Superbonus, la categoria catastale è riferita al pre o al post intervento?

Superbonus: il Decreto Rilancio ha sempre escluso le Categorie A1, A8 e A9 dai benefit

Il Decreto Rilancio, fin dalla sua prima versione, stabilisce che gli immobili in Categoria A1, A8 e A9 risultavano esclusi dall'applicazione degli incentivi previsti dal Superbonus.

La condizione di appartenenza ad una determinata categoria castale da parte di un immobile può però mutare proprio a seguito dei lavori oggetto di incentivo.

Quindi, in pratica, un immobile originariamente accatastato in una categoria consona all’incentivazione potrebbe dover essere riclassificato in relazione ad una categoria non più idonea a fine lavori.

Si pone quindi una questione: "Il vincolo introdotto dal DL Rilancio in materia di categorie catastali deve essere riferito al pre o al post intervento?"

Anfit, in una nota, specifica che più volte l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’appartenenza alla categoria catastale idonea debba essere dimostrata anche a fine lavori.

Ciò significa che, tenendo anche conto dell’obbligo di verifica puntualmente dell’invio della comunicazione di variazione castale introdotto dalla legge di bilancio, l’Agenzia delle Entrate attenzionerà questo aspetto.

In primis per verificare che sia avvenuto l’adeguamento della rendita castale e, in secondo luogo, per avere conferma del fatto che l’intervento non sia stato tale da far passare l’immobile in una categoria catastale non consentita dalla legislazione in materia.