Titoli Abilitativi

I titoli abilitativi rappresentano il fondamento legale per ogni intervento edilizio. Consentono di eseguire lavori nel rispetto delle normative urbanistiche e costituiscono uno strumento essenziale per garantire il controllo pubblico sul governo del territorio. Ogni intervento, dalla semplice manutenzione all’edificazione ex novo, deve essere inquadrato correttamente secondo il titolo abilitativo previsto.

Permesso di costruire, SCIA, CILA e attività in edilizia libera sono le principali categorie attraverso cui si disciplina la legittimità delle trasformazioni edilizie. La corretta individuazione del titolo abilitativo dipende dalla tipologia e dalla complessità dell’intervento, nonché dalla normativa urbanistica locale e dai vincoli presenti sull’immobile.

Il rispetto delle regole in materia di titoli edilizi è fondamentale non solo in fase progettuale e realizzativa, ma anche in sede di compravendita, certificazione urbanistica e gestione del patrimonio immobiliare. Errori o irregolarità possono comportare pesanti sanzioni, blocchi amministrativi o ordini di demolizione.

La sezione INGENIO dedicata ai titoli abilitativi in edilizia offre approfondimenti aggiornati, chiarimenti normativi, casi pratici e interpretazioni giurisprudenziali. Un punto di riferimento per professionisti, tecnici comunali, imprese e cittadini che vogliono operare nella legalità e con consapevolezza normativa.

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Opere edilizie ante 1967, tra privato e comune: quando gli indizi valgono lo stato legittimo

L'onere della prova dell'epoca di realizzazione incombe sul privato ma è ammesso un temperamento nel caso in cui il privato, da un lato, alleghi, a sostegno della tesi sulla realizzazione dell'intervento prima del 1967, elementi indiziari dotati di un alto grado di plausibilità e, dall'altro, il Comune fornisca elementi incerti in ordine alla presumibile data della realizzazione del manufatto.

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Condono edilizio in zona vincolata: gli abusi maggiori sono off limits

Per ottenere il terzo condono edilizio in zona vincolata, le opere devono essere di minore rilevanza, ossia rientrare nell'alveo del restauro, risanamento conservativo o manutenzione straordinaria, in quanto non è ammessa la sanatoria straordinaria di nuove superfici e di nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico.

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La piscina della casa vacanze non è pertinenziale e può alterare il paesaggio

La piscina interrata con 24 mq di specchio d'acqua e profonda fino a 2 metri, destinata a una struttura ricettiva turistica "casa vacanze", non è pertinenziale e quindi, in area paesaggistica, non può essere ricondotta agli interventi di lieve entità ex Allegati A e B del dpr 31/2017.

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Quando occorre un titolo abilitativo per la realizzazione di una vasca idromassaggio?

Secondo l'art. 6 del DPR 380/2001, la classificazione di un'opera in edilizia libera dipende dal rispetto di determinati requisiti, come a esempio le caratteristiche intrinseche, la conformità e l’utilizzo della stessa. Un caso emblematico è rappresentato dalla sentenza del TAR della Toscana n. 502/2024, che ha confermato l'ordinanza di demolizione di una vasca, stabilendo che la stessa, dotata di impianto idraulico e destinata a un uso turistico-ricettivo, non potesse essere considerata un manufatto ornamentale, ma una nuova costruzione che necessita quindi di un permesso di costruire.

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L’usufruttario è soggetto a sanzioni per abuso edilizio?

L'usufruttuario ha il diritto di utilizzare e trarre benefici da un bene non di sua proprietà, amministrando il bene a condizione che non si alteri permanentemente la struttura del bene stesso. Tuttavia, l'usufruttuario è anche soggetto a responsabilità, come dimostra il caso trattato dal TAR per il Lazio che con la sentenza n. 6051/2025 conferma come l’usufruttuario possa di fatto essere ritenuto responsabile per abusi edilizi compiuti, anche in assenza di notifica all'effettivo proprietario dell'immobile.

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Frazionamento del fabbricato in due unità immobiliari: SCIA o permesso di costruire?

