CONPAVIPER: due eventi formativi per i professionisti del settore resine
Giovedì 6 giugno CONPAVIPER propone due corsi formativi dedicati ai professionisti del mondo delle resine. Scopri tutti i dettagli sugli eventi e iscriviti!
Giovedì 6 giugno CONPAVIPER propone due corsi formativi dedicati ai professionisti del mondo delle resine. Scopri tutti i dettagli sugli eventi e iscriviti!
Al SAIE di Bari (19-21 ottobre 2023) sarà presente un'area espositivo-formativa dedicata al mondo delle pavimentazioni. L'iniziativa nasce dalla proficua collaborazione avviata tra la fiera SAIE e l’Associazione Conpaviper. Scopri il ricco programma degli eventi.
Corretta progettazione e posa in opera sono due requisiti imprescindibili per garantire durabilità e qualità al sistema pavimento. Abbiamo intervistato Angelo Belli, vice presidente Conpaviper con delega sezione massetti, per approfondire sul tema.
Giovanni Saba, vicepresidente CONPAVIPER con delega alle pavimentazioni industriali, affronta il problema della mancanza di chiarezza nel mercato delle pavimentazioni industriali, spesso sottovalutate come strutture, soprattutto a causa della mancanza di progettisti specializzati. Saba annuncia che a breve CONPAVIPER pubblicherà la revisione del suo Codice di Buona Pratica ed evidenzia il ruolo essenziale svolto dall'associazione nei suoi 20 anni di attività.
Nel corso dell'Assemblea dei Soci svolta a Brescia, l'Associazione Conpaviper, che rappresenta in ambito confindustriale e in ANCE il settore dei pavimenti continui, ha eletto Enzo Parietti come presidente. L'imprenditore resterà in carica fino al 2025.
L’Allegato A della Rev.5 del Codice di Buona Pratica definisce le prestazioni meccaniche e lo spessore minimo dei massetti in funzione della tipologia, della classe di rivestimento, della classe di destinazione e della tipologia di legante.
Tiziano Massazzi, vicepresidente CONPAVIPER, e Francesco Bianchi, socio CONPAVIPER, hanno moderato i lavori della conversazione tecnica «Patologie dei pavimenti industriali e prevenzione», facente parte del ciclo di approfondimenti «CONVERSAZIONI sui PAVIMENTI INDUSTRIALI» a cui sono intervenuti come relatori, Livio Pascali e Marco Magistrali, soci Conpaviper.
La relazione si è tenuta al SAIE di Bologna, all'interno del III FORUM NAZIONALE MASSETTI E PAVIMENTI CONTINUI il 21 ottobre 2022.
Caratteristiche e classificazione dei massetti secondo quanto contenuto nella Rev. 05 del Codice di Buona Pratica per la progettazione e il controllo dei massetti e dei pavimenti.
Quanto riportato all'interno di questo articolo fa riferimento alla Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti edito da Conpaviper: la guida completa e aggiornata per la progettazione e il controllo dei massetti e dei pavimenti.
Quali sono i parametri che devono essere considerati ai fini di una corretta progettazione ed esecuzione in opera del massetto? I dettagli in questo articolo.
La norma UNI 11470 Coperture discontinue - Schermi e membrane traspiranti sintetiche – Definizione, campo di applicazione e posa in opera classifica gli schermi e le membrane traspiranti in funzione della loro traspirabilità, ovvero trasmissione del vapore acqueo in funzione dello spessore d’aria equivalente Sd. Per valori di Sd < 0,3 m le membrane sono definite traspiranti, per valori di 2 m < Sd < 20 m schermi freno vapore, per valori di 20 m < Sd < 40 m schermi freno vapore a media diffusività, per valori di 40 m < Sd < 100 m schermi freno vapore a bassa diffusività, per valori di 100 m < Sd schermi barriere vapore.
Come passare dallo spessore minimo allo spessore nominale dei massetti considerando le tolleranze di posa del sottofondo e dei vincoli posizionati sopra la pavimentazione.
La stabilità meccanica del pavimento dipende, oltre che dalle caratteristiche del massetto, dalla rigidezza degli strati sottostanti e dalla capacità della pavimentazione di ripartire il carico concentrato.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo è estratto dall’Allegato H della Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti e fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
I pavimenti che prevedono finiture in legno incollate sono di gran lunga quelle più a rischio di distacchi, rigonfiamenti e arricciamenti della pavimentazione. Per limitare questo genere di fenomeni la Rev. 4 del Codice di Buona Pratica nell’Allegato A prevede massetti più prestanti in termini di resistenza, spessore e resistenza alle sollecitazioni superficiali.
Le quote si misurano con l’apposita livella laser o ad acqua, traguardando il riferimento riportato sul muro a 1000 mm sul piano finito (cioè pavimentato) con un’asta in cui sono stati riportati i segni del riferimento
Concettualmente è come progettare un pavimento sito all’interno ma avente inclinazione di almeno 1% in una o più direzioni per favorire il deflusso delle acque meteoriche verso i pluviali.
Per i rivestimenti ceramici e lapidei lo SLU è la rottura del rivestimento o il suo distacco dal massetto, per i rivestimenti in legno incollati lo SLU è il distacco della pavimentazione dal massetto o il suo sollevamento, per i rivestimenti resilienti, laminati, tessili e resinosi lo SLU è la rottura del massetto o il distacco del rivestimento da questo.
Per tolleranza di planarità si intende la distanza di due piani paralleli al piano medio individuato dal massetto che ne contengono le irregolarità superficiali.
Il Progettista del Sistema Pavimento non ha la responsabilità di tutto ciò che interagisce col Sistema Pavimento. Si riportano di seguito i compiti dei tecnici con cui collabora.