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TAV Torino-Lione: il Metodo One Team nel processo di digitalizzazione dell'opera infrastrutturale

TELT ha digitalizzato l'infrastruttura ferroviaria in corso d'opera, apprezzando i vantaggi del BIM nella gestione del ciclo di vita, nel monitoraggio delle componenti e nella georeferenziazione del Digital Twin. Per l’implementazione del BIM, TELT si è affidata al Metodo One Team.

Estensione, costi e caratteristiche peculiari di alcuni tratti della Torino-Lione

La Torino-Lione è la futura linea ferroviaria per merci e passeggeri che si estende per 270 km, di cui il 70% in Francia e il 30% in Italia.

TELT-Tunnel Euralpin Lyon Turin sas è il promotore pubblico incaricato della costruzione della nuova sezione transfrontaliera tra Susa/Bussoleno e Saint-Jean-de-Maurienne, per un totale di 65 km, di cui l’89% in galleria, che consentirà lo spostamento di un milione di mezzi pesanti dalla strada alla ferrovia.

Il costo, certificato da un ente terzo, è di 8,6 miliardi di euro (in euro 2012), cofinanziati al 40% dall’Europa, al 35% dall’Italia e al 25% dalla Francia.

L'opera principale della sezione transfrontaliera è costituita dal tunnel di base del Moncenisio, una galleria a doppia canna di 57,5 km che consente di attraversare le Alpi alla quota di pianura, abbattendo tempi e costi del trasporto di beni e persone.

 

Torino-Lione: Render stazione di Susa progettata da Kengo Kuma
Rendering della futura stazione internazionale di Susa progettata da Kengo Kuma. (© TELT)

 

La digitalizzazione dell'infrastruttura ferroviaria parte in corso d’opera

In totale, il sistema prevede 162 km di gallerie suddivisi in 9 siti costruttivi, a cui si aggiungono 2 cantieri operativi per la gestione delle terre da scavo e 1 cantiere operativo per le attrezzature ferroviarie necessarie per la messa in servizio.

Il processo BIM è partito in una fase intermedia del progetto, quindi con maggiori difficoltà rispetto a un’opera che nasce direttamente in BIM.

Essendo condiviso tra due Stati, il progetto è caratterizzato da alcune particolarità: la Francia, al contrario dell’Italia, non ha l’obbligatorietà sul BIM e TELT è un promotore pubblico di giurisdizione francese.

Nei contratti tra la Società e i Consorzi che eseguono i lavori di realizzazione, però, le norme italiane sono richiamate e costituiscono quindi un preciso riferimento per i progettisti e i costruttori dell’opera, in entrambi i Paesi.

 

Abbiamo cercato di risolvere questa differenza imponendo anche le norme italiane per un controllo più omogeneo nella realizzazione dell’opera. La nostra sarà una gestione unitaria dei cantieri sia in fase di costruzione che di operatività, con precisi vincoli di tempistica, costi e qualità di realizzazione.

    

Implementazione del BIM in TELT con One Team

Il BIM in TELT è un processo basato su un modello digitale intelligente dell’opera in tutte le sue componenti, in grado di fornire tutte le informazioni necessarie sia in fase di costruzione in atto che nella successiva fase di gestione.

Il modello dovrà contenere il maggior numero possibile di informazioni e le caratteristiche fisiche e funzionali dell’opera, in costante aggiornamento durante le fasi di costruzione; grazie a formati e protocolli standard di scambio dei dati, le informazioni contenute dovranno essere utilizzabili da tutti gli attori del processo di realizzazione.

La creazione degli oggetti che riproducono gli asset, e l’inserimento delle informazioni legate a ciascuno, sono operazioni centralizzate. Le informazioni vengono inserite una sola volta, ma poi utilizzate a più riprese durante l’intero ciclo dell’opera e da più cantieri operativi. In questo modo viene ridotta la perdita di dati e sarà possibile eseguire analisi di rischio mettendo in relazione il cronoprogramma dei lavori con le variabili monitorate.

 

Torino-Lione: il secondo pozzo di ventilazione di Avrieux
Linea Torino-Lione: il secondo pozzo di ventilazione di Avrieux (© TELT)

 

Il modello BIM è inoltre in grado di integrare, attraverso il software Revit, gli elementi geologici-geotecnici, mettendoli in rapporto con le opere civili; il modello così è sempre aggiornato in tempo reale.

 

One Team è Autodesk Platinum Partner, il massimo livello di certificazione Autodesk che garantisce comprovata esperienza nel fornire ai clienti soluzioni di progettazione avanzate, consulenze, formazione e supporto ai clienti.

 

Geodigital Twin: l'integrazione del Digital Twin nei software cartografici con ArcGIS Pro

Il Digital Twin può essere integrato in software cartografici come Esri ArcGIS Pro in modo da controllarne il sistema di riferimento, anche di origine personalizzata, e validarne la posizione sulla superficie terrestre. ArcGIS Pro infatti consente di visualizzare i modelli BIM, in formato .rvt, .dwg e .ifc, in lettura diretta e senza necessità di convertire i file output della progettazione. Ciò contribuisce ad evitare la perdita di informazioni durante tutto il ciclo di vita dell'opera e permette di creare un vero e proprio Digital Twin cartografico: il Geodigital Twin.

Il GIS si pone infatti come collettore nel quale far confluire, oltre ai risultati della progettazione, dati di diversa origine: cartografici, tabellari, servizi web, sensoristica e molto altro. L'integrazione di diverse tipologie di dati all'interno di un software cartografico come ArcGIS Pro permette di avere un contesto territoriale realistico e apre a diverse possibilità di analisi spaziale sul territorio preso in esame. I risultati delle analisi spaziali possono poi essere rese disponibili anche via web agli stakeholder e agli attori interessati, attraverso mappe e dashboard interattive.

All'interno di ArcGIS Pro sono anche presenti numerosi strumenti utili per eseguire valutazioni dettagliate su aspetti e indicatori legati alla sostenibilità e riguardanti, ad esempio, il Cantiere Sostenibile. 

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Dal nuovo Codice dei Contratti alla comunicazione della sostenibilità dell'opera

Il BIM garantisce una serie di importanti requisiti: trasparenza della collaborazione, della condivisione dei dati e delle informazioni; concorrenza data dall’interoperabilità mediante formati aperti non proprietari; concorrenza tra i fornitori di tecnologie; apertura al coinvolgimento di specifiche progettualità tra i progettisti. In questo modo, vengono pienamente soddisfatti i tre principi ispiratori del Codice dei Contratti Pubblici: principio di risultato, principio della fiducia, principio dell’accesso al mercato, su regole di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità e trasparenza, proporzionalità.

TELT esprime soddisfazione anche per i vantaggi tout court del modello BIM: dalla gestione dell’intero ciclo di vita dell’opera, alla riduzione della complessità dell’infrastruttura attraverso il monitoraggio su tutte le componenti, fino alla georeferenziazione del Digital Twin e alla conservazione dell’intera storia del progetto.

Il monitoraggio in BIM consente di tenere costantemente sotto controllo i parametri di sostenibilità del cantiere, intervenendo in tempo reale su eventuali problematiche riguardanti ambiente circostante, sicurezza, costi eccessivi e tutto ciò che rientra nell’universo ESG.

 

Torino-Lione: la discenderia di La Praz
Linea Torino-Lione: la discenderia di La Praz (© TELT)

 

Di rilievo anche l’apporto alla comunicazione della sostenibilità dell’opera: applicando i concetti di Digital Twin anche in fase di cantierizzazione, si possono ottenere degli indicatori chiave che consentono di fornire una corretta comunicazione sia a livello tecnico che con gli stakeholder esterni.

 

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METODO ONE TEAM PER LE GRANDI OPERE
Per l’adozione del BIM, TELT ha seguito il Metodo One Team: dall’analisi per l’individuazione del livello di maturità BIM alla formazione del team di lavoro, dal project coaching su progetto pilota BIM alla standardizzazione dei workflow operativi fino all’ottimizzazione dei flussi di lavoro e al monitoraggio in cantiere. Una preparazione a 360 gradi per uno dei progetti più importanti degli ultimi anni.
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