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Terremoto nella zona del Vesuvio, INGV: "Nessun allarme"

Dopo la scossa di magnitudo 3.0 che ha interessato il Vesuvio nella serata dell'11 marzo, l'INGV ha affermato che casi come quello registrato sono "rari" e la rete di monitoraggio non ha riscontrato anomalie significative, con il livello di allerta vigente che resta verde.

La sismicità del Vesuvio non è in alcun modo legata a quella della vicina zona dei Campi Flegrei

In una recente nota pubblicata dall'INGV, seguente all'evento sismico di Magnitudo 3.0 dell'11 marzo  che ha interessato la zona del Vesuvio, si mette in luce l'attività sismica caratteristica del vulcano e l'importanza di un monitoraggio costante per garantire la sicurezza della popolazione circostante.

Secondo quanto riportato dall'INGV, il Vesuvio è attualmente in un periodo di quiescenza, durante il quale la sismicità del vulcano segue una dinamica tipica, con eventi sismici di magnitudo molto bassa che di solito non vengono percepiti dalla popolazione. Tuttavia, periodicamente si verificano eventi di maggiore energia, come quello riscontrato nel marzo dell'anno precedente, che ha raggiunto una magnitudo di 2.8.

L'evento sismico dell'11 marzo 2024 è stato caratterizzato da una profondità maggiore e da una localizzazione al di fuori dell'asse craterico. Tale fenomeno potrebbe essere correlato a una parziale e locale riattivazione delle faglie che interessano il basamento del vulcano.

È interessante notare che, nonostante la sua vicinanza geografica, la sismicità del Vesuvio è completamente indipendente da quella dei Campi Flegrei, poiché ciascun vulcano segue una dinamica propria e distintiva.

Tuttavia, è importante sottolineare che eventi sismici come quello dell'11 marzo sono rari e rappresentano casi isolati. Per quanto possano destare preoccupazione, non forniscono necessariamente indicazioni significative sull'attività vulcanica in corso.

 

Mappa degli eventi sismici localizzati al Vesuvio dal gennaio 2023 all’11 marzo 2024
I cerchi indicano la localizzazione degli epicentri. La dimensione dei cerchi è proporzionale alla Magnitudo. Il colore indica, dal rosso al verde, gli eventi da quelli più recenti a quelli meno recenti. I triangoli gialli indicano la posizione delle stazioni sismiche.
(Crediti: INGV)

 

Il terremoto più forte registrato nella zona vesuviana dall'anno 1944 è stato nel 1999, con una magnitudo di 3.6. Anche se questi eventi sono isolati e non forniscono informazioni definitive sull'attività del vulcano, l'INGV assicura che i sistemi di sorveglianza sono attivi per rilevare tempestivamente eventuali variazioni che potrebbero indicare un cambiamento nello stato del sistema vulcanico.

Al momento, la rete multiparametrica di monitoraggio del Vesuvio dell'INGV non ha riscontrato anomalie significative che possano essere attribuite a variazioni nell'attività vulcanica. Di conseguenza, il livello di allerta vigente rimane verde, garantendo che il territorio circostante sia costantemente monitorato e protetto.

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