Case Green
La definizione di "case green" si riferisce a edifici residenziali progettati o ristrutturati per essere altamente efficienti dal punto di vista energetico e per minimizzare l'impatto ambientale.
Queste abitazioni utilizzano tecnologie e materiali sostenibili per ridurre il consumo energetico, migliorare l'isolamento termico, e incentivare l'uso di energie rinnovabili, come i pannelli solari e i sistemi di ventilazione a recupero di calore.
Gli ultimi articoli sul tema
Case Green, la normativa spiegata facile in un documento dei commercialisti
La Direttiva "Case Green" dell'Unione Europea mira a migliorare l'efficienza energetica degli edifici, riducendo le emissioni di gas serra per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. I commercialisti avranno un ruolo cruciale nel supportare imprese e privati nell'adozione delle misure previste.
Impianti e sistemi per la climatizzazione degli edifici: incentivi, criteri progettuali e soluzioni innovative
Un focus dedicato al mondo degli impianti e dei sistemi per la climatizzazione degli edifici per renderli sempre più efficienti e sostenibili. All'interno si parla di sistemi integrati, di soluzioni innovative, di normativa ma anche di incentivi per orientare le scelte del progettista più aggiornato.
"Case Green", nuovo regolamento a Bolzano per edifici a energia zero dal 2030: incentivi fino all'80% della spesa
La Provincia di Bolzano ha approvato un regolamento per edifici a "energia zero" dal 2030 e incentivi fino all'80% per l'efficientamento energetico, puntando alla neutralità carbonica entro il 2050. Sono previsti bonus per favorire la transizione sostenibile.
Progettazione sostenibile: il futuro delle costruzioni passa da CAM, PNRR e protocolli ambientali
Durante il 6° Congresso Nazionale ANIT, l’Arch. Daniela Petrone, Vice Presidente ANIT ha sottolineato come la sostenibilità edilizia, richiesta da CAM e PNRR, non riguardi solo l’ambiente ma anche aspetti economici e sociali. La progettazione integrata è essenziale per garantire edifici green e il benessere degli abitanti.
Direttiva EPBD IV "Case Green": il costo della transizione energetica e chi paga davvero?
Durante il 6° Congresso ANIT, l’Ing. Vincenzo Corrado ha analizzato la nuova metodologia comparativa dell’EPBD IV, che punta a garantire requisiti energetici sostenibili ed equi. Il calcolo dei costi lungo il ciclo di vita degli edifici integra aspetti economici e sociali, affrontando le specificità climatiche e nazionali.
La Direttiva EPBD 4: opportunità per l’Italia nel suo recepimento
La nuova Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (“EPBD 4”) è basilare per il processo di transizione ecologica del settore edilizio europeo. Entrata in vigore nel 2024, EPBD 4 dovrà essere recepita entro il 2026. I nuovi requisiti vogliono accelerare i tassi di ristrutturazione a livello nazionale, specialmente degli edifici più energivori. Il buon recepimento di EPBD 4 può comportare benefici per le famiglie (specialmente se in povertà energetica), l’ambiente e l’economia italiana.
La Direttiva EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive) dell'Unione Europea si inserisce in questo contesto promuovendo il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e stabilendo standard più severi per le performance energetiche sia degli edifici nuovi che di quelli esistenti.
La direttiva mira a raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE, spingendo gli Stati membri a incentivare la ristrutturazione degli edifici verso criteri che li trasformino in "case green". In questo modo, la EPBD IV rappresenta uno strumento normativo fondamentale per la promozione delle abitazioni sostenibili e per accelerare la transizione verso un parco edilizio a emissioni quasi zero entro il 2050.