Calcestruzzo, meno carbonio con geopolimeri e GFRP
L'utilizzo di materiali cementizi supplementari (SCMs), di geopolimeri e di materiali innovativi per il rinforzo consente di migliorare le performance strutturali promuovendo la sostenibilità.
L'utilizzo di materiali cementizi supplementari (SCMs), di geopolimeri e di materiali innovativi per il rinforzo consente di migliorare le performance strutturali promuovendo la sostenibilità.
Questo lavoro si prefigge di tracciare un percorso evolutivo sulle origini delle applicazioni del biossido di titanio nelle miscele cementizie, che nel 2000 guadagnano l’attributo di tecnologie smart. Obiettivo è la comprensione delle azioni autopulenti e antinquinanti, mutuate da meccanismi strutturati su scala nanometrica esistenti in natura. Imitare, riprodurre e potenziare sono gli step che gestiscono l’approccio della ricerca su questi temi, in cui la Natura è insegnante.
Lo studio, parte del progetto europeo SensCrHEAT, ha analizzato malte con leganti diversi e materiali riciclati per migliorarne le proprietà meccaniche ed elettriche. L’aggiunta di biochar e fibre di carbonio riciclate ha mostrato migliori prestazioni di auto-monitoraggio rispetto al grafene commerciale.
Lo studio analizza l'effetto dell’aggiunta di TiO₂ su malte attivate alcalinamente, evidenziando benefici nella capacità autopulente e una lieve influenza sulle proprietà meccaniche. I test mostrano che il TiO₂ migliora la resistenza all’inquinamento e favorisce la degradazione dei coloranti.
La norma UNI 11104, oggi basata su un approccio prescrittivo, mostra limiti nel rispondere alle esigenze tecniche e innovative del settore del calcestruzzo. Nell’intervista di Ingenio, l’Ing. Davide Orbolato evidenzia come un passaggio a un modello prestazionale, basato su prove sperimentali e criteri di durabilità, permetterebbe di valorizzare le innovazioni tecnologiche e l’uso di materiali sostenibili.
Beatrice Belletti, docente dell'Università di Parma, è stata nominata Fellow Member 2025 dalla Fédération Internationale du Béton per il suo contributo allo sviluppo dell’associazione. La fib promuove la ricerca e l’innovazione nel settore delle costruzioni in calcestruzzo a livello globale.
Il lavoro studia malte attivate alcalinamente senza cemento per compositi rinforzati con tessuto, ottimizzando l’uso di sottoprodotti industriali. La ricerca fa parte del progetto STRIPES, finanziato dal PRIN-PNRR 2022, per sviluppare malte sostenibili per il rinforzo strutturale.
L’approccio prescrittivo della UNI 11104 limita l’innovazione nel settore del calcestruzzo. Enricomaria Gastaldo Brac di PENETRON evidenzia la necessità di un modello prestazionale basato su parametri di durabilità per costruzioni più affidabili e sostenibili.
Calcestruzzo: la revisione della norma UNI 11104 è attualmente in inchiesta pubblica finale. Ingenio ne ha parlato con Alfonso Di Bona, Consigliere Delegato di Heidelberg Materials Italia Calcestruzzi Spa, per approfondire le prospettive, le sfide e l’impatto di questa evoluzione normativa sul settore.
Prendendo spunto da una pubblicazione su INGENIO, l’articolo di Roberto Marino analizza la durabilità dei calcestruzzi con cementi a basso tenore di clinker, evidenziando il comportamento fisico-meccanico e la sostenibilità ambientale delle miscele. Attraverso analisi sperimentali e curve di correlazione Rc vs a/c, si sottolineano l’influenza del contenuto d’aria e l’importanza della stagionatura, suggerendo nuove strategie per ottimizzare resistenze e durabilità nei calcestruzzi ecosostenibili.
Consigli tecnici per una progettazione e posa ottimale, analisi delle criticità più frequenti e una panoramica sulle soluzioni e tecnologie più avanzate per realizzare pavimentazioni efficienti, sicure e durevoli nel tempo.
Il seminario online del 10 aprile, promosso dal CTE, approfondirà la sostenibilità nelle costruzioni, evidenziando l’importanza dell’ottimizzazione progettuale, dell’uso efficiente dei materiali e della gestione del ciclo di vita delle opere. Verranno analizzati casi concreti e strategie per ridurre l’impatto ambientale, integrando durabilità, manutenzione e innovazione tecnologica. INGENIO è media partner dell'evento.
