Tecnologia e innovazione: Marzia Bolpagni tra le 50 donne in Europa più influenti nel campo STEM
Marzia Bolpagni ha poco più di 30 anni e nella sua brillante carriera ha già collezionato un considerevole numero di riconoscimenti internazionali per il suo determinante contributo alla digitalizzazione dell’ambiente costruito e non solo.
Marzia Bolpagni riceve il premio InspiringFifty Europe 2022
Recentemente Marzia Bolpagni è stata insignita del premio InspiringFifty Europe 2022. Un riconoscimento prestigioso attribuito alle prime cinquanta donne in Europa che eccellono nel settore STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics). Tra gli obiettivi del premio quello di ispirare la prossima generazione di leader e talenti femminili in un settore, quello dello STEM, tradizionalmente di appannaggio maschile.
A ricevere il prestigioso riconoscimento insieme a Marzia troviamo donne di altrissimo come che prof. Dr. Larissa Suzuki che lavora su un progetto per create internet interplanatario per la NASA e altre 4 donne italiane: dr. Gioia Rau (Astrofisica presso il Goddard Space Flight Center della NASA), prof.ssa Isabella Castiglioni (Ordinario di Fisica Applicata presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca), Nicoletta Mastropietro (Chief Technology and Innovation Officer di A2A) e Sara Colnago (CEO di Business Competence e co-founder di Swascan).
Per essere smart, la rivoluzione digitale ha bisogno di essere più inclusiva
Ce lo dice un recente rapporto dell’UNESCO, il quale rileva che le donne sono ancora sottorappresentate in campi come l'informatica, l'ingegneria, la matematica e la fisica.
“La domanda nel mercato del lavoro europeo di competenze STEM dovrebbe quasi triplicare dall'8% al 23% della forza lavoro tra il 2015 e il 2025, mentre si prevede che l'occupazione nei settori legati alle STEM aumenterà solo di circa 6,5%” si riporta nel testo del rapporto.
Gli autori, inoltre, segnalano la necessità di compiere sforzi importanti a livello di governativo, a livello accademico e aziendale per affrontare lo squilibrio di genere presente nel settore. La sfida è duplice: attrarre e trattenere le donne in questo campo e dar slancio alla Quarta Rivoluzione Industriale.
Donne in STEM alcuni numeri
Le donne rappresentano, a livello mondiale, solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% di quelli in informatica, competenze vitali per i lavori del futuro.
Il rapporto riporta che in Italia la quota di laureate nel settore dell’ingegneria si attesta intorno al 31,9% mentre nel settore ICT la percentuale cala fino a raggiungere il 16 % (dati di riferimento 2018).
Inoltre, sempre secondo il rapporto 2021 dell’UNESCO, solo il 22% delle donne lavora nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) in tutto il mondo.
L'intervista a Marzia Bolpagni
Come e quando è nata questa tua passione per la tecnologia e la digitalizzazione applicata al settore delle costruzioni?
Mi sono appassionata di queste tematiche all’università grazie al corso del Prof. Angelo Luigi Camillo Ciribini più di 10 anni fa.
Quale è stato il percorso di studi che hai intrapreso?
Mi sono laureata in ingegneria Edile Architettura a UNIBS e poi ho completato un dottorato di ricerca al Politecnico di Milano specializzandomi nell’uso del BIM nella fase di gara negli appalti pubblici e collaborando con il Massachusetts Port Authority a Boston e il Ministero di Giustizia a Londra.
Puoi raccontarci la tua esperienza di formazione e lavoro all’estero? Come è iniziata e perché hai deciso di restare in Inghilterra?
Durante il dottorato ho conosciuto la mia attuale compagnia, Mace, che mi ha chiesto di contattarli non appena volessi un lavoro. Ho così colto questa opportunità e sono stata subito assunta con la posizione di Manager. L’Inghilterra riconosce e premia il talento e ho capito che era il posto giusto per iniziare la mia carriera come una giovane donna.
Come vedi posizionata l’Italia, rispetto agli altri stati europei, riguardo il tema della digitalizzazione applicata al settore delle costruzioni? Siamo indietro, al passo o addirittura per certi versi all’avanguardia?
In Italia ci sono diverse eccellenze e la generale implementazione non si discosta significativamente da quella di altri paesi europei. Ad esempio l’Italia è uno tra i pochi peasi con un mandato governativo e degli standard nazionali. Tuttavia spesso manca una visione e promozione del Sistema Paese che permetterebbe all’Italia di affermasi come paese europeo di rifereimento.
Quali sono i progetti più importanti che hai portato avanti nel campo della normazione e della ricerca e su cosa ti stai concentrando in quest’ultimo periodo?
