Tetto Verde: i benefici, le caratteristiche e la differenza tra estensivo e intensivo

Green Roof: un sistema nature-based solution (NBS) per la città contemporanea

Nelle città contemporanee, la sempre maggiore occupazione di suolo e l’urbanizzazione spinta con la presenza di vaste superfici non permeabili, come strade, piazzali ed edificazioni, contribuiscono in modo significativo a determinare due fenomeni che si stanno dimostrando sempre più allarmanti: il fenomeno delle “isole di calore” cittadine e la difficoltà nella gestione delle acque meteoriche superficiali, specie in occasione di precipitazioni particolarmente abbondanti in tempi brevi.

La cementificazione delle aree fortemente urbanizzate, infatti, determina l’aumento delle temperature urbane che risultano più elevate anche di 5°C rispetto alle aree rurali circostanti, generando un impatto diretto sia sulla salute pubblica sia sui consumi energetici. Parallelamente, l’incremento di eventi meteorici estremi – tra cui le cosiddette “bombe d’acqua” – richiede nuove soluzioni progettuali in grado di limitare, posticipare e rallentare l’immissione delle acque superficiali nel sistema fognario cittadino al fine di evitare sovraccarichi improvvisi e contemporanei che possano dar luogo ad allagamenti.

I vantaggi delle coperture verdi

In questo scenario, i tetti verdi si propongono come risposta efficace e sostenibile, coniugando obiettivi ambientali, economici e sociali.

La possibilità di convertire coperture piane o con bassa inclinazione, spesso inutilizzate, in aree vegetate offre svariati vantaggi che si possono riassumere schematicamente così:

• miglioramento della resistenza termica invernale della copertura del 45-47% (studio ENEA) con risparmi in bolletta attorno al 10%;
• miglioramento delle condizioni microclimatiche interne in estate (dovuto alla capacità termica del substrato);
• diminuzione della temperatura superficiale esterna che comporta una diminuzione del flusso termico entrante nell’edificio in estate. Grazie alla presenza di vegetazione la temperatura superficiale esterna è pressoché uguale alla temperatura dell’aria diversamente da una copertura in cemento o in asfalto dove la temperatura superficiale è decisamente più alta con punte di 50-70°C;
• raffrescamento dell’aria circostante innescato dalla evaporazione/traspirazione delle piante presenti;
• miglioramento dell’isolamento acustico;
• maggiore riflessione della radiazione solare rispetto ai tetti in laterizio o cemento che collabora a diminuire l’effetto isola di calore cittadina;
• miglioramento della qualità dell’aria (riduzione del particolato e delle emissioni di CO₂);
• rallentamento del deflusso delle acque piovane che limita, pertanto, il ruscellamento in occasione delle cosiddette (e purtroppo ormai frequenti) bombe d’acqua;
• protezione dello strato di impermeabilizzazione della copertura;
• fascino estetico del giardino pensile;
• un importante ritorno in termini di biodiversità: inserire specie vegetali resistenti e a bassa manutenzione, soprattutto nei cosiddetti “tetti estensivi”, significa restituire spazi alla natura e favorire la presenza di insetti impollinatori, uccelli e altre forme di vita;
• contributo concreto alla riduzione dello smog dovuto all’assorbimento di polveri sottili e CO₂.

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Stratigrafia funzionale di un tetto verde: elementi per la progettazione e particolari costruttivi
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Tetto verde: intensivo o estensivo?

Possiamo differenziare le caratteristiche di un tetto verde sulla base della vegetazione da mettere a dimora: estensiva o intensiva.

Nel primo caso la coltre vegetale presenta uno spessore di 10-25 cm e un peso ridotto (attorno ai 150 kg/mq), richiede meno manutenzione e normalmente vengono messe a dimora piante del genere Sedum, che comprende arbusti e cespugli in grado di crescere senza problemi in ambienti caldi e su terreni aridi e rocciosi.

Nei tetti verdi a vegetazione intensivi si rendono necessari maggiori spessori di substrato che comporta maggiore peso (200-500 kg/mq). Il risultato è un vero e proprio giardino pensile (a proposito i progenitori illustri del tetto verde sono proprio i mitici giardini pensili di Babilonia!).

Tetto Verde: cos'è, come si progetta, quale manutenzione occorre?

Questa è la prima parte di un White Paper di Ingenio, una guida essenziale per professionisti e utilizzatori finali. Esploriamo i vantaggi di questa soluzione tecnica, il percorso progettuale da seguire e le migliori pratiche per la realizzazione e la gestione di una copertura verde. Il White Paper di Ingenio verrà pubblicato sul portale attraverso una serie di 7 articoli di approfondimento. Ecco i temi trattati nel dettaglio.

1. Tetto Verde: i benefici, le caratteristiche e la differenza tra estensivo e intensivo
2. Tetto Verde: guida alla progettazione con un approccio integrato
3. Dal progetto alla pratica. La fase di realizzazione di un Tetto Verde
4. Manutenzione e strategie di gestione a lungo termine dei Tetti Verdi
5. Caratteristiche di sicurezza per le coperture a verde
6. Integrazione dei Tetti Verdi nella Pianificazione Urbana
7. Tetti verdi, resilienza urbana e prospettive future