Arriva una nuova generazione di tecnologie per la cattura e sequestro della CO2
Tecnologie innovative più efficienti ed economiche in grado di catturare oltre il 90% delle emissioni di CO2, basate sull’utilizzo di sostanze non inquinanti e a basso costo. Impianti a combustibili fossili con rendimenti superiori al 50%, inclusa la cattura della CO2, ed estremamente flessibili nell’esercizio. Sono alcuni dei risultati delle attività di ricerca ENEA sulle tecnologie CCS - “Cattura e sequestro della CO2 prodotta da combustibili fossili”, presentati nel terzo appuntamento del ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico sviluppata nell’ambito dell’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Decarbonizzare. Innovare. Efficientare. Abbattere i costi. Questi gli obiettivi prioritari. Il costo della cattura della CO2 incide pesantemente sugli impianti a combustibili fossili: è qui che si inseriscono le attività dell’ENEA che perseguono l’obiettivo di ridurre i costi e aumentare i rendimenti dell’attuale stato delle tecnologie di cattura e sequestro. In particolare le attività riguardano lo sviluppo di cicli energetici ad alto rendimento, cattura della CO2 e alta flessibilità operativa, tale da compensare le oscillazioni del carico legate alle rinnovabili ma anche la produzione di combustibili e “chemicals” dalla CO2 in sistemi integrati con fonti rinnovabili. C’è di più. I ricercatori dell’ENEA, in collaborazione con il Polo Tecnologico del Sulcis stanno mettendo a punto metodologie più avanzate che consentono prestazioni energetiche e ambientali maggiori, come le principali filiere tecnologiche di cattura della CO2, pre, oxy e post-combustione e del successivo sequestro geologico, che vengono sviluppate e dimostrate su importanti infrastrutture sperimentali. Di recente ENEA e SOTACARBO, nell’ambito delle attività del Polo Tecnologico del Sulcis, hanno avviato attività legate alla dimostrazione, su scala significativa di una innovativa tecnologia di combustione in ossigeno puro, che avrebbe il vantaggio di abbattere ogni tipo di inquinante e produrre CO2 concentrata, facilmente separabile per semplice condensazione del vapor d’acqua, e pronta per il suo sequestro geologico.
L’impianto pilota da 50MW, da realizzarsi in Sardegna, rappresenterebbe un dimostratore di livello europeo e mondiale della nuova tecnologia tutta “made in Italy”.“Per assicurare al pianeta un futuro a basse emissioni è necessario puntare anche sulle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2”, ha affermato Stefano Giammartini dell’ENEA, “che insieme ad altre tecnologie verdi e all'efficienza energetica, possono giocare un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi climatici europei”.
La transizione verso un’economia caratterizzata dal ricorso massiccio alle fonti rinnovabili sarà un processo graduale che vedrà ancora il ricorso ai combustibili tradizionali, anche in considerazione dei problemi legati alla sostenibilità della rete. In quest'ottica l’ENEA, attraverso il programma di ricerche finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito dell’Accordo di Programma, sta sviluppando un ventaglio di tecnologie innovative per l’impiego sostenibile dei combustibili fossili, per la produzione di energia elettrica e di combustibili e prodotti chimici, nonché per applicazioni industriali legate a settori particolarmente energivori e quindi grandi produttori di CO2.