Ciclabili
Le ciclabili, conosciute anche come ciclovie o piste ciclabili (e infrastrutture per la mobilità lenta), rappresentano infrastrutture destinate esclusivamente alla circolazione dei velocipedi, integrate all'interno della rete urbana o extraurbana. In Italia, la progettazione e la gestione delle piste ciclabili sono regolate da un insieme di norme tecniche e legislative volte a garantirne la sicurezza, la funzionalità e l'integrazione con le altre modalità di trasporto.
Tuttavia, vanno oltre: rappresentano una visione di città incentrata sulle persone, riducendo l'inquinamento atmosferico, alleviando la congestione del traffico e promuovendo uno stile di vita attivo. Le ciclabili collegano quartieri, promuovono la salute e contribuiscono alla riduzione delle emissioni di carbonio. Sono un investimento nell'ambiente e nel benessere delle comunità urbane, migliorando la qualità della vita in modo significativo.
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Le piste ciclabili sono parte integrante della pianificazione urbanistica e trasportistica:
- Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS): Coordinano la rete ciclabile con il trasporto pubblico.
- Piani Regolatori Generali (PRG): Inseriscono le piste ciclabili nel tessuto urbano.
- Progetti di rigenerazione urbana: spesso integrano le ciclabili per favorire una mobilità sostenibile.
Il nuovo Codice della Strada (secondo la Legge 177/2024) non modifica le norme principali sulle piste ciclabili, regolate dal DM 557/1999, ma introduce nuove regole per corsie e strade ciclabili, come l’obbligo di preferire piste in sede propria ove possibile, garantendo maggiore sicurezza nei progetti. Vengono eliminate soluzioni meno sicure come le "case avanzate" e le "corsie bus+bici", e promuovendo progetti più sicuri con verifiche obbligatorie sulle alternative disponibili.