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Testo Unico Bonus edilizi, Pichetto annuncia la riforma: verso una riunificazione delle detrazioni fiscali

Il Governo studia la riforma complessiva dei bonus edilizi per superare le problematiche collegate al Superbonus del 110%: le misure sia nel PNIEC che dentro il DDL Delega Fiscale. Ammessi sia interventi singoli, sia di riqualificazione energetica profonda (combinazione di più interventi).

Non più 'tanti e variegati' bonus edilizi (Superbonus, Ecobonus e Sismabonus, Ristrutturazioni, Barriere architettoniche, Verde, ecc) ma una sola detrazione fiscale: è l'obiettivo dichiarato nell'audizione del 12 ottobre 2023 alla Camera dal ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sul Superbonus edilizio (indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia).

"La bozza di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC, ndc), inviato alla Commissione europea a giugno 2023, prevede l'attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi l'attuale frammentazione delle varie detrazioni", ha dichiarato Pichetto.

Gli edifici oggetto della Riforma e il collegamento con la direttiva case green

La riforma - ha spiegato il Ministro - dovrà essere indirizzata prioritariamente agli edifici oggetto delle novità che introdurrà la direttiva case green, l'approvazione finale della quale (con modifiche) è stata posticipata a dicembre 2023.

Ci si concentra quindi su prime case, unità immobiliari con classe energetica bassa, situazioni di povertà energetica, ERP, con l'idea di un bonus distribuito in massimo 10 anni.

Il perimetro oggettivo

Prenderanno la nuova agevolazione fiscale - tutta da definire - "interventi sia singoli, sia di riqualificazione energetica profonda (combinazione di più interventi").

In ogni caso, la riforma dovrà "garantire i benefici secondo una aliquota ridotta per interventi singoli e, per gli interventi di riqualificazione energetica profonda, poche aliquote crescenti in funzione della performance energetica raggiunta".

Inoltre, si dovranno "garantire costi massimi specifici omnicomprensivi sia per singoli interventi, sia per interventi di riqualificazione energetica profonda, di semplice verifica e univoci per l'intero territorio nazionale".

Il collegamento con la Delega fiscale

Questa prospettiva, ha ricordato il Ministro, deve accompagnarsi "a un quadro di incentivi edilizi stabili nel tempo, che dobbiamo definire nell’attuazione della delega fiscale".

Per l’edilizia pubblica, non ammessa ai meccanismi di detrazione, Pichetto ha ricordato gli strumenti di riqualificazione energetica attivati dal MASE, quali il Conto Termico, il PREPAC, il Fondo Nazionale Efficienza Energetica e l’Avviso CSE 2022.

Il problema del Superbonus

Il ministro ha inoltre citato i dati ENEA relativi al SuperEcobonus nel mese di settembre 2023, che ha visto un numero di asseverazioni pari a oltre 430 mila, il 17% dei quali su edifici condominiali.

Una norma "dai tanti buoni propositi, ma che ad un’analisi costi-benefici postuma, non viene giustificata dagli effetti espansivi rispetto ai problemi creati sui conti pubblici o sull’aumento dei prezzi nel settore".

Case green: "obiettivi temporali non raggiungibili"

Infine, Pichetto ha ribadito la posizione italiana sulla direttiva "case green".

"Nell’ambito dei triloghi - ha detto - stiamo rimarcando la peculiarità del contesto italiano. Noi abbiamo un patrimonio particolare con 31 milioni di fabbricati, di cui 21 milioni oltre la classe D".

E' evidentemente un "patrimonio diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come 'bene rifugio' delle famiglie italiane. Gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese"

I temi più controversi della direttiva, per il Ministro, sono quindi "il timing, la definizione di un quadro di finanziamenti e incentivi a livello nazionale, l’omogeneità degli Attestati di prestazioni".

Servono insomma, ha concluso Pichetto, "parametri omogenei per la fotografia iniziale del parco immobiliare ed è per questo motivo che ho mandato ad un gruppo di esperti di approfondire la tematiche e fornire un quadro chiaro".  

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