In caso di frazionamenti dell'immobile con modifiche della destinazione d'uso e ottenimento di due unità, una adibita a civile abitazione e l'altra ad attività commerciale, non basta la SCIA ma è necessario il permesso di costruire, fermo restando che in zona vincolata l'assenza di qualunque titolo edilizio comporta la sanzione demolitoria.

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I titoli abilitativi nell'edilizia sono atti amministrativi necessari per poter eseguire interventi edilizi su edifici o terreni. Questi titoli sono strumenti di controllo dell'attività edilizia da parte delle autorità pubbliche e garantiscono che le opere rispettino le normative urbanistiche e di sicurezza.

Ecco i titoli abilitativi edilizi in Italia:

PDC - Permesso di costruire: Questo è il titolo abilitativo principale per gli interventi di nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione urbanistica e interventi di ristrutturazione edilizia di rilevante impatto. Viene rilasciato dal Comune dopo una valutazione di conformità alle norme urbanistiche, edilizie e ambientali.

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): È una procedura semplificata per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia leggera e altri interventi minori. La SCIA permette di iniziare i lavori immediatamente dopo la presentazione della segnalazione, senza attendere un'autorizzazione formale, ma sottoponendosi comunque ai controlli successivi.

CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata): Necessaria per interventi di manutenzione straordinaria di minore entità, come modifiche interne senza alterazione della volumetria complessiva dell'edificio o modifiche esterne che non comportano aumento di superficie. Anche in questo caso, i lavori possono iniziare subito dopo la presentazione della comunicazione.

Edilizia libera: Include una serie di interventi che non richiedono titoli abilitativi specifici, come le opere di manutenzione ordinaria, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche senza opere strutturali, installazione di pannelli solari e fotovoltaici al di fuori dei centri storici, e altre attività minori definite dalla legge.

Ogni tipo di intervento edilizio deve essere realizzato nel rispetto delle normative tecniche e urbanistiche vigenti, e in alcuni casi potrebbe essere necessario ottenere ulteriori autorizzazioni o nulla osta, ad esempio in aree sottoposte a vincoli paesaggistici o ambientali.

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Titoli Abilitativi

Cambio destinazione d'uso da residenziale a magazzino: col Decreto Salva Casa basta la SCIA

Il cambio di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante, tra categorie non omogenee, da residenziale (abitazione) a non residenziale (magazzino), eseguito senza opere edilizie, oggi è realizzabile con una semplice SCIA grazie alle nuove misure introdotte dal Decreto Salva Casa.

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Titoli Abilitativi

L'inserimento di impianti in lavori straordinari può costituire un cambiamento della destinazione?

La modifica della destinazione d'uso rappresenta un procedimento per adeguare l'impiego di un immobile alle esigenze e deve essere in linea con le disposizioni urbanistiche locali, permettendo l'integrazione di nuove funzioni. Con la sentenza del TAR Liguria si conferma la validità di un'ordinanza comunale di demolizione per opere considerate abusive, sottolineando che interventi di manutenzione straordinaria non giustificano un cambiamento della destinazione d'uso.

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Condoni e Sanatorie

Sanatoria edilizia: col Salva Casa c'è una nuova doppia conformità

In caso di parziali difformità, variazioni essenziali e lavori realizzati in assenza o in difformità dalla SCIA, oggi con il Decreto Salva Casa si applica la sanatoria semplificata, cioè basta la conformità alle regole edilizie al momento dell'abuso e alle regole urbanistiche al momento della richiesta di sanatoria.

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Rigenerazione Urbana

Riqualificazione urbana: nuove norme per semplificare le pratiche edilizie dei nuovi alloggi per studenti

Con investimenti PNRR e semplificazioni normative, il governo punta a rispondere alla domanda abitativa degli studenti. Il piano prevede 60.000 nuovi posti letto entro il 2026, utilizzando strumenti urbanistici snelli, deroghe e titoli edilizi rapidi, con un focus sul recupero di aree urbane trascurate.

