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Terremoto in Giappone: magnitudo 7.5, l’evento sismico più forte dal 1983

Un potente terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito la Penisola di Noto, Giappone, il 1° gennaio 2024, generando un tsunami lungo la costa del Mar del Giappone. Segnalato come l'evento più forte dal 1983, ha causato crolli ed interruzioni di elettricità. Un'allerta tsunami è stata emessa, con evacuazioni nelle aree costiere e controllo delle centrali nucleari.

Aggiornamento Terremoto in Giappone: Aumenta il bilancio delle vittime e si intensificano le operazioni di soccorso

Tokyo, 2 gennaio 2024 - Il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito la Penisola di Noto in Giappone è salito a 48. Si aggiungono 5 vittime in seguito alla collisione all'aeroporto di Tokyo-Haneda tra un aereo della Guardia Costiera, diretto a fornire aiuti, e un Airbus A350 della Japan Airlines. Tutti i passeggeri del volo commerciale sono stati evacuati con successo, mentre un solo membro dell'equipaggio della Guardia Costiera è sopravvissuto.

La situazione post-sisma rimane critica, con circa mille militari inviati nella zona più colpita della Penisola di Noto, nella Prefettura di Ishikawa.

Le operazioni di soccorso stanno affrontando gravi sfide a causa di strade danneggiate e blocchi, e uno degli aeroporti della zona è stato chiuso per crepe sulla pista.

Numerosi edifici hanno subito crolli o danneggiamenti significativi, con almeno quindici morti nella città turistica di Wajima e altri sei nella città di Suzu.

I treni ad alta velocità e i voli nella regione sono stati sospesi, con interruzioni delle forniture idriche e danni alle reti di telefonia mobile, sebbene il servizio stia venendo gradualmente ripristinato.

Circa 100mila persone sono state evacuate dalle zone più pericolose.

Il Primo Ministro Fumio Kishida ha annunciato un'intensificazione degli sforzi di soccorso, con la partecipazione attiva delle Forze di Autodifesa giapponesi.

Nonostante la cancellazione degli avvisi di tsunami, permangono i rischi di ulteriori scosse di assestamento e la necessità di rimanere vigili.

La regione, famosa per il suo paesaggio costiero e rurale, ha visto danni significativi alle infrastrutture e agli edifici, con la città di Wajima tra le più colpite.

 

Terremoto nella penisola di Noto in Giappone

Tokyo, 1 gennaio 2024 - Un terremoto di magnitudo 7.5 ha scosso la Penisola di Noto nella Prefettura di Ishikawa, in Giappone, alle 16:10 ora locale (07:10 UTC) di oggi.

Segnalato come l'evento sismico più forte nella regione del Mar del Giappone dal 1983, il sisma ha generato anche un tsunami lungo le coste del mare.

 

Il contesto teutonico e precedenti Sismici

Situata su un confine convergente tra le placche del Pacifico, del Mar delle Filippine, di Okhotsk e Amuriana, il Giappone è una regione notoriamente soggetta a intensa attività sismica.

La punta nordorientale della Penisola di Noto è stata oggetto di un'attività sismica costante per tre anni, culminata in questo terremoto, superando un evento di Mw 6.3 avvenuto nel maggio 2023.

La faglia, ritenuta una zona di subduzione incipiente, ha prodotto terremoti e tsunami lungo il confine, con magnitudini comprese tra 6.8 e 7.9.

 

Dettagli del terremoto

Secondo l'US Geological Survey, il terremoto ha avuto una magnitudo momento di 7.5 con un ipocentro a 10 km di profondità. La scossa è durata 14 secondi. 

La Japan Meteorological Agency ha registrato una magnitudo MJMA 7.6.

Il meccanismo focale del terremoto corrisponde a una faglia inversa poco profonda lungo un piano inclinato a nord-est. Un foreshock di magnitudo 5.5 è stato registrato quattro minuti prima del mainshock, seguito da un aftershock di magnitudo 6.2 nove minuti dopo. Entro due ore dal mainshock, si sono verificati almeno sette terremoti di magnitudo 5.0 e superiore vicino all'epicentro.

Intensità del terremoto e impatto

La Japan Meteorological Agency ha registrato un'intensità sismica massima di 7, il livello più alto della sua scala.

È la prima volta che un terremoto di tale intensità è stato osservato in Giappone dal 2018. L'intensità massima è stata segnalata a Shika, nella Prefettura di Ishikawa. A Tokyo e in tutta la regione di Kanto, il terremoto è stato avvertito distintamente.

Il sisma ha scatenato un importante allarme tsunami, il primo da quello del Tōhoku nel 2011.

Le prime onde sono state segnalate intorno alle 16:21, con onde tsunami superiori a 1.2 m che hanno colpito la città di Wajima, nella Prefettura di Ishikawa. A Toyama, un'onda di 80 cm è stata registrata, mentre un tsunami di 40 cm è stato rilevato a Kashiwazaki e a Kanazawa.

Il terremoto ha causato il crollo di diversi edifici nella Prefettura di Ishikawa e almeno 36.000 famiglie sono rimaste senza elettricità.

Un incendio è scoppiato a Wajima alle 17:00, e a causa delle strade danneggiate, i vigili del fuoco non sono stati in grado di spegnere le fiamme in tempo.

Il Primo Ministro Fumio Kishida ha annunciato l'istituzione di un centro di emergenza speciale per raccogliere e diffondere informazioni sul terremoto e sullo tsunami. Le compagnie di energia elettrica Kansai, Tokyo e Hokuriku hanno dichiarato di essere in fase di ispezione delle loro centrali nucleari per anomalie, senza riscontrare irregolarità.

 

Sicurezza delle Centrali Nucleari

Le autorità giapponesi hanno prestato particolare attenzione alla sicurezza delle centrali nucleari. La Japan Nuclear Regulation Authority ha dichiarato che non sono state rilevate anomalie nelle centrali nucleari lungo la costa del Mar del Giappone. La centrale di Shika, la più vicina all’epicentro, era già chiusa per ispezioni al momento del terremoto e non ha riportato impatti.

 

Allerta Tsunami

Grandi parti della costa occidentale del Giappone, da Hokkaido a Nagasaki, sono state immediatamente poste sotto allarme tsunami, con ordini di evacuazione emessi nelle prefetture di Ishikawa, Niigata, Toyama e Yamagata.

L'NHK ha segnalato onde fino a 5 m previste sulle coste.

In Russia, sono state emesse allerte tsunami e condotte evacuazioni lungo la costa occidentale dell’Isola di Sakhalin.

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