Tecnologie costruttive e soluzioni impiantistiche per alte prestazioni energetiche: l'esempio di VS House di tIPS Architects
Il progetto di Villa VS a Pandino, realizzato da tIPS Architects, combina una bassa densità edilizia con tecnologie avanzate per ottenere alte prestazioni energetiche. La struttura, caratterizzata da un design innovativo e materiali ad alta efficienza, include una coibentazione continua e impianti sostenibili come pompa di calore e pannelli fotovoltaici.
Efficienza energetica e tecniche costruttive nella casa passiva VS House
Il progetto di Villa HS a Pandino (Crema) di tIPS Architects si estende oltre il contesto urbanistico immediato, caratterizzato da una bassa densità edilizia e dedicato esclusivamente all'uso residenziale, con abitazioni unifamiliari, sia isolate che a schiera, che non superano i due piani. Il territorio circostante rappresenta un esempio significativo dell'interazione tra le sue caratteristiche geografiche, morfologiche e insediative, creando un contesto extra-urbanistico distinti.
La tecnologia costruttiva impiegata è propedeutica alla realizzazione di un edifico dalle prestazioni energetiche elevate, così da poter conseguire una riduzione del fabbisogno energetico superiore al 20 % rispetto al valore limite “dell'edificio di riferimento” (art. 4, comma 2ter, della Legge regionale n.31 del 28.11.2014); i nodi costruttivi e le stratigrafie progettate sono conformi al protocollo CasaClima. La struttura portante è in cemento armato.
Le fondazioni sono del tipo a platea, i muri perimetrali del piano interrato e la relativa fondazione sono parte del sistema di impermeabilizzazione “vasca bianca”, la struttura portante del portico è in ferro.
Il solaio a terra della zona notte è realizzato su vespaio composto da elementi plastici sagomati (tipo Igloo), i solai interpiano sono del tipo a lastre prefabbricate con elementi di alleggerimento in polistirolo espanso (tipo Predalles) ed in laterocemento.
Le coperture a tetto degli spazi abitati sono in legno ad orditura unica, posata trasversalmente rispetto ai muri perimetrali. La copertura del portico a sud è invece sostenuta da un struttura primaria in carpenteria metallica ed una secondaria in legno.
Le murature di tamponamento esterne sono realizzate con blocchi di calcestruzzo areato autoclavato (tipo Gasbeton) dello spessore di 30 cm. Le pareti divisorie interne sono di due tipologie diverse. I locali sono per lo più suddivisi tramite tramezzi “a secco” composti da lastre in cartongesso (n. 2 per lato) con interposto isolamento acustico in lana minerale. Solamente parte delle tramezzature al piano interrato e terra in prossimità del vano ascensore sono eseguiti con blocchi di calcestruzzo areato autoclavato (tipo Gasbeton) dello spessore di 10 cm.
La coibentazione rappresenta il valore aggiunto che qualifica l'intervento ed è progettato in maniera tale da isolare l'intero involucro edilizio senza soluzione di continuità.
L'isolamento al di sotto alle platee di fondazione è in lastre di polistirene espanso estruso caratterizzato dall'elevata resistenza a compressione, utilizzato anche per la coibentazione dei muri perimetrali del piano interrato.
Il sistema di isolamento termico a cappotto per facciate, dello spessore pari a 22 cm, prevede l'utilizzo di lastre di polistirene espanso sinterizzato contenente particelle di grafite, incollate sulle murature perimetrali con malta collante minerale.
Il ciclo è completato da una rasatura con malta minerale armata con rete in fibra di vetro sulla quale viene eseguito un intonaco di finitura con legante organico.
La copertura è isolata con pannelli in fibra di legno vergine per uno spessore complessivo di 30 cm.
Le finiture esterne, oltre a quelle già previste nel ciclo del “cappotto”, sono caratterizzate dall'impiego del laterizio faccia vista in tre diversi formati: il listello di rivestimento, il mezzo mattone ed il mattone intero impiegati per la formazione di grigliati a “gelosia”. Il manto di copertura è in lamiera aggraffata color antracite.
