Superbonus, Capaccioli (Asacert): "Rivedere le norme antifrode. Così si rischia lo stop nei cantieri"
Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e vicepresidente di Green Building Italia, esprime preoccupazione sulle ripercussioni che le misure introdotte dal Decreto Sostegni Ter potrebbero avere sul comparto edile.
Il Decreto Sostegni Ter e i limiti ai Bonus edilizi
«Per la prima volta da diversi mesi il Superbonus 110% rallenta per via dell'introduzione dei limiti nella cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Nel tentativo di fermare le frodi si rischia di imballare il sistema e non è una buona notizia».
Ad affermarlo è Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e vicepresidente di Green Building Italia, commentando i dati sull'andamento del Superbonus 110%.
«Sembra evidente - continua Capaccioli - che la flessione dell'applicazione del bonus sia da addebitare all'introduzione dