Sviluppo di malte ad attivazione alcalina per FRC sostenibili

Il lavoro analizza diverse formulazioni di malte attivate alcalinamente senza cemento

Lo sviluppo di leganti alternativi a basse emissioni di carbonio con proprietà elasto-meccaniche ottimizzate per applicazioni di riparazione e rinforzo strutturale rappresenta un fattore chiave per il settore commerciale. Le malte attivate alcalinamente senza cemento costituiscono un'alternativa valida ai conglomerati attualmente in uso, poiché presentano una rigidità inferiore rispetto alle malte a base di cemento Portland della stessa classe di resistenza e possono essere prodotte utilizzando sottoprodotti industriali. Tuttavia, la loro tendenza a manifestare un elevato ritiro libero e il rischio di efflorescenze richiedono una selezione accurata delle polveri reattive e una progettazione attenta della miscela.

Il presente lavoro analizza diverse formulazioni di malte attivate alcalinamente senza cemento, da impiegare come matrici in compositi rinforzati con tessuto, massimizzando l'uso di sottoprodotti industriali come polveri attive e attivatori economicamente vantaggiosi ed ecologici. Le malte sono state caratterizzate attraverso la misurazione dell'assorbimento capillare d'acqua, delle resistenze a compressione e flessione, oltre che mediante analisi con diffrattometria a raggi X.

È importante sottolineare che questo studio sperimentale rientra nel progetto di ricerca STRIPES, finanziato nell'ambito del bando PRIN-PNRR 2022, con l'obiettivo di sviluppare malte sostenibili per interventi di riparazione e rinforzo strutturale.

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