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Salva Casa

Il Decreto Salva casa è un paracadute: l'istanza di sanatoria può fermare la demolizione

Nel caso della presentazione di un'istanza per accertamento di conformità in sanatoria semplificata con le nuove regole del Decreto Salva Casa su un abuso per il quale pende un ordine di demolizione, il comune dovrà valutare se detta istanza può incidere, anche solamente in termini sospensivi, sull'ordinanza di rimessione in pristino

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi ante 1967: quando le prove evitano la demolizione

Laddove il privato porti a sostegno della propria tesi sulla realizzazione dell'intervento prima di una certa data elementi rilevanti e non equivoci (aerofotogrammetrie, dichiarazioni sostitutive di edificazione o altre certificazioni attestanti fatti che costituiscono circostanze importanti), il Comune è tenuto a valutarli debitamente

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Titoli Abilitativi

Certificato di agibilità, abusi edilizi, sanatoria e conformità urbanistica: collegamenti e regole

Per ottenere il certificato di agibilità non basta un permesso in sanatoria dell'abuso edilizio ma è necessaria la conformità dell'opera al progetto approvato e la sua regolarità edilizia e urbanistica

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Salva Casa

Salva Casa: per l'applicazione non servono decreti attuativi

Il Ministero delle Infrastrutture chiarisce che l'operatività del Decreto Salva Casa non necessita dell'emanazione di decreti attuativi e che i comuni devono adoperarsi per esaminare e accogliere, ove la legge lo consenta, le istanze di sanatoria semplificata presentate dai cittadini

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Abuso Edilizio

Recupero del sottotetto termico unito al terzo piano abitabile: SCIA o permesso di costruire?

L'unità immobiliare al quarto piano autorizzata come sottotetto termico che viene fusa con l'unità immobiliare del terzo piano (ad uso abitativo), con modifiche volumetriche e prospettiche (tramezzature, finestre, controsoffitti), è abusiva senza specifico permesso di costruire.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio della sopraelevazione abitativa: è possibile in zona vincolata?

Il terzo condono edilizio, nelle aree soggette a vincoli, è possibile solo le opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del DL 269/2003, ovvero le opere di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria, mentre per le altre tipologie di abusi la loro sanabilità risulta preclusa di default.

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Muratura

Edifici esistenti in muratura: sanatoria sismica, sismabonus e interventi di consolidamento

Il focus esamina le nuove procedure del Salva Casa per la sanatoria sismica, gli incentivi fiscali 2025 e approfondisce tecniche di consolidamento per edifici in muratura, casi pratici, analisi di vulnerabilità sismica e patologie edilizie come l'umidità.

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T.U. Edilizia

Tolleranze costruttive su interventi di ripristino da abusi edilizi: le regole

La tolleranza costruttiva del 2% è applicabile alle difformità realizzate nel corso della realizzazione di un progetto approvato e non anche alle ipotesi di scostamenti previsti in un progetto finalizzato alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi in conseguenza di un provvedimento repressivo di abusi edilizi.

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Salva Casa

Decreto Salva Casa: in ritardo la pubblicazione di prontuario e modelli

In arrivo a inizio gennaio 2025 un manuale di accompagnamento su come applicare a livello operativo, da parte dei comuni, le disposizioni del Decreto Salva Casa, quali interventi si possono regolarizzare e i costi per la sanatoria semplificata.

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Urbanistica

Salva Milano, il Presidente dell’INU Michele Talia evidenzia scelte ed effetti pericolosi

L’INU critica il Salva Milano per confusione normativa, rischio di esproprio urbanistico e indebolimento delle garanzie per rigenerazione urbana sostenibile.

