Edilizia
L'edilizia è il campo delle attività umane dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture, con l'obiettivo di creare e mantenere ambienti funzionali, sicuri e conformi alle normative tecniche e ambientali.
Il termine "edilizia" deriva dal latino aedificium, che significa "edificio" o "costruzione". Questo a sua volta è composto da due parti:
"Aedis": che significa "abitazione" o "edificio" (da cui aedificium).
"Facere": che significa "fare" o "costruire".
Pertanto, aedificium è un termine che indica qualcosa che è stato "fatto" o "costruito" come edificio. L'uso del termine "edilizia" in italiano mantiene questo legame con la costruzione e la creazione di strutture abitative e infrastrutturali.
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Cambio destinazione d'uso da deposito ad abitazione: quale titolo abilitativo serve
La variazione della consistenza dell'abitazione a cui è stata "aggiunta" una parte del locale deposito, con trasformazione del magazzino in superificie abitabile, configura una ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d'uso rilevante assentibile con permesso di costruire, in caso di opere rilevanti. Il Salva Casa consente i cambi d'uso, anche tra diverse categorie funzionali, tramite SCIA, ma solo se le opere edilizie sono assentibili con CILA o SCIA.
Il permesso di costruire, se non decade, può legittimare opere abusive!
Il permesso di costruire è un titolo abilitativo necessario per interventi edilizi di rilevante impatto, come nuove costruzioni e ristrutturazioni significative, secondo quanto stabilito dal Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001). A chiarirne l’importanza di tale titolo al fine della legittimazione di opere preesistenti è stata la sentenza del Tar della Campania dove un ricorrente ha denunciato un abuso edilizio che ha compromesso la sua vista panoramica. Infatti, se in un primo momento il TAR ha ordinato la demolizione della struttura abusiva, successivamente il rilascio da parte del Comune di un permesso di costruire in sanatoria ha permesso la legittimazione della opera.
Salva Casa: è retroattivo? No, ma il comune può applicare le nuove regole
Non si possono applicare retroattivamente, ad abusi edilizi già contestati, le norme introdotte dal Decreto Salva Casa, come ad esempio il nuovo art. 34-bis del Testo Unico Edilizio sulle tolleranze costruttive ed esecutive, ma il comune può attivarsi per riesaminare il caso, rivedendo le proprie decisioni e applicando le nuove regole.
Il ruolo del computo metrico estimativo nel calcolo del contributo di costruzione
Il computo metrico estimativo rappresenta un documento fondamentale in ambito edilizio, in quanto consente la quantificazione e la valutazione economica delle lavorazioni previste in un progetto. La sua rilevanza è stata recentemente confermata da una sentenza del Consiglio di Stato, che ne ha sottolineato il ruolo centrale nel calcolo del contributo di costruzione, evidenziando come la sua assenza possa portare a valutazioni meno precise.
In Italia, la regolamentazione dell'edilizia è disciplinata da un insieme di normative e leggi che coprono vari aspetti della costruzione e della gestione degli edifici e delle infrastrutture. Le principali norme di riferimento includono:
1. Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001): Questa è la normativa fondamentale per l'edilizia in Italia. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001, noto come Testo Unico dell'Edilizia, raccoglie e coordina le disposizioni legislative in materia di urbanistica ed edilizia, inclusi i permessi di costruire, le norme di sicurezza e le procedure amministrative.
2. Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC): Le Norme Tecniche per le Costruzioni sono stabilite dal Decreto Ministeriale n. 17 del 14 gennaio 2008, aggiornato nel 2018 (Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018). Queste normative definiscono i criteri tecnici e le prescrizioni progettuali per garantire la sicurezza, l'affidabilità e la sostenibilità degli edifici e delle strutture.
3. Legge Urbanistica (Legge n. 1150/1942): Anche se oggi molte delle sue disposizioni sono state modificate o integrate, la Legge Urbanistica del 1942 è storicamente significativa e ha influenzato lo sviluppo delle norme urbanistiche e edilizie in Italia.
4. Regolamenti Comunali e Provinciali: Ogni comune o provincia può avere regolamenti locali che integrano e specificano le norme nazionali in base alle peculiarità del territorio e alle esigenze locali.
5. Leggi e Regolamenti Regionali: Le regioni possono adottare normative specifiche in materia di edilizia, che devono essere conformi alle leggi nazionali ma possono adattarsi alle caratteristiche regionali.
6. Normative Ambientali e di Sicurezza: Altre normative di riferimento riguardano la sicurezza degli edifici, l'efficienza energetica (come il Decreto Legislativo 192/2005, che recepisce la direttiva europea sull'efficienza energetica) e le regolazioni ambientali.
Queste normative, in combinazione, forniscono un quadro regolamentare completo per la gestione dell'edilizia in Italia, garantendo che la costruzione e la manutenzione degli edifici rispondano a criteri di sicurezza, qualità e sostenibilità.