La riduzione del rapporto clinker-cemento è fondamentale per abbattere le emissioni di CO₂ nel settore edilizio, ma può compromettere la resistenza iniziale del cemento. Betocarb UF, un carbonato di calcio ultrafine a basso impatto ambientale, accelera l'idratazione migliorando la reattività del cemento, aumentando la resistenza già dopo 5 ore e contribuendo a una produzione più sostenibile di malte e calcestruzzi.
SAIE InCalcestruzzo è un’area tematica di SAIE Bari 2025 (23-25 ottobre) dedicata al calcestruzzo in tutte le sue forme, con focus su innovazione e sostenibilità. L’evento offrirà dimostrazioni, networking, approfondimenti tecnici e una scuola pratica per i professionisti del settore.
Innovazione e sostenibilità per la galleria Casalnuovo: primo scavo iperbarico in Italia con cementi e calcestruzzi sostenibili per la linea AV/AC Napoli-Bari. I dettagli in questo articolo.
L’American Concrete Institute ha pubblicato l'ACI CODE-318-25, aggiornando le norme per il calcestruzzo strutturale con novità su sostenibilità, barre di armatura post-installate, shear friction e progettazione sismica. Il documento resta un riferimento chiave per la progettazione e l’integrazione nei codici edilizi.
Il cementificio di Fanna è passato da Buzzi Unicem ad Alpacem Cementi Italia, ampliando la presenza del gruppo austriaco Wietersdorfer Alpacem in Italia. L’operazione garantisce continuità produttiva e occupazionale, mentre Buzzi SpA acquisisce il 25% di Alpacem Zement Austria per rafforzare la collaborazione.
L’intervista evidenzia le criticità dei calcestruzzi con cementi a basso clinker, come ridotta lavorabilità e resistenze iniziali inferiori, sottolineando l’importanza di mix-design accurati e additivi specifici. Sika affronta queste sfide con ricerca, innovazione tecnologica e supporto tecnico, puntando su normative aggiornate e monitoraggio continuo per una transizione sostenibile.
Lo studio analizza la durabilità di calcestruzzi con cementi innovativi a basso contenuto di clinker, valutandone la resistenza ai cloruri e ai cicli di gelo/disgelo. I risultati mostrano che, se progettati correttamente, questi calcestruzzi garantiscono elevate prestazioni, anche con aggregati riciclati e aria inglobata.
A SAIE 2024 il professor Claudio Mazzotti ha analizzato le principali soluzioni per ridurre l’impatto ambientale del calcestruzzo, proponendo strategie come la riduzione del clinker, l’ottimizzazione del mix design e l’uso di leganti alternativi. Questi interventi, uniti a una maggiore durabilità dei materiali e a un approccio integrato, mirano a rendere il settore delle costruzioni più sostenibile.
Alberto Truzzi, Presidente di ASSOBETON, evidenzia che il settore del prefabbricato in cemento deve prioritizzare sostenibilità, digitalizzazione (BIM), automazione e sicurezza per mantenere competitività, riducendo l’impatto ambientale con soluzioni innovative e materiali riciclati. Inoltre, ASSOBETON promuove ricerca, formazione e strumenti digitali per supportare l’adozione di soluzioni avanzate e normative che favoriscano l’uso di prefabbricati sostenibili e resilienti.
L'intervista è dell'Editore e Direttore di INGENIO Andrea Dari.
Capsol Technologies ha avviato uno studio pre-FEED per implementare la sua tecnologia di cattura del carbonio CapsolEoP in un cementificio europeo, puntando a sequestrare 600.000 tonnellate di CO₂ all’anno. CapsolEoP promette un consumo energetico fino al 50% inferiore rispetto alle tecnologie tradizionali, offrendo una soluzione più economica ed efficiente per la decarbonizzazione del settore cementiero.
Giuseppe Ruggiu, Presidente di ATECAP, traccia un bilancio positivo del 2024, evidenziando i risultati ottenuti grazie ai gruppi di lavoro su sostenibilità, innovazione, formazione e comunicazione. Per il futuro, ATECAP punta su iniziative concrete, come la diffusione della sostenibilità, nuovi corsi di formazione e strategie di marketing per rafforzare il settore.
La gamma di prodotti Betocarb® di Omya, a base di carbonato di calcio, è utilizzata nel calcestruzzo per migliorarne densità, lavorabilità, estetica e resistenza, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2. Grazie alla finezza e purezza, questi filler sono ideali per diverse applicazioni, dalla "terra umida" ai calcestruzzi fluidi, garantendo ottimizzazione dei costi, uniformità estetica e sostenibilità ambientale.