Tutte le novità del Decreto Milleproroghe 2025

Le nuove misure del Decreto Milleproroghe

Lunedì 9 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto Milleproroghe, articolato in 22 articoli, che come ogni anno viene approvato a dicembre con lo scopo di allungare quelle misure in scadenza e che andrebbero a decadere senza un intervento concreto dell’Esecutivo.

Le principali proroghe del decreto riguardano:

• pubbliche amministrazioni;
• materie di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
• materie di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica;
• competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy.

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Decreto milleproroghe le nuove scadenze

Passando alla disamina dei più importanti aspetti introdotti dal decreto approvato, si illustra di seguito quanto riportato nei principali articoli.

L’art. 1 del decreto si focalizza sulle proroghe e i rinvii relativi alla pubblica amministrazione (PA) relativamente a:

• assunzioni;
• prescrizione contributiva;
• regolarizzazione delle posizioni assicurative.

A partire dal 2025, le autorizzazioni per assunzioni avranno una validità massima di tre anni e non potranno essere prorogate, inoltre le autorizzazioni non esercitate entro il 31 dicembre 2024 potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2025.

Viene anche prorogato il termine per la sospensione degli obblighi contributivi per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e per i collaboratori coordinati, traslando lo stesso al 31 dicembre 2025. Anche per il regime sanzionatorio relativo ai contributi previdenziali il termine viene esteso al 31 dicembre 2025.

Per quanto concerne invece la crisi idrica, il termine per le disposizioni per contrastare tale problematica è esteso per gli anni 2024 e 2025.

Vengono prolungate anche le attività di collaudo, ossia il Commissario responsabile delle attività di collaudo avrà termine fino al 30 giugno 2025 per completare il suo lavoro e gli oneri per collaudo saranno incrementati di 25.000 euro per tener conto dell’ulteriore annualità, naturalmente tali oneri saranno coperti da risorse di fatto disponibili.

L’art. 7 contempla le scadenze inerenti al settore delle infrastrutture e dei trasporti, infatti nel decreto-legge n. 132 del 29 settembre 2023, riguardante le politiche abitative, prevedeva un termine fissato al 31 dicembre 2024, che viene quindi prorogato al 31 dicembre 2025.

Per i lavori edilizi sono apportate le seguenti modifiche:

• il termine di 30 mesi diventa di 36 mesi;
• le scadenze fino al 30 giugno 2024 sono prorogate fino al 31 dicembre 2024.

Inoltre anche il trasporto ferroviario presenta delle novità in quanto il termine 31 dicembre 2024 è prorogato al 30 aprile 2025.

Nella legge n. 197 del 29 dicembre 2022, relativa alla sospensione dell'aggiornamento biennale delle sanzioni del Codice della strada, il periodo «per gli anni 2023 e 2024» è così modificato: «per gli anni 2023, 2024 e 2025». Inoltre, si prevede che il decreto per l’aggiornamento delle sanzioni sia adottato entro il 1° dicembre 2025, con effetto dal 1° gennaio 2026, tenendo conto dell'inflazione del biennio 2024-2025.

L’art. 11 del decreto modifica il termine per l'incremento della quota di energia rinnovabile termica, previsto dal decreto legislativo n. 199 dell'8 novembre 2021, spostando la scadenza dal 1° gennaio 2024 al 1° gennaio 2025.

Inoltre, nel decreto-legge n. 152 del 6 novembre 2021 è stata rimossa la scadenza di tre anni per l'adozione della riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale.

Infine l'art. 13 estende fino al 31 marzo 2025 il termine per la stipula di contratti assicurativi per rischi catastrofali da parte di specifiche categorie di imprese. Le aziende con sede legale in Italia o quelle estere con una stabile organizzazione nel nostro Paese avranno quindi più tempo, infatti la modifica permette lo slittamento di tre mesi del termine ultimo rispetto a quello precedente fissato per il 31 dicembre 2024.

Si sottolinea che questo decreto, sebbene approvato, non è in vigore, esso avrà effetto a partire dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana prevista per fine anno. Naturalmente il decreto sarà, come previsto costituzionalmente, sottoposto alle Camere per la conversione in legge.

LO SCHEMA DI DECRETO MILLEPROROGHE 2025 È SCARICABILE IN ALLEGATO.