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Terremoto di Ischia: il CNR avvia dal 21 maggio indagini invasive a Casamicciola

News da ISCHIA dopo il terremoto della scorsa estate

Il CNR ha richiesto al sindaco Giovan Battista Castagna, il 20 Aprile scorso, un supplemento di indagine:  chiede infatti di fare analisi invasive sul sottosuolo con un rilievo geofisico di tipo sismico dal 21 al 25 maggio.

Per due giorni saranno installati elettrodi e piccoli sensori sismici collegati ad una centrale di acquisizione in alcuni punti del territorio. Sarà bloccato il traffico veicolare e saranno impiegati 15 unità tra tecnici e scienziati dal CNR che effettueranno i rilievi attraverso l’emissione onde elettriche che genereranno fenomeni di tipo indotto con metodologie simili ai rilievi già fatti nel centro Italia.

 

“Per il CNR nel sottosuolo esiste un canale ed hanno escluso che ci siano faglie – sottolinea il sindaco Castagna prospettando le richieste del Di Fiore (CNR) – Serviranno per la zonizzazione per capire la sorgente scrutare il sottosuolo. Per dare la base della progettazione che tenga conto delle accelerazioni al suolo”.

 

Intanto l’INGV ha chiesto una nuova proroga al Dipartimento per la consegna dello studio sul terremoto del 21 agosto 2017. INGV e CNR avrebbero dovuto depositare, entro lo scorso gennaio, la relazione sul sisma di Ischia, ma al momento lo ha fatto solo il CNR. In particolare, proprio il CNR, a mare avrebbe indagato e ricostruito i fattori morfologici, statigrafici, per poter comprendere dove si accumula l’energia sismica, come si diffonde e quali conseguenze deriverebbero quando tale energia viene sprigionata e provoca lo scuotimento del suolo. Uno studio che non è affatto concluso e che richiede il supplemento di indagini.