Tracciabilità rifiuti: pubblicato in GU il decreto per il nuovo RENTRI
Il provvedimento entra in vigore il 15 giugno e prevede un ampio periodo transitorio, che va dai 18 ai 30 mesi e ha come obiettivo quello di garantire un sistema efficiente per nuove catene di approvvigionamento delle materie prime da riciclo.
Innovazione e semplificazione per migliorare il sistema di tracciabilità rifiuti e renderlo più efficiente
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per l’entrata in vigore del nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. Oltre ad assicurare l’attività di controllo sui rifiuti, il nuovo sistema intende mettere a disposizione di imprese e settore pubblico dati, servizi e informazioni per promuovere l’economia circolare e il recupero di materia.
“L’obiettivo – spiega il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto – è garantire un sistema efficiente per nuove catene di approvvigionamento delle materie prime da riciclo. Serve un tracciamento efficace che, anche attraverso procedure digitali e nuove tecnologie, semplifichi gli adempimenti delle imprese: ed è questa – conclude Pichetto - la sfida del nuovo Registro”.
“Innoviamo e semplifichiamo, superando un modello obsoleto per migliorare il sistema e renderlo più efficiente ai fini degli obiettivi di economia circolare e rispetto all’attività degli operatori”, ha precisato il Viceministro Vannia Gava. “Il tutto prevedendo la giusta gradualità temporale, approccio che riteniamo fondamentale per una transizione reale e pragmatica”.
Il RENTRi è gestito dal MASE con il supporto tecnico-operativo dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali e del sistema delle Camere di Commercio per la gestione del sistema informativo centrale.
Il provvedimento, rientrante nelle azioni della Strategia Nazionale per l’Economia circolare, riforma abilitante del PNRR, entra in vigore dal 15 giugno e prevede un ampio periodo transitorio. I soggetti obbligati potranno aderire al Registro in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi, a seconda delle dimensioni delle aziende. Anche le tariffe di iscrizione variano a seconda della grandezza delle imprese: dai cento euro ai quindici per il contributo del primo anno, mentre per i successivi si va dai sessanta ai dieci. Nel decreto interministeriale sono introdotti nuovi modelli di formulario di identificazione del rifiuto e dei registri cronologici di carico e scarico, che saranno vigenti a partire dal 15 dicembre 2024.
Si prevedono anche modalità di adempimento più semplici rispetto al passato, con la possibilità che i formulari digitali possano essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili. Il periodo transitorio servirà a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma: sia in forma diretta, tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.
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