Case Green
La definizione di "case green" si riferisce a edifici residenziali progettati o ristrutturati per essere altamente efficienti dal punto di vista energetico e per minimizzare l'impatto ambientale.
Queste abitazioni utilizzano tecnologie e materiali sostenibili per ridurre il consumo energetico, migliorare l'isolamento termico, e incentivare l'uso di energie rinnovabili, come i pannelli solari e i sistemi di ventilazione a recupero di calore.
Gli ultimi articoli sul tema
"Case Green", nuovo regolamento a Bolzano per edifici a energia zero dal 2030: incentivi fino all'80% della spesa
La Provincia di Bolzano ha approvato un regolamento per edifici a "energia zero" dal 2030 e incentivi fino all'80% per l'efficientamento energetico, puntando alla neutralità carbonica entro il 2050. Sono previsti bonus per favorire la transizione sostenibile.
Progettazione sostenibile: il futuro delle costruzioni passa da CAM, PNRR e protocolli ambientali
Durante il 6° Congresso Nazionale ANIT, l’Arch. Daniela Petrone, Vice Presidente ANIT ha sottolineato come la sostenibilità edilizia, richiesta da CAM e PNRR, non riguardi solo l’ambiente ma anche aspetti economici e sociali. La progettazione integrata è essenziale per garantire edifici green e il benessere degli abitanti.
Direttiva EPBD IV "Case Green": il costo della transizione energetica e chi paga davvero?
Durante il 6° Congresso ANIT, l’Ing. Vincenzo Corrado ha analizzato la nuova metodologia comparativa dell’EPBD IV, che punta a garantire requisiti energetici sostenibili ed equi. Il calcolo dei costi lungo il ciclo di vita degli edifici integra aspetti economici e sociali, affrontando le specificità climatiche e nazionali.
La Direttiva EPBD 4: opportunità per l’Italia nel suo recepimento
La nuova Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (“EPBD 4”) è basilare per il processo di transizione ecologica del settore edilizio europeo. Entrata in vigore nel 2024, EPBD 4 dovrà essere recepita entro il 2026. I nuovi requisiti vogliono accelerare i tassi di ristrutturazione a livello nazionale, specialmente degli edifici più energivori. Il buon recepimento di EPBD 4 può comportare benefici per le famiglie (specialmente se in povertà energetica), l’ambiente e l’economia italiana.
Edifici a emissioni zero: che caratteristiche devono avere, come si quantificano le emissioni zero
La Direttiva EPBD IV introduce requisiti stringenti per edifici a zero emissioni, con obblighi per nuove costruzioni dal 2028. L'articolo analizza criteri progettuali, sistemi impiantistici e strategie per ridurre l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita degli edifici, dalla costruzione alla gestione energetica.
Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano: finanziamenti e strategie con Direttiva EPBD 4
La Direttiva EPBD 4 offre un'importante opportunità per l'Italia di ridurre la povertà energetica e riqualificare il patrimonio edilizio tramite interventi mirati, strumenti finanziari accessibili e tecnologie sostenibili. Durante il 6° Congresso Nazionale ANIT, la Dott.ssa Eva Brardinelli ha approfondito queste tematiche, evidenziando le potenzialità della direttiva per il futuro dell’efficienza energetica nel nostro Paese.
La Direttiva EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive) dell'Unione Europea si inserisce in questo contesto promuovendo il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e stabilendo standard più severi per le performance energetiche sia degli edifici nuovi che di quelli esistenti.
La direttiva mira a raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE, spingendo gli Stati membri a incentivare la ristrutturazione degli edifici verso criteri che li trasformino in "case green". In questo modo, la EPBD IV rappresenta uno strumento normativo fondamentale per la promozione delle abitazioni sostenibili e per accelerare la transizione verso un parco edilizio a emissioni quasi zero entro il 2050.