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Superbonus, ok al decreto per tutelare i redditi bassi. Ulteriore stretta su Bonus Barriere e cessione del credito

Il decreto Salva Superbonus, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2023, per tutelare i cittadini con i redditi più bassi e consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, prevede uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

A poche ore dal raggiungimento dell'accordo sul SAL aggiuntivo per il Superbonus in riferimento ai redditi bassi, arriva il decreto "Salva Superbonus", che contiene non solo questa disposizione ma anche altre impattanti sui bonus edilizi e la cessione del credito.

Il Consiglio dei Ministri n.64 del 28 dicembre, in tarda serata, ha infatti ufficializzato l'approvazione di un decreto-legge, poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 29 dicembre, che introduce misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 77/2020.

 

Superbonus: chi non conclude i lavori al 31/12 prenderà il 70% per le spese dal 1/1/24...

In relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente.

In pratica, si prenderà il 70% nel caso di lavori in condominio per le spese sostenute nel 2024, ma sono salve al 110% (o al 90%) le spese sostenute fino al 31 dicembre (non si perde l'aliquota maggiorata su quanto fatto) anche se non hanno portato, ad esempio in caso di SuperEcobonus, al salto di due classi energetiche perché i lavori, appunto, non sono ultimati.

 

...ma scatta una tutela speciale per i redditi bassi con SAL del 60% al 31/12: contributo su spese sostenute fino al 31/10/24

Arriviamo quindi al SAL aggiuntivo e selettivo: per tutelare i cittadini con i redditi più bassi e consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, il decreto prevede infatti uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del MEF da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

 

No a cessione del credito per interventi di demo-ricostruzione in zone sismiche

A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, non sarà più possibile optare per la cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.

 

Stretta sul Bonus Barriere Architettoniche: fuori dal 75% gli infissi

A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l'uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, viene inoltre limitato il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito, salvaguardano la tutela delle persone con disabilità.

Di fatto, il provvedimento chiarisce le tipologie di interventi che hanno accesso all'agevolazione, esclusivamente limitata a lavori aventi ad oggetto scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Restano fuori, tra l'altro, gli infissi.

Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.


IL DECRETO 212-2023 DEL 29 DICEMBRE 'SALVA SUPERBONUS' E' SCARICABLE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

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