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Titoli Abilitativi

Cambio destinazione d'uso da cantina ad abitazione: quando serve il permesso di costruire

Per realizzare un cambio di destinazione d'uso con opere da cantina/magazzino ad appartamento (residenziale), prima del Decreto Salva Casa era sempre necessario il permesso di costruire, mentre col Decreto Salva Casa può bastare la SCIA se le opere sono assentibili con CILA e il regolamento comunale non prevede regole più restrittive al riguardo

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi ante 1967: l'onere della prova per lo stato legittimo ricade sul privato

Va posto in capo al proprietario (o al responsabile dell'abuso) assoggettato a ingiunzione di demolizione l'onere di provare il carattere risalente del manufatto, collocandone la realizzazione in epoca anteriore alla c.d. legge Ponte 761/1967, quando non era richiesto il permesso di costruire fuori dai centri abitati.

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T.U. Edilizia

Testo Unico Edilizia: le differenze tra restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione

Gli interventi di recupero che conservano le strutture preesistenti, senza modifiche dell'identità, della struttura e della fisionomia dello stesso, e senza ampliamento dei volumi e delle superfici, rientrano nel restauro o risanamento conservativo assentibile con SCIA.

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Titoli Abilitativi

Silenzio-inadempimento: cosa accade quando la pubblica amministrazione si attiva in ritardo?

Spesso si deve affrontare il silenzio-inadempimento della pubblica amministrazione che si verifica quando un'amministrazione non emette un provvedimento entro i termini legali stabiliti. Il TAR della Campania con la sentenza n. 6166/2024, chiarisce che non sempre si incorre in un silenzio-inadempimento se il Comune effettua, anche in ritardo, degli accertamenti.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio del soppalco in zona vincolata: le regole per la sanatoria straordinaria

Il procedimento di sanatoria 'tacito' può formarsi per effetto del silenzio-assenso soltanto se la domanda di sanatoria presentata possegga i requisiti soggettivi e oggettivi per essere accolta, ma in zona vincolata il terzo condono è possibile solo per gli abusi edilizi minori, cioè restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria

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Salva Casa

Salva Casa in Liguria: le novità per cambi d'uso, tolleranze costruttive, sanatoria semplificata

Tra le novità direttamente recepite nell'ordinamento urbanistico regionale, la nuova doppia conformità semplificata dell'art.36-bis Testo Unico Edilizia, i cambi di destinazione d'uso tra diverse categorie funzionali, la sanatoria delle parziali difformità alte 1977 e le nuove regole sulle tolleranze costruttive

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi: il certificato di agibilità non è sinonimo di regolarità urbanistica

Il certificato di agibilità non può sostituirsi al titolo edilizio necessario per garantire la regolarità urbanistica delle opere realizzate, in quanto tale certificato e il permesso di costruire sono collegati a presupposti diversi, non sovrapponibili fra loro. Pertanto, il rilascio del certificato di agibilità non preclude la possibilità per l'amministrazione comunale di contestare successivamente eventuali abusi edilizi.

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Condoni e Sanatorie

Sanatoria parziale e Decreto Salva Casa: quando l'abuso edilizio autonomo si può regolarizzare

La sanatoria parziale è prevista dall'articolo 36-bis del Testo Unico Edilizia, introdotto dal Decreto Salva Casa, ma era già possibile in precedenza, per opere autonome e scindibili dal resto dell'immobile, purché non vi sia un legame inestricabile con le altre parti. Devono cioè esserci elementi che consentano di separare le parti sanabili da quelle non sanabili.

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Titoli Abilitativi

Tettoia tra permesso di costruire, SCIA ed edilizia libera: il titolo abilitativo giusto

Una tettoia di copertura può ritenersi sottratta dal regime del permesso di costruire solo ove la sua conformazione e la ridotta dimensione rendono evidente e riconoscibile la finalità di arredo o di riparo e protezione. Se, invece, incide sull'assetto edilizio modificandolo, è necessario il titolo abilitativo.

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Titoli Abilitativi

Cambio destinazione d'uso da abitazione a ristorante con opere: prima e dopo il Salva Casa

Per il cambio di destinazione d'uso da abitazione a ristorante-pizzeria con opere, prima del Decreto Salva Casa era sempre necessario il permesso di costruire, mentre oggi, se gli interventi sono assentibili con semplice CILA e tenendo presenti le regole locali, si può procedere anche con una semplice SCIA

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