdotto dalla legge n. 124/2013. Il primo di questi canali di finanziamento è attivo da anni ed è stato alimentato dalla Regione con continuità, anche quando i contributi statali sono venuti a mancare. E’ finalizzato a ridurre l’incidenza del canone di affitto sul reddito per le famiglie con redditi annui inferiori ad un assegno sociale (cd fascia A) o a due assegni sociali INPS (cd fascia B).

Le risorse complessivamente disponibili per l’anno 2014 ammontano ad oltre 3,2 milioni di euro: 750.000 tratti dal bilancio regionale, 2.500.000 di provenienza statale. I contributi verranno erogati tramite i Comuni secondo un procedimento ormai consolidato (le domande vengono inserite on line sul database regionale) e i criteri stabiliti per legge.

Un altro strumento attivato della Regione per agevolare il raggiungimento di accordi tra locatario e inquilino che suo malgrado si è trovato nella condizione di non poter far fronte al pagamento del canone di affitto è il Fondo regionale di garanzia per il sostegno all'acquisto, alla locazione e al miglioramento dell'efficienza energetica degli immobili residenziali. Finanziato dalla Regione con risorse proprie per un ammontare di 2 milioni di euro, questo Fondo è rivolto al settore dell’abitazione in senso ampio e fornisce infatti garanzia anche su: operazioni di credito fondiario per acquisto prima casa e operazioni di finanziamento per l’esecuzione di lavori miglioramento energetico edifici residenziali di proprietà pubblica o privata (microcredito).La garanzia è prestata da un intermediario finanziario, individuato attraverso procedura di evidenza pubblica di rango europeo, al quale il cittadino interessato potrà rivolgersi direttamente. Questo strumento è particolarmente efficace grazie al suo effetto moltiplicatore: con 2 milioni di risorse potranno essere concesse garanzie per non meno di 20 milioni di euro.

La pubblicazione del bando per la individuazione del soggetto gestore è prevista per la fine di aprile. Altrettanto importante è poi l’ormai prossima emanazione, da parte della giunta, dei criteri ed indirizzi per la formazione del Piano regionale di Edilizia Residenziale Pubblica 2014-2016 che comprende anche la alienazione ed il reinvestimento dei proventi delle vendite degli alloggi ERP. Il Piano è finalizzato ad incrementare l’offerta di abitazioni a canone sociale e moderato sia con interventi di edilizia sovvenzionata, vista la bassa percentuale di soddisfacimento delle graduatorie comunali ERP, sia con interventi di edilizia agevolata per la costruzione di alloggi da concedere in locazione con canoni non superiori a quelli “concordati”, anche con la formula acquisto con riscatto (“rent to buy” formula pensata per agevolare l’accesso alla proprietà della 1° casa da parte delle giovani coppie). Strategie del Piano: - miglior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente, pubblico e privato, in funzione del minor consumo possibile di suolo non urbano; - ottimizzazione dell’uso delle risorse disponibili indirizzandole verso le aree dove si registra il fabbisogno abitativo più elevato; - cantierabilità e speditezza degli interventi. Principali linee di intervento: - programma organico di interventi di recupero del patrimonio abitativo ERP inutilizzato per motivi di inagibilità di proprietà di ERAP e Comuni; - offerta di abitazioni a canone moderato ed agevolazione dell’accesso alla proprietà della 1^ casa operando sia con nuovi interventi di edilizia agevolata sia con acquisti sul libero mercato tramite adesione ad un Fondo Immobiliare (veicolo che, grazie alla partecipazione finanziaria della Cassa Depositi e Prestiti, ha effetto moltiplicatore sulle risorse investite); - realizzazione di alloggi a canone sociale (edilizia sovvenzionata) tramite recupero del patrimonio immobiliare esistente, prioritariamente di proprietà pubblica, finanziati con il reinvestimento dei proventi delle vendite di parte del patrimonio abitativo ERP; - sperimentazione di nuove soluzioni di edilizia residenziale pubblica (co-housing). Le risorse a disposizione della Regione e di ERAP Marche per la realizzazione del Piano triennale sono stimate in circa 45 milioni di euro: 15.5 milioni di euro di risorse regionali e 30 milioni circa derivanti dai proventi delle vendite del patrimonio ERP. L’approssimazione è dovuta alla difficoltà di valutare la “propensione all’acquisto” da parte degli assegnatari degli alloggi ERP che saranno posti in vendita in un periodo di difficoltà economica come quello attuale. .