condono edilizio

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Condoni e Sanatorie

Terzo condono edilizio: ci rientra l'ampliamento di unità residenziale con creazione di un solaio-soppalco?

L'ampliamento dell'unità residenziale realizzato mediante creazione di un solaio intermedio all’interno del proprio fabbricato non può beneficiare del terzo condono edilizio in zona vincolata, in quanto è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del DL 269/2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) e previo parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo.

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Terzo condono edilizio: in zona vincolata vietati gli interventi maggiori che aumentano la volumetria

Gli "abusi maggiori" non sono mai sanabili con il terzo condono edilizio quando commessi in zone vincolate prima della realizzazione delle opere, indipendentemente dal tipo di vincolo.

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Condono edilizio: la sanatoria frazionata degli abusi non è ammessa

In materia di condono edilizio, uno stesso soggetto legittimato non può utilizzare separate domande di sanatoria per aggirare il limite massimo di volumetria previsto dall'art. 39 comma 1 della legge 724/1994. Se si tratti della medesima costruzione, essa va considerata in senso unitario e le richieste devono per forza essere unificate.

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Cambio di destinazione d'uso da deposito a residenziale: niente terzo condono in zona vincolata

Possono ritenersi suscettibili di sanatoria, nelle aree soggette a vincoli, solo le opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'Allegato 1 del decreto legge 269/2003, integrate dalle opere di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria.

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Le regole del secondo condono edilizio: per la sanatoria serve il parere positivo dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo

In caso di 'secondo condono edilizio', la regolarizzazione degli abusi edilizi ricadenti in zona sottoposta a vincolo paesaggistico relativo alla presenza di un corso d'acqua richiede inderogabilmente il previo rilascio del parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo.

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Condono edilizio: il comune deve rispettare la scadenza per le integrazioni documentali

In materia di condono edilizio, è nullo l'atto di diniego per la sanatoria da parte del comune che anticipa con un preavviso di diniego il termine di 90 giorni concesso al proprietario per documentare la richiesta.

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Sanatoria e condono edilizio: quali prove servono per dimostrare la data dell'intervento?

La prova della data di realizzazione di un'opera edilizia, per poter ottenere la sanatoria o il condono edilizio, è ad esclusivo carico del privato, deve essere rigorosa e fondarsi su documentazione certa e univoca e comunque su elementi oggettivi. I principi di prova oggettivi concernenti la collocazione dei manufatti tanto nello spazio, quanto nel tempo, si rinvengono nei ruderi, fondamenta, aerofotogrammetrie, mappe catastali.

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Condono edilizio: sanatoria ok per il cambio d'uso senza opere da casa agricola ad abitazione

Può ottenere la sanatoria straordinaria del terzo condono edilizio, in zona vincolata, il semplice cambio di destinazione d’uso (funzionale, senza opere), da casa agricola ad "ordinaria" abitazione residenziale, inerente un "fabbricato rurale" di 80 mq, in quanto si tratta di una “depotenziata” fattispecie di manutenzione straordinaria o di risanamento conservativo.

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Terzo condono edilizio off limits in zona vincolata per l'opera destinata ad abitazione

In virtù delle regole del Terzo condono edilizio, le opere abusive non sono comunque suscettibili di sanatoria straordinaria se sono state realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali.

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Terzo condono edilizio: sanatoria ok per l'edificio completato al rustico con copertura

Ai fini dell'ultimazione dell'opera per l'ottenimento del condono edilizio, si intendono ultimati gli edifici nei quali sia stato eseguito il rustico e completata la copertura ovvero, quanto alle opere interne agli edifici già esistenti e a quelle non destinate alla residenza, esse siano state completate funzionalmente.

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Ampliamento di veranda con aumento di cubatura: niente terzo condono edilizio in zona vincolata

L'ampliamento di una veranda con aumento di cubatura costituisce un aumento volumetrico, rientrante fra gli abusi edilizi maggiori, che non possono ottenere la sanatoria straordinaria se commessi in area vincolata in virtù delle disposizioni del Terzo condono edilizio.

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Ampliamento di immobile con tettoia aggiuntiva: non si può in pendenza di condono edilizio

Successivamente alla presentazione della domanda di condono edilizio e prima che quest'ultima sia decisa, il proprietario non può effettuare alcun lavoro di completamento o ampliamento dell'immobile abusivo.