A dire il vero la maggior parte del mio lavoro riguarda l’implentazione della digitalizzazione su progetti per clienti internazionali in diversi settori tra cui educazione, farmaceutico, aviazione e finanza. Lavoro anche sulla standardizzazione in merito al livello di fabbisogno informativo: stiamo portando lo standard EN 17412-1 a livello internazionale (ISO 7817-1). Cerco di ritagliare anche spazio per la ricerca su temi come automazione dei processi e blockchain con sempre un focus lato committenza.
Quali saranno le prossime sfide che il mondo della digitalizzazione dovrà affrontare di concerto al mondo delle costruzioni?
Sicuramente digitalizzazione a servizio della sostenibilità per far fronte alla crisi climatica che stiamo vivendo.
Sei una giovane donna, ingegnere ed affermata! Hai incontrato delle difficoltà per inserirti in questo settore? Credi che il gender gap sia ancora un problema da risolvere nella professione?
Sicuramente è un problema da risolvere e spero che il mio percorso possa motivare tante donne ad intraprendere o continuare una carriera nella digitalizzazione dell’ambiente costruito, una carriera in salita ma ricca di soddisfazioni!
Cosa consiglieresti ai giovani ingegneri e architetti che, appassionati come te di digitalizzazione, vorrebbero intraprendere questa carriera professionale?
Consiglierei di lavorare in ambienti che permettono di usare i loro talenti e di crescere, non è sempre facile trovarli ma non arrendetevi!
Breve biografia di Marzia
Marzia è un’esperta di digitalizzazione dell’ambiente costruito. Nella sua visione primeggia la volontà di creare una società sostenibile e inclusiva e si impegna ad ispirare le nuove generazioni a partecipare a questo importante obiettivo. Marzia è un ingegnere edile laureata con lode presso l'Università degli Studi di Brescia ed ha conseguito un dottorato di ricerca sulla digitalizzazione dell’ambiente costruito presso il Politecnico di Milano. Oggi lavora per Mace Group, azienda conosciuta a livello mondiale e che opera nel settore delle costruzioni. In Mace Marzia Bolpagni è alla guida del team internazionale che si occupa di BIM.
Tra le ambizioni di Marzia risiede anche la volontà di colmare il divario tra accademia ed industria: mentre ricopre ruoli di rilievo nell’industria, continua la sua attività accademica come ricercatrice onoraria (Honorary Lecturer) presso la prestigiosa University College London (UCL) Bartlett School of Sustainable Construction, è Visiting Professor presso Northumbria University nel Dipartimento di Ingegneria Meccanica e delle Costruzioni, ed è a capo della commissione di Standardizzazione e Modellazione del gruppo europeo di computazione per le costruzioni (EC3). Marzia, inoltre, guida un gruppo di lavoro europeo sulla digitalizzazione delle costruzioni dove rappresenta l’Italia (UNI) ed è l’autore di riferimento dello standard europeo EN 17412-1 sulla definizione del livello di fabbisogno informativo.
Marzia è anche Vice editrice del BIM Dictionary. È Ambasciatrice dell’UK BIM Alliance, Ambasciatrice STEM, membro del gruppo di trasformazione digitale dell’Association of Consultancy and Engineering e Fondatrice di Italians in Digital Transformation UK, una comunità di 400+ professionisti con la passione per la trasformazione digitale e spirito collaborativo.
Marzia è autrice di articoli scientifici e pubblicazioni di settore riconosciuti a livello internazionale tra cui un recente testo dedicato all’Industria 4.0 per il settore delle costruzioni.
Riconoscimenti e premi ricevuti nella carriera professionale
Vincitrice di numerosi premi prestigiosi tra cui Ingenio al femminile (2017) del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Vincitrice del premio individuale Mace Star Awards per Innovazione ed Eccellenza dei servizi offerti (2019), Vincitrice del premio individuale Giovane Ingegnere dell’anno dalla Royal Academy of Engineering e Sir George Macfarlane Medal per l’eccellenza del lavoro svolto (2021), Vincitrice del Premio individuale Professionista Emergente dell’Anno dall’Association of Consultancy and Engineering (2021), Vincitrice del premio InspiringFifty: tra le 50 donne più influenti nella tecnologia in UK (2021), Vincitrice del prestigioso premio come Donna del Futuro per le Costruzioni (2021) e premiata come Alumna dell'Anno dall'Associazione Alumni dell'Università degli Studi di Brescia.
Sempre nel 2022 Marzia riceverà un altro riconoscimento, che siamo certi non essere l’ultimo nel corso di quest’anno.
Marzia, infatti, è tra le 5 donne emergenti nel settore infrastrutture, trasporti e logistica secondo l’associazione We Are the City. La cerimonia di premiazione sarà il 14 luglio.
Marzia collabora con Ingenio già da diverso tempo e ci teniamo ad esprimere le nostre più sincere e sentite congratulazioni per i prestigiosi riconoscimenti ricevuti.
Italians in Digital Transformation UKDi seguito una serie di articoli pubblicati su Ingenio che ci raccontano gli incontri della community di professionisti con la passione per innovazione digitale.
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