Tecnologie IoT applicate ai DPI, da UNI un rapporto tecnico

Sicurezza sul lavoro: l'attrezzatura intelligente ne può aumentare sensibilmente il livello

Le tecnologie dell’informazione e di internet, cd. IoT (Internet of thingh) , sono tecnologie “general purpose”, ovvero si propagano velocemente in ogni ambito, anche quello della tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, che le applica ormai pervasivamente in diversi processi, riuscendo a generare un vero e proprio salto qualitativo nella prevenzione e protezione. Le potenzialità offerte da queste nuove frontiere digitali sono abbastanza lampanti: la connessione in rete dei diversi elementi costituenti l’ambiente di lavoro velocizzano lo scambio di dati e informazioni real time facilmente elaborabili e consultabili.

Tale tecnologia ha conquistato anche i DPI – Dispositivi di protezione individuale – che si innovano, adeguandosi e integrandosi con il digitale. Mondo dei DPI che sembra così evolvere con un’accelerazione che impatta in modo ben più che significativo sulla loro gestione ed utilizzo, che non può non essere considerata come ulteriore opportunità, ai fini della definizione delle misure di protezione del rischio residuo.

L’introduzione della attrezzatura protettiva personale intelligente (PPE Smart: Personal Protective Equipment Smart), che equipaggia il lavoratore con una tipologia di sensoristica smart di sicurezza, funzionale al mondo IoT, può dunque migliorare sensibilmente gli standard di sicurezza, per esempio impedendo l’uso di un macchinario con sistemi che ne inibiscono l’attivazione a fronte di un utilizzo non conforme dei DPI, monitorati da un controllo in remoto.
In uno scenario evolutivo nuovo è però necessaria una sintesi orientativa e, proprio in tale ottica, sembra inserirsi il rapporto tecnico UNI/TR 11858:2022 - Tecnologie IoT nell’impiego del DPI – Indicazioni relative all’integrazione di sistemi elettronici nella gestione e nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, che descrive le caratteristiche delle tecnologie IoT applicate ai DPI, la loro gestione e l’interazione che esse hanno con il portatore e l’ambiente di lavoro.

Ovviamente, dati i limiti di questo contributo e l’ampia varietà di questioni toccate dal Rapporto Tecnico, quanto segue non può che essere rappresentato che da una sequenza di informazioni di sintesi, tendente alla semplificazione che in qualche misura offre indicazione sul tema, senza alcuna pretesa di un’impossibile completezza. Per un approfondimento si rinvia alla lettura del Rapporto Tecnico.

Tecnologie IoT applicate ai DPI: caratteristiche

Le tecnologie Internet of (IoT) permettono, attraverso l’inserimento nel dispositivo di un tag attivo o passivo, un ampliamento delle funzioni dei DPI, integrandoli sempre più nei sistemi gestionali della sicurezza aziendale. Fondamentalmente il sistema è composto da:

• un’applicazione IoT integrata o applicata nel DPI, ovvero una etichetta elettronica (RF Tag ) che permette la ricezione/trasmissione in radiofrequenza di informazioni memorizzabili al suo interno;
• una interfaccia IoT, ovvero una soluzione hardware per la lettura e/o la trasmissione di dati, che acquisisce le informazioni dal RF tag applicato o integrato al DPI;
• un gestionale IoT, per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati, con possibilità di elaborazione dei dati da parte di algoritmi evoluti – per esempio intelligenza artificiale.

Nel rapporto tecnico UNI sono forniti i dettagli tecnici sulle caratteristiche funzionali dei diversi tag: passivi, attivi, semi-passivi e semi-attivi.

Chi può aggiungere il tag al DPI?

Il tag può essere aggiunto da uno degli operatori economici (fabbricante, mandatario, importatore, distributore) o dal datore di lavoro. Pertanto i DPI possono essere con:

• sistema IoT incluso: il tag è applicato o integrato da fabbricante in fase di progettazione e produzione;
• sistema IoT compatibile: il fabbricante predispone uno o più alloggiamenti specifici destinati ad accogliere il TAG, specificando le caratteristiche che ne consentono l’inclusione in una o più posizioni nel DPI;
• sistema IoT personalizzato (aggiunto): il datore di lavoro sceglie di personalizzare il DPI con un sistema IoT. In tal caso è necessario avviare verifiche di compatibilità e sicurezza sia con il fabbricante del DPI che con quello del tag.

Se il tag non stato progettato ed inserito dal fabbricante, la figura che si occupa di corredare il DPI con il tag si fa carico della garanzia che lo stesso non costituisca ulteriore pericolo e che il DPI mantenga alterata la sua efficacia protettiva. Nel Rapporto Tecnico vengono dettagliati i principali compiti del fabbricante, datore di lavoro e organismo notificato nei tre casi sopra specificati.

Perché adottare DPI con sistemi IoT?

Valutate le condizioni e le opportunità date dai DPI integrati IoT, perché decidere di adottarli? Lo scopo principale di un sistema IoT dei DPI è l’utilizzo ragionato e consapevole dei DPI, con interesse sia lato aziendale che lato portatore. L’introduzione della tecnologia IoT sui DPI può, infatti, semplificare le attività di gestione e manutenzione dei DPI ed essere di supporto all’applicazione della legislazione vigente, ma anche aumentare il riconoscimento da parte dei portatori della loro importanza ai fini della salvaguardia della propria salute e sicurezza.

L'ARTICOLO PROSEGUE NEL PDF IN ALLEGATO...

Nel proseguo verranno enunciati alcuni vantaggi nell'utilizzo del sistema IoT, gli adempimenti richiesti in caso di adozione di DPI con sistemi IoT e verranno fatte le conclusioni della trattazione.