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Terremoto ai Campi Flegrei: registrata scossa di Magnitudo 4.2

Mercoledì 27 settembre è avvenuta una scossa di terremoto di Magnitudo 4.2, che ha avuto come epicentro i Campi Flegrei. Non si registrano danni particolari. Tre i piani previsti dalla Protezione Civile, ossia un piano di analisi della vulnerabilità del territorio, uno di comunicazione e uno di emergenza/esodo. Il Presidente di INGV Doglioni spiega quali possono essere i due possibili scenari futuri.

Il sisma si è verificato alle 3.35 ed è stato avvertito in tutta Napoli, tanta gente scesa in strada per la paura

Una forte scossa di terremoto, la più importante da decenni nella zona, è stata avvertita questa notte a Napoli, alle ore 3.35.

Come riporta il sito dell'INGV, l'epicentro sono stati i Campi Flegrei (tra Bagnoli e Pozzuoli) e la magnitudo registrata è di 4.2, ad una profondità di 3 km.

La scossa è stata avvertita in tutto il capoluogo campano, dove tanta gente è scesa in strada, svegliata di soprassalto dal sisma. A Pozzuoli il Sindaco Luigi Manzoni ha firmato l'ordinanza per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado all'interno del Comune per la giornata di oggi, 27 settembre.

Lo stesso Sindaco, in un post sui social pubblicato all'alba, ha affermato come "la scossa sia stata forte" e chiede a tutti i suoi concittadini di "mantenere la calma", mentre gli esperti saranno al lavoro per tutta la giornata per i controlli del caso.

Anche il Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione si è affidato ai social: "È assolutamente comprensibile la paura. Ma voglio darvi un primo dato importante. Ad un’ora dalla scossa, non registriamo, qui a Bacoli, danni a cose e persone. In più, ho già contattato le istituzioni scientifiche, che riconducono usati fenomeno allo sciame sismico in corso. È iniziato ieri mattina. E durerà ancora" ha scritto in un post su Facebook.

La Protezione Civile Nazionale ha dichiarato che dalle prime verifiche non risultano danni segnalati.

Nelle prime ore dopo la scossa è stata sospesa anche la circolazione ferroviaria, con numerosi passeggeri rimasti in attesa a Napoli Centrale. Poco dopo le otto è arrivato il semaforo verde, che ha fatto ripartire dapprima i treni ad alta velocità e poi anche i regionali.

Si tratta della scossa più forte delle oltre 60 registrate da ieri mattina, mentre solo qualche settimana fa ne era stata rilevata un'altra particolarmente importante, con Magnitudo 3.8.

Aggiornamenti

Tre obiettivi della Protezione Civile

Dopo il terremoto di magnitudo 4.2 che ha colpito l'area dei Campi Flegrei mercoledì 27 settembre e che è stato percepito nelle zone circostanti, Fabrizio Curcio, il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, è intervenuto su una recente intervista con il "Corriere del Mezzogiorno". In questo contesto, ha voluto tranquillizzare i cittadini e commentare le notizie, spesso infondate, che circolano online in questi giorni.

Oggi al ministero si terrà una riunione su "esclusivamente i Campi Flegrei" ha dichiarato il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci al quotidiano di Napoli.

Inoltre, il Capo della Protezione Civile ha annunciato che nei prossimi giorni avverrà una convocazione della Commissione Grandi Rischi, la quale è composta dai principali esperti del Paese in materia di rischi naturali. A questa commissione sarà richiesto di fornire un parere scientifico dettagliato sui fenomeni che stanno accadendo nell'area campana.

Nell'ambito delle attività della Protezione Civile in questa zona, sono stati identificati tre obiettivi principali:

  • l'intenzione di sviluppare un piano completo per l'analisi della vulnerabilità del territorio,
  • si prevede di elaborare un piano di comunicazione efficace per informare la popolazione,
  • rivedere e aggiornare i piani di emergenza e le rotte di evacuazione esistenti.

Inoltre il capo della Protezione Civile Curcio ha spiegato che lo stress che sta vivendo la popolazione dei comuni dell'area flegrea è frutto di una situazione difficile: "capiamo bene la preoccupazione della cittadinanza anche considerato che, come più volte evidenziato dalla comunità scientifica, è molto probabile che lo sciame prosegua e che possano verificarsi anche scosse con magnitudo uguali o superiori a quelle registrate finora".

É stato poi aggiunto dal capo della Protezione Civile di rimanere sempre vigili e coscienti degli eventuali rischi del territorio: "La raccomandazione è prestare attenzione tutti, le istituzioni ma anche i privati cittadini, al tema della vulnerabilità sismica: sapere se la propria abitazione è costruita secondo le norme antisismiche o se è invece a rischio in caso di scosse, anche di magnitudo non particolarmente elevata, è essenziale. Informarsi su cosa è possibile fare prima di un terremoto è il primo passo per essere più sicuri".

Per quanto riguarda il rischio di eruzione vulcanica temuta da molti, Curcio ha ricordato che sia i Campi Flegrei che il Vesuvio "sono tra i vulcani più monitorati al mondo, grazie al lavoro costante dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e non solo".  Dai dati rilevati sul suolo interessato da Ingv "non evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che eventuali future variazioni possono ovviamente verificarsi e indicare un’evoluzione dello scenario".

Presentati i possibili 2 scenari futuri

Oggi, il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, è stato convocato per una sessione d'ascolto davanti alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Durante questa audizione, il presidente ha fornito una chiara illustrazione dei possibili sviluppi futuri derivanti dalle costanti sequenze sismiche che si verificano nell'area dei Campi Flegrei.

Di fronte alle ripetute sequenze sismiche rilevate nell'area dei Campi Flegrei, emergono due scenari distinti per il futuro:

  • Il primo scenario prevede che la corrente crisi di bradisismo possa concludersi in modo analogo a quanto accaduto durante il periodo 1983-84.
  • Il secondo, e più preoccupante, scenario ipotizza la possibilità di un'eruzione vulcanica di grande intensità, simile a quella avvenuta nel 1538.

Questa chiara esposizione è stata effettuata giovedì 28 settembre, durante l'audizione del presidente Carlo Doglioni presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Doglioni: " Preoccupazione legata alla sismicità e alle possibili esplosioni freatiche"

Doglioni ha dichiarato: "La nostra preoccupazione è legata sia alla sismicità, sia al fatto che queste temperature in particolari località potrebbero dare delle piccole esplosioni freatiche che non sono eruzioni di magma, ma è acqua che in questo stadio super critico può dare delle esplosioni. Quindi, considerato che negli ultimi mesi la sismicità non ha fatto altro che aumentare - sia in termini di numero di eventi, ravvicinamento degli sciami, aumento dell'energia - in questo momento non vediamo la fine".

Un evento molto diverso da quello avvenuto 39.000 anni fa, quando l'eruzione liberò oltre 400 metri cubi di materiale.

Nel caso di un'eruzione, ha aggiunto il presidente dell'Ingv, "non sappiamo né quando né dove, potrebbe avvenire e, per quanto piccola, provocherebbe un disagio sociale". In ogni caso, ha concluso il Presidente Ingv "è impossibile pensare che i Campi Flegrei si spengano perché sono un vulcano attivo".

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