Transizione 5.0, tutte le novità per ingegneri e periti industriali
Il Decreto "Transizione 5.0" promuove investimenti nell'innovazione e nel risparmio energetico, riconoscendo un ruolo chiave a ingegneri e periti industriali per le certificazioni. Prevede incentivi economici e sottolinea l'importanza dell'Equo compenso e della sicurezza sul lavoro.
Risparmio energetico: credito d'imposta fino al 45% per le imprese che investono
In un periodo in cui l'innovazione tecnologica e la sostenibilità energetica sono priorità imprescindibili, il nuovo Decreto Attuativo per la "Transizione 5.0" si pone come un elemento cardine per il rilancio del settore industriale italiano. Presentato alla Camera durante una conferenza stampa, il decreto ha attirato l'attenzione di esponenti di primo piano del mondo politico e professionale, soprattutto per i suoi impatti e le opportunità destinate alle professioni ingegneristiche e peritali.
Tra le principali novità del decreto, si evidenziano incentivi economici rilevanti, tra cui un credito d’imposta che può raggiungere fino al 45% per le imprese che intraprendono investimenti mirati al risparmio energetico. Inoltre, sono state incluse specifiche agevolazioni per i moduli fotovoltaici assemblati nell'Unione Europea, anche se realizzati con celle non UE. Questi incentivi saranno applicabili retroattivamente, coprendo gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025, una mossa che mira a stimolare gli investimenti immediati nel settore.
Perrini: "Affidare certificazioni a professionisti qualificati è garanzia di competenza"
Uno degli aspetti più discussi del decreto riguarda l'inclusione di ingegneri e periti industriali tra i soggetti abilitati a rilasciare le certificazioni obbligatorie relative agli investimenti tecnologici avanzati. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato come questa misura segua l'esempio del Piano 4.0, riconoscendo formalmente le competenze tecniche di questi professionisti, cruciali per il successo delle iniziative di transizione energetica e digitale.
Il decreto ha ottenuto un riscontro positivo da parte dei Consigli Nazionali degli Ingegneri e dei Periti Industriali. Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha lodato l'iniziativa del Governo, definendola una "pietra miliare" per l'innovazione del settore industriale italiano. Perrini ha enfatizzato l'importanza di affidare le certificazioni obbligatorie a professionisti qualificati, una garanzia di competenza che tutela sia le imprese sia l’interesse pubblico.
Giovanni Esposito, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, ha ribadito l'importanza delle professioni tecniche per il progresso economico del paese, evidenziando il ruolo centrale che queste figure rivestono nell'implementazione delle nuove tecnologie e nella digitalizzazione, soprattutto all'interno delle piccole e medie imprese. Esposito ha proposto l'istituzione di un registro nazionale per i professionisti qualificati, similmente a quanto avviene per i tecnici della prevenzione incendi, al fine di uniformare le competenze e garantire standard elevati di sicurezza su tutto il territorio nazionale.
Un tema cruciale sollevato durante la conferenza è stato quello dell'Equo compenso, strumento ritenuto fondamentale per assicurare una remunerazione adeguata ai professionisti tecnici, evitando pratiche di sottopagamento che potrebbero minare la qualità e la sicurezza dei servizi. Perrini ha insistito sull'importanza della formazione continua per mantenere alti standard di competenza, soprattutto in un'epoca di rapida evoluzione tecnologica. Esposito, dal canto suo, ha sottolineato l'importanza della certificazione e della formazione per ridurre i rischi nei luoghi di lavoro e garantire una maggiore sicurezza nei cantieri.
Il Decreto "Transizione 5.0" rappresenta un importante passo avanti nella modernizzazione del settore industriale italiano, con un forte focus sull'innovazione e la sostenibilità. La stretta collaborazione tra Governo e professionisti del settore sarà fondamentale per garantire il successo di questa transizione. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, insieme agli altri enti di rappresentanza, monitorerà attentamente l'implementazione del decreto, assicurando che le competenze tecniche siano valorizzate e che gli interessi dei professionisti siano adeguatamente tutelati e promossi. Con questi presupposti, il piano "Transizione 5.0" non solo promuove l'innovazione, ma pone le basi per un futuro industriale più sostenibile e tecnologicamente avanzato per l'Italia.
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