Superbonus condomini, accordo su SAL straordinario e selettivo al 31 dicembre! Il salvagente per i lavori non conclusi
Non si tratta di una proroga ma di una misura mirata, nella quale sarà fissato un livello di stato di avanzamento lavori che rientrerà nel Superbonus al 110% (o al 90%) da definire in base ai costi.
Tanto tuonò che...arrivò un accordo: non la tanto agognata proroga per il Superbonus dei condomini, ma l'intesa sul 'dossier' che porterà ad un decreto ad hoc per il 'famigerato' SAL straordinario (aggiuntivo e selettivo), una sorta di salvagente per quei lavori completati per almeno il 70% entro il 2023 e che potranno usufruire, per la parte ultimata, dell'agevolazione al 110% o al 90%, a seconda dei casi. Ma non per tutti, come vedremo in seguito.
Secondo fonti di maggioranza e di Governo, l'intervento non sarà inserito nel decreto Milleproroghe (all'esame del Consiglio dei Ministri n.64 del 28 dicembre) ma in un provvedimento ad hoc.
Ciò sarebbe il frutto di una riunione, avvenuta prima del CdM, tra i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
La notizia è stata ufficialmente confermata dall'account X di Forza Italia dove si legge: «Accordo positivo su #SuperBonus. Grazie all’impegno di #ForzaItalia saranno tutelati imprese e cittadini, soprattutto quelli più deboli che non dovranno restituire soldi per i lavori non conclusi e verranno sostenuti per completarli. Passa la linea del Buongoverno di #ForzaItalia».
SAL straordinario Superbonus: di cosa si tratta?
Si tratterebbe - meglio usare il condizionale fino a che non esce una bozza di testo - di uno stato di avanzamento lavori (SAL) straordinario (selettivo e aggiuntivo) per chi ha completato almeno il 70% dei lavori edilizi, e che per la restante parte potrà quindi 'prendere' il Superbonus nella sua aliquota originaria (110 o 90 a seconda dei casi, evitando il decalage al 70% previsto per il 2024).
Non sarà, viene specificato, una proroga ma una misura mirata, nella quale sarà fissato un livello di stato di avanzamento lavori che rientrerà nel 110% (o nel 90%) da definire in base ai costi.
SAL selettivo: come funzionerà
Dai rumors che filtrano, pare che il meccanismo preveda la valutazione dell'effettivo stato di avanzamento lavori al 31 dicembre, con lo Stato che coprirebbe la percentuale mancante per raggiungere l'aliquota piena.
Attenzione però: il 110% (o 90%) resterà 'attivo' solo per i redditi bassi, con una sorta di sanatoria (per evitare di dover restituire le somme) per chi non riuscirà a terminare i lavori entro il 31/12. Per gli altri, si passa al 70%.
Ovviamente, vi daremo informazioni più dettagliate non appena uscirà una nota ufficiale o una bozza del provvedimento.
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