Abuso Edilizio
Rientrano nella categoria degli abusi edilizi tutte le attività edilizie realizzate in violazione della normativa urbanistica, attività in pratica eseguite in assenza dei relativi titoli abilitativi o in difformità da quanto in essi prescritto.
L'illecito si verifica, quindi, quando si consegue un'opera edilizia, che può essere sia una costruzione su suolo non edificabile, ma senza approvazione, o un ampliamento del volume o della superficie, o qualsiasi modifica alla sagoma di un edificio preesistente in assenza di completa autorizzazione amministrativa. In Italia la fattispecie integra un reato, nel quale viene compreso anche il cambio di destinazione d'uso, quando è privo di autorizzazione.
Con il topic "Abuso Edilizio" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati sul Ingenio sul tema degli abusi in edilizia e riguardanti la normativa e le sentenze, la progettazione, la costruzione, le ristrutturazioni, i casi studio, i controlli e i pareri degli esperti.
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Ristrutturazione edilizia in totale difformità: senza permesso scatta la demolizione
Un aumento volumetrico di 16 metri quadrati, con evidente modifica anche della sagoma dell'immobile, per cui era necessario il permesso di costruire, configura un abuso edilizio che senza il titolo abilitativo porta all'ordinanza di demolizione.
Opere abusive: dopo l'ordine di demolizione arriva l'acquisizione al patrimonio comunale
L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale costituisce una misura sanzionatoria, che consegue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione.
Abusi edilizi prima del 1967: onere della prova e tipo di documentazione
Per dimostrare lo stato legittimo dell'immobile ante 1967 senza permesso di costruire, non possono essere sufficienti testimonianze, peraltro confuse e con ricordi frammentari, ma servono aerofotogrammetrie e dichiarazioni sostitutive attendibili che dimostrino la risalenza del manufatto a prima della Legge Ponte
Gazebo o pergotenda? Le differenze e le sanzioni senza autorizzazione paesaggistica
Un manufatto con caratteristiche di stabile ancoraggio al terrazzo ed alla perpendicolare parete esterna non può configurarsi come pergotenda, in quanto non può qualificarsi come tale se la struttura principale è solida e permanente e, soprattutto, tale da determinare una evidente variazione di sagoma e prospetto dell'edificio.
L'esistenza degli atti per silenzio-assenso e garanzie sostanziali degli interessi pubblici
L'autore parte dalla presunzione di legittimità dell'atto, soffermandosi sulla linea adottata dalla giurisprudenza amministrativa in materia di formazione del silenzio assenso e poi addentrandosi nello specifico, sia dal punto di vista dell'interesse privato che pubblico, fornendo delucidazioni sulla certezza dell'esistenza della decorrenza del termine, che può essere certificata.
Terzo condono edilizio in zona vincolata: l'ampliamento dell'appartamento è sanabile?
In materia di terzo condono edilizio, quando si tratta della realizzazione di nuovi volumi, è esclusa sempre e comunque la possibilità di assentire l'intervento, anche nel caso di vincoli che non implicano inedificabilità assoluta.
“L'abuso edilizio si verifica quando le costruzioni, le ristrutturazioni o le modifiche agli immobili vengono realizzate in violazione delle norme urbanistiche vigenti, senza le necessarie autorizzazioni o in difformità da esse. Include opere come edifici non approvati, ampliamenti illeciti, o cambi d'uso senza permessi. Queste violazioni possono portare a sanzioni legali, multe o demolizioni. È essenziale conoscere le regolamentazioni locali prima di iniziare qualsiasi lavoro edilizio. La regolarizzazione di abusi edilizi richiede spesso un processo complesso di sanatoria, un argomento cruciale per la sicurezza, il valore della proprietà e l'integrità urbanistica.”