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Terzo condono edilizio: il momento di apposizione del vincolo conta solo con opere minori

In materia di condono edilizio, per le opere che comportano realizzazione di nuova volumetria o nuove superfici è escluso in ogni caso il condono a prescindere dall'indagine sulla preesistenza o meno del vincolo.

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Le regole del condono edilizio: sanatoria ok per le nuove costruzioni a carattere residenziale

Ai fini dell'applicazione dell'art. 32, comma 25, del DL 269/2003 (Terzo condono edilizio), per "nuova costruzione", ammissibile a condono solo nel caso in cui abbia destinazione residenziale, deve intendersi la realizzazione di un intero fabbricato.

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Secondo e terzo condono edilizio: in attesa della sanatoria ammessi solo interventi di conservazione

In attesa della definizione del condono edilizio possono essere effettuati soltanto interventi finalizzati a garantire la conservazione del manufatto, purché gli stessi non modifichino le caratteristiche essenziali e la destinazione d’uso dell'immobile

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Condono edilizio: l'onere della prova sull'effettiva ultimazione delle opere è del privato

In materia di condono edilizio, sul richiedente grava l'onere di provare "appieno" la data di ultimazione delle opere, in modo da non lasciare alcun dubbio al riguardo, trattandosi di elemento essenziale per l'ammissibilità dell'istanza di condono.

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Terzo condono edilizio in zona vincolata: per essere sanabile, l'abuso deve essere "minore". Le caratteristiche

Il terzo condono edilizio non è consentito, a priori, se ha ad oggetto "abusi maggiori" (cioè riconducibili a quelli di cui alle tipologie 1, 2 e 3 della tabella allegata al DL 269/2003) commessi in zona sottoposta a vincolo posto in epoca anteriore alla realizzazione delle opere, ciò indipendentemente dal tipo di vincolo, se di inedificabilità assoluta o relativa.

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Condono edilizio per intera unità immobiliare in zona vincolata: l'area urbanizzata non consente la sanatoria

Per il condono edilizio di un'opera in zona vincolata, non conta l'avvenuta urbanizzazione dell'area, considerando che il vincolo è fondato su una valutazione complessiva del paesaggio e dell'area circostante, che presuppone un giudizio di prevalenza dell'interesse pubblico che, in quanto tale, può essere superato solo da un successivo provvedimento di revoca o di rimozione del vincolo stesso.

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Terzo condono edilizio: l'aumento (anche modesto) di volumetria non è contemplato in zona vincolata

La sanatoria straordinaria del terzo condono edilizio è esclusa a priori in caso di opere consistenti nella realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura assoluta o relativa, o comunque di inedificabilità, anche relativa.

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L'opera aggiuntiva in attesa di condono edilizio è abusiva senza il necessario permesso

Un manufatto di ben 73 metri quadrati, alto 3,20 metri, costruito con struttura portante in ferro, tamponatura in poroton e copertura in lamiera che non è indicato nell'istanza di condono, necessita di un permesso di costruire ad hoc, non potendo figurare come locale accessorio destinato a contenere solo impianti tecnologici.

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Le condizioni del terzo condono edilizio: occhio alle differenze tra zone vincolate e non

Niente terzo condono edilizio (sanatoria straordinaria) per quelle opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa.

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Terzo condono edilizio col silenzio-assenso, ecco quando: domanda completa e con i requisiti per l'accoglimento

Perché possa formarsi il silenzio-assenso su un'istanza di condono edilizio, il termine di ventiquattro mesi decorre dalla presentazione della medesima domanda, a condizione che la stessa risulti completa in ogni sua parte, ma è necessario anche che la domanda di sanatoria presentata possegga i requisiti soggettivi e oggettivi per essere accolta.

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Il miraggio del terzo condono edilizio: perché la veranda abusiva chiusa su 4 lati non è sanabile

Una struttura coperta, chiusa su quattro lati, su una superficie di 64,92 metri quadrati e con un volume di 200,63 metri cubi, non consente la riconducibilità della fattispecie al c.d. terzo condono edilizio in presenza di vincolo paesaggistico ed idrogeologico.

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Soppalco non residenziale abusivo: serve il permesso, niente condono edilizio in zona vincolata

La realizzazione di un soppalco ad uso non abitativo per una superficie utile non residenziale di 41 metri quadrati non può rientrare tra gli interventi di minore rilevanza

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