Pompa di calore elettrica e riscaldamento a pavimento
L'impianto idrico-sanitario e di climatizzazione invernale ed estiva è in pompa di calore elettrica e la produzione di acqua calda sanitaria avviene tramite bollitore; il riscaldamento è a pavimento, mentre il raffrescamento viene diffuso tramite impianto canalizzato.
É prevista l'installazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore ad alta efficienza e di un impianto fotovoltaico in copertura (8 Kw), il tutto nel rispetto di quanto stabilito dalla relazione sul contenimento energetico.
Tutte le unità interne saranno installate nel locale impianti del piano interrato dal quale dipartono i condotti di distribuzione e le linee di alimentazione che raggiungono i locali posti ai piani superiori percorrendo i ribassamenti ed i controsoffitti ad altezza variabile.
Reti tecnologiche e di smaltimento acque
Le utenze domestiche raggiungono l'interno dell'edificio partendo dal vano contatori posto in prossimità dell'accesso carraio principale.
Date le caratteristiche costruttive ed impiantistiche non è prevista alcuna fornitura di gas. Le acque reflue vengono raccolte dalla rete delle acque nere interna che si innesta nella fognatura comunale in corrispondenza del punto di allaccio già predisposti durante la realizzazione delle urbanizzazioni del piano attuativo.
Tutta l'acqua piovana che defluisce dalle coperture dell'edificio viene raccolta dalle reti delle acque chiare e nel rispetto della normativa vigente in materia di invarianza idraulica, successivamente restituita agli strati superficiali del suolo attraverso n. 2 pozzi disperdenti collocati all'interno dei lotti di proprietà in zone sistemate a verde mantenute a debita distanza dagli spazi edificati.
Il laterizio faccia a vista
La scelta dell'utilizzo del mattone faccia vista dipende da due motivazioni: una di natura narrativa/evocativa, l'altra tecnica.
Dal punto di vista narrativo il progetto riprende il paradigma tipologico della Cascina Cremasca caratterizzata dalle falde asimmetriche con la maggior estensione di quella rivolta a sud, dalle coperture senza sporti di gronda e dal mattone in laterizio, prodotto con l'argilla estratta poco sotto il piano di campagna quale elemento costruttivo principale: parete portante ma anche trama dell'apertura a “gelosia”, prototipo delle schermature solari e motivo architettonico replicabile come un pattern riconoscibile.
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Dal punto di vista tecnico invece si presentava la necessità di rivestire parte delle pareti maggiormente esposte alle intemperie per preservarne l'integrità, poiché prive di sporti di gronda.
La nostra scelta quindi è ricaduta sul prodotto CLASSICO ROSSO della ditta SAN MARCO, nel formato in listelli 2x25x5,5 cm e mattoni 12x25x5,5 cm.
L'utilizzo di entrambi i formati è stato fondamentale per la progettazione e la realizzazione del grigliato a gelosia che disegna il terrazzo a tasca affacciato sul patio interno; gelosia che poi sfuma in una texture caratterizzata da un gioco di luci ed ombre ottenuta dall'alternanza del listello e del mezzo mattone posti a rivestimento della coibentazione a cappotto.
In fase di progettazione, grazie al supporto tecnico di Terreal, abbiamo messo a punto diverse tipologie di assemblaggio e supporto:
- la gelosia del terrazzo a tasca poggia su di un cordolo desolidarizzante a taglio termico ed è contenuta alla sommità da un profilo in ferro ad “U” collegato ad una struttura in carpenteria metallica che garantisce la corretta resistenza alle sollecitazioni alla spinta orizzontale, già che la gelosia si affaccia sul vuoto; per questo i mattoni che la compongono sono collegati tra loro da bacchette metalliche passanti
- i “mezzi” mattoni di rivestimento sono ancorati alla muratura in blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato tipo GASBETON con spilli in acciaio inox (indicativamente 10/m2) della lunghezza adeguata a consentire il fissaggio oltre il cappotto (sp. 22 cm)
- i listelli di rivestimento sono posati con legante (malta minerale) su isolamento termico a cappotto in polistirene espanso estruso dello spessore di 22 cm
Si ringraziano i Progettisti:
Arch. Paolo Capuano (Progettista e Direttore dei lavori)
Arch. Marco Venturelli (Progettista)
tIPS Architects
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