Abuso Edilizio

Rientrano nella categoria degli abusi edilizi tutte le attività edilizie realizzate in violazione della normativa urbanistica, attività in pratica eseguite in assenza dei relativi titoli abilitativi o in difformità da quanto in essi prescritto.

L'illecito si verifica, quindi, quando si consegue un'opera edilizia, che può essere sia una costruzione su suolo non edificabile, ma senza approvazione, o un ampliamento del volume o della superficie, o qualsiasi modifica alla sagoma di un edificio preesistente in assenza di completa autorizzazione amministrativa. In Italia la fattispecie integra un reato, nel quale viene compreso anche il cambio di destinazione d'uso, quando è privo di autorizzazione.

Con il topic "Abuso Edilizio" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati sul Ingenio sul tema degli abusi in edilizia e riguardanti la normativa e le sentenze, la progettazione, la costruzione, le ristrutturazioni, i casi studio, i controlli e i pareri degli esperti.

Gli ultimi articoli sul tema

Decreto Salva Casa: come cambia l'accertamento di conformità

Il Salva Casa dispone il superamento del requisito della cosiddetta «doppia conformità», limitatamente alle parziali difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività, nonché alle ipotesi di assenza o in totale difformità.

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Decreto Salva Casa: testo della conversione in legge con tutte le novità

La legge Salva Casa consente, tra l'altro, di superare il principio della doppia conformità anche per le difformità essenziali, permette i cambi di destinazione d'uso con opere con la SCIA e modifica ancora lo stato legittimo dell'immobile

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Decreto Salva Casa: si allarga la sanatoria delle difformità parziali

Tra le ultime novità approvate nel DDL di conversione del DL Salva Casa, una norma che allarga il perimetro delle possibilità di sanatoria sulle difformità parziali

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Condono edilizio: la sopraelevazione in zona vincolata è off limits

La normativa sul terzo condono edilizio opera esclusivamente con riferimento agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell’allegato 1 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria), previo parere favorevole dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo

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Abbassamento del pavimento con gradini discendenti: serve il permesso di costruire

L'aumento volumetrico dell'unità immobiliare mediante abbassamento della quota di calpestio, dettato da una variazione dell'altezza della pavimentazione, rappresenta un intervento di ristrutturazione edilizia per il quale è necessario il permesso di costruire.

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Cambio destinazione d'uso senza opere da magazzino a ufficio: col Salva Casa basta la SCIA

Prima del Decreto Salva Casa, un mutamento di destinazione d'uso da magazzino ad ufficio anche senza opere necessitava del permesso di costruire, ma a determinate condizioni, oggi, col DL 69/2024 può bastare una SCIA

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“L'abuso edilizio si verifica quando le costruzioni, le ristrutturazioni o le modifiche agli immobili vengono realizzate in violazione delle norme urbanistiche vigenti, senza le necessarie autorizzazioni o in difformità da esse. Include opere come edifici non approvati, ampliamenti illeciti, o cambi d'uso senza permessi. Queste violazioni possono portare a sanzioni legali, multe o demolizioni. È essenziale conoscere le regolamentazioni locali prima di iniziare qualsiasi lavoro edilizio. La regolarizzazione di abusi edilizi richiede spesso un processo complesso di sanatoria, un argomento cruciale per la sicurezza, il valore della proprietà e l'integrità urbanistica.”

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi: se c'è l'agibilità ma non c'è il permesso di costruire si demolisce

E' da escludere, in linea generale, che il rilascio del certificato di abitabilità incida in qualsiasi modo sul successivo potere del comune di reprimere gli abusi edilizi emanando apposite ingiunzioni a demolire

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T.U. Edilizia

Sanzione pecuniaria per inottemperanza all'ordine di demolizione: tempistiche e impossibilità

Ordine di demolizione: non solo la demolizione in danno, ma anche l’acquisizione in capo al Comune impedisce al destinatario dell’ordine di darvi esecuzione

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi: come devono essere le prove del privato? Documentali, circostanziate, oggettive

Nelle controversie in materia edilizia, i principi di prova oggettivi concernenti la collocazione dei manufatti tanto nello spazio, quanto nel tempo, si rinvengono nei ruderi, fondamenta, aerofotogrammetrie, mappe catastali, laddove la prova per testimoni è del tutto residuale.

