Tutti i terremoti del 2020: nello speciale INGV una mappa interattiva degli eventi sismici
Dall'analisi dei terremoti, nello scorso anno si sono registrati eventi sismici 1, circa ogni 30 minuti, con una media di 45 terremoti al giorno localizzati dalle Sale di Sorveglianza operative h24 dell’Istituto. Il 90% dei terremoti localizzati in Italia nel 2020 ha avuto magnitudo minore di 2.0.
Fonte INGV
Speciale INGV, i terremoti del 2020
Registrati 16.597 terremoti, uno ogni mezz'ora
Nel corso del 2020 la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato 16.597 terremoti sul territorio italiano e nelle zone limitrofe. Una media di circa 45 terremoti al giorno con un intervallo di un evento ogni mezz’ora circa.
I più forti terremoti sono stati localizzati al di fuori del territorio italiano
“Nella mappa che abbiamo realizzato quest’anno si evidenzia che anche nel 2020 i più forti terremoti sono stati localizzati al di fuori del territorio italiano. Gli eventi sismici di magnitudo pari o superiore a 5.0 sono avvenuti in Albania, in Algeria e in Croazia, durante la sequenza sismica di fine dicembre con il forte terremoto di magnitudo Mw 6.3 del 29 dicembre, nei pressi della città di Petrinja”, afferma Alessandro Amato, sismologo dell’INGV, che sottolinea “Il numero di terremoti localizzati in Italia nel 2020 è molto simile a quello del 2019, un numero inferiore se lo si confronta con i terremoti del 2016 e 2017 caratterizzati dalla sequenza sismica in Italia Centrale, iniziata il 24 agosto 2016".
Con 106 eventi la Sicilia è la regione che ha registrato più terremoti con magnitudo uguale o superiore a 2.5. Se contassimo anche i terremoti molto piccoli, il primato sarebbe condizionato dalla densità della rete sismica e “vincerebbero” Marche e Umbria molto probabilmente. Naturalmente per la Sicilia pesa la presenza dell’Etna in cui l’attività vulcanica è accompagnata da terremoti anche importanti. Nel 2020 sono state inoltre attive diverse aree sia nella parte orientale dell’isola che in quella occidentale, come nel Belice.
Come sempre, invece, la Sardegna si conferma la regione con il minor numero di terremoti. Contando anche le aree marine intorno all’isola, nei 366 giorni del 2020 se ne sono registrati solo 4.
“Quasi il 90% dei terremoti localizzati in Italia nel 2020 ha avuto magnitudo minore di 2.0 e, probabilmente, non è stato avvertito dalla popolazione, salvo qualche eccezione nel caso di ipocentri molto superficiali ed in prossimità di aree abitate, come quelli accaduti nelle aree vulcaniche della Campania”, spiega Maurizio Pignone, geologo dell’INGV, che prosegue “La maggior parte dei terremoti è legata a sequenze sismiche, avvenute in Italia nel 2020. Altri, invece, sono considerati eventi "isolati" come, ad esempio, il terremoto a Milano del 17 dicembre di magnitudo 3.8”.
Maggiori informazioni sul Blog INGVterremoti
L'andamento dei terremoti negli ultimi 8 anni
Nel grafico riportato sotto viene riportato il numero di terremoti registrati dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale dal 2012 al 2020. Con la colonna blu è rappresentato il numero totale di eventi (tutte le magnitudo) che raggiunge valori molto elevati durante il 2016 e 2017 a causa della sequenza in Italia centrale. Negli altri anni questo numero si mantiene intorno ai 20 mila terremoti all’anno, con il 2012, il 2015, il 2019 e il 2020 che mostrano valori inferiori.
Nello speciale vengono poi analizzate anche le principali sequenze sismiche registrate nel 2020.
I terremoti del 2020: qualche numero e curiosità
> 16597 terremoti registrati in Italia e nelle aree limitrofe.
> 2002 terremoti di magnitudo superiore o uguale a 2.0.
> 9 eventi di magnitudo superiore o uguale a 5.0, tutti avvenuti al di fuori del territorio italiano: la maggior parte in Croazia (cinque), tre in Algeria e uno in Albania.
> 23 terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9; la maggior parte localizzati in Croazia, 4 eventi (di magnitudo massima 4.4) in territorio italiano e 2 nel mar Tirreno e nel Canale di Sicilia.
> 194 terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9.
> il terremoto più forte: in Sicilia (Vittoria – Ragusa) il 22 dicembre di magnitudo ML 4.6 (Mw 4.4)
> il più piccolo registrato, anzi i più piccoli: vicino Sassoferrato (AN) il 21 agosto di magnitudo ML 0.0 e vicino Pietralunga (PG) il 9 luglio di magnitudo ML 0.0.
> il più profondo: nel Tirreno meridionale il 15 marzo di magnitudo ML 4.4, a 499 km di profondità.
> il primo dell’anno: vicino Sefre-Muccia-Camerino (MC) alle 00:01:24 del 1° gennaio di magnitudo 1.0.
> l’ultimo dell’anno: nell’area etnea, vicino Ragalna (CT) alle 23:41 del 31 dicembre di magnitudo 1.5.
La mappa interattiva
I terremoti che hanno costellato il 2020 sono “navigabili” con la mappa interattiva e con una una story map realizzata dal Team di INGV Terremoti.
Nella mappa interattiva sono rappresentati i terremoti di magnitudo superiore o uguale a 1.5, classificati e tematizzati in base alla loro magnitudo. Ogni evento può essere interrogato per visualizzare i relativi parametri ipocentrali.
Nell’applicazione sono disponibili le infografiche che mostrano, per un’area scelta dall’utente, il numero di terremoti totali localizzati nel 2020, la magnitudo massima e la loro distribuzione nei 12 mesi dell’anno.
“Con questa applicazione abbiamo classificato i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 1.5. I visitatori possono vedere per ogni evento i relativi parametri ipocentrali” evidenzia Maurizio Pignone, che prosegue “Inoltre, con le infografiche abbiamo voluto mettere a disposizione del pubblico uno strumento di maggiore chiarezza possibile, giacché sono visualizzabili tutti i terremoti anche per singole aree liberamente scelte dall'utente, con la magnitudo massima e la loro distribuzione nei 12 mesi dell'anno”.
“La rappresentazione grafica degli eventi sismici verificatisi in Italia è uno strumento fondamentale che l’INGV mette a disposizione dei cittadini e della comunità scientifica per incrementare la consapevolezza della fragilità dei nostri territori lungo tutta la penisola, oltre che a dare uno strumento di ricerca agli studiosi di tutto il mondo. Nonostante la grave crisi sanitaria, la sorveglianza sismica effettuata dall’INGV nel 2020 non si è fermata neanche un secondo. L’informazione è un’attività che l’Istituto persegue costantemente con le azioni di divulgazione della ricerca e del monitoraggio e che, per quanto riguarda i terremoti, si concretizzano anche nelle iniziative promosse in occasione della Giornata della Alfabetizzazione Sismica del mese di gennaio di ogni anno: la Terra è un pianeta vivo, l’Italia continuerà sempre ad avere terremoti e dobbiamo investire nella loro maggiore conoscenza per difenderci meglio in futuro”, conclude il prof. Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV.
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