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Condoni e Sanatorie

Varianti edilizie essenziali in zona vincolata: non c'è margine per condono o sanatoria

Un abuso commesso su un bene sottoposto a vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere condonato quando ricorrono, contemporaneamente, tre condizioni precise. Ecco quali

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Abuso Edilizio

Ampliamento del torrino sul terrazzo: basta una variazione minima per far scattare l'abuso edilizio

Anche un minimo aumento della volumetria del torrino, con realizzazione di un soppalco interno e di una scala che collega l’appartamento sottostante al terrazzo, configura l'abusività dell'intervento in difetto di titolo edilizio.

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Abuso Edilizio

Regolarizzazione delle opere realizzate nelle aree soggette a vincoli ma senza inedificabilità assoluta

Sentenza della Cassazione interviene sul cosiddetto terzo condono della regione Sicilia

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi: la responsabilità non è solo dell'esecutore delle opere principali ma anche di chi esegue quelle di completamento

Anche l'assuntore dei lavori, indicato come costruttore, è responsabile della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo.

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Abuso Edilizio

L'opera edilizia spostata su un'area diversa da quella prevista nel titolo abilitativo è abusiva e va demolita

La traslazione della costruzione costituisce uno spostamento del fabbricato su un’area diversa da quella originariamente prevista, comportando ex se una variazione essenziale sottoposta a sanzione demolitoria.

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Titoli Abilitativi

Certificato di agibilità: in cosa è diverso dal permesso di costruire? Presupposti e caratteristiche

Il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità non preclude quindi agli uffici comunali la possibilità di contestare successivamente la presenza di difformità rispetto al titolo edilizio

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Condoni e Sanatorie

Le regole del Terzo Condono edilizio: niente sanatoria per nuova volumetria in zona vincolata

Non possono beneficiare del Terzo condono edilizio le opere che hanno comportato la realizzazione di nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico istituito prima della loro realizzazione, sia esso di natura relativa o assoluta.

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Abuso Edilizio

Tettoia: permesso di costruire o edilizia libera? Le discriminanti

La natura pertinenziale di una tettoia, che potrebbero portare all'esenzione dal permesso di costruire, deve essere esclusa quando le dimensioni della tettoia siano comunque tali da alterare le caratteristiche dell’immobile.

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Abuso Edilizio

Permesso di costruire con trasferimento di cubatura: i presupposti

In materia edilizia e urbanistica, ai fini del legittimo rilascio di un permesso di costruire mediante trasferimento/cessione di cubatura, deve sussistere il presupposto della omogeneità urbanistica

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Abuso Edilizio

Edilizia libera: le recinzioni sì, il pergolato, la scala e il basamento in calcestruzzo no

Nel valutare un'intervento edilizio composto da più opere, l'amministrazione comunale deve considerarle in modo unitario, in quanto bisogna tenere conto dell'impatto paesaggistico e urbanistico dell’intervento edilizio, non consentendo una valutazione atomistica di comprendere l'effettiva portata dell'alterazione dello stato dei luoghi

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Abuso Edilizio

Tettoia ricostruita: serve un permesso di costruire nuovo e non è una pertinenza

Consiglio di Stato: un'opera edilizia totalmente difforme, per caratteristiche tipologiche e planovolumetriche, da quella assentita con un precedente titolo abilitativo è abusiva se realizzata senza nuovo titolo abilitativo

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Abuso Edilizio

Nuova costruzione o ristrutturazione edilizia: come riconoscerle? Differenze, punti di contatto, titoli abilitativi

Consiglio di Stato: integrano gli estremi della ristrutturazione edilizia gli accorpamenti e i frazionamenti delle unità immobiliari e gli interventi che alterino l’originaria consistenza fisica dell’immobile con l’inserimento di nuovi impianti e la modifica di distribuzione di volumi.

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Abuso Edilizio

Copertura con installazione di infissi con telai in alluminio e pannelli in pvc: non è una pergotenda, serve il permesso di costruire

Consiglio di Stato: un’opera stabilmente infissa, direttamente, all’assentito solaio in conglomerato cementizio e, in particolare, posta al centro di tale solaio ove è stata autorizzata un’apertura con travi in cemento, non può configurare una pergotenda, ma è una nuova costruzione in quanto crea nuovo volume

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Abuso Edilizio

All'origine dell'abuso edilizio: l'intervento formato da tante singole opere va valutato nella sua globalità

Consiglio di Stato: per valutare l'incidenza sull'assetto del territorio di un intervento edilizio, consistente in una pluralità di opere, va compiuto un apprezzamento globale, atteso che la considerazione atomistica dei singoli interventi non consente di comprenderne in modo adeguato l'impatto effettivo complessivo. I molteplici interventi eseguiti non vanno considerati, dunque, in maniera “frazionata”.

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Condoni e Sanatorie

Terzo condono edilizio in area vincolata: semaforo rosso con una sola eccezione

Consiglio di Stato: il richiamo al vincolo paesaggistico insistente sull’area su cui sono stati realizzati gli abusi edilizi e alle caratteristiche di questi ultimi costituisce in primo luogo motivazione sufficiente a fondare i dinieghi di condono

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Condoni e Sanatorie

Secondo condono edilizio e onere della prova per l'intervento aggiuntivo: senza prove rigorose, niente sanatoria

Tar Napoli: la prova dell'avvenuta ultimazione dei lavori in tempo utile grava sul richiedente e deve essere rigorosa. Non bastano cioè dichiarazioni sostitutive di atto notorio, ma serve "una documentazione certa ed univoca, sull’evidente presupposto che nessuno meglio di chi richiede la sanatoria e ha realizzato l’opera può fornire elementi oggettivi sulla data di realizzazione dell’abuso".

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Abuso Edilizio

Soppalco interno: ai confini tra SCIA e permesso di costruire. Se c'è aumento di superficie è ristrutturazione edilizia

Consiglio di Stato: un soppalco costituito da un solaio orizzontale posto all'interno di un locale dell'immobile al fine di ricavare uno spazio aggiuntivo configura una ristrutturazione edilizia, assentibile solo con permesso di costruire

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Abuso Edilizio

Piano mansardato aggiuntivo: l'abuso edilizio vale per l'intera struttura o solo per le opere in ampliamento?

Consiglio di Stato: per 'sanare' alcune opere di ampliamento di una struttura abusiva, è necessario dimostrare che l’ampliamento abusivo del fabbricato consentiva di identificare esattamente la parte di esso legittimamente realizzata, e quindi anche le opere di completamento a tale parte afferenti.

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Abuso Edilizio

Interconnessione strutturale tra opere assentite e abusive: solo se c'è rischio statico non si demolisce

Cassazione: se le opere non abusive sono strutturalmente connesse con quelle abusive, occorre valutare se il ripristino comprometta la stabilità dell'intero edificio. In tal caso, non si può demolire.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: non si può chiedere la sanatoria per un immobile radicalmente trasformato

Tar Napoli: la trasformazione del manufatto oggetto di condono, realizzata in assenza di titolo abilitativo, legittima il diniego di concessione della sanatoria

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Titoli Abilitativi

Trasformazione interna da camera da letto a cabina armadio e ripostiglio: è risanamento conservativo, basta la SCIA

Tar Firenze: la distinzione fra le categorie del (restauro e) risanamento conservativo e della ristrutturazione edilizia risiede non tanto nella tipologia di interventi realizzabili, in gran parte comuni, quanto nella finalità degli interventi, essendo il risanamento destinato alla conservazione dell'organismo edilizio preesistente mentre la ristrutturazione alla sua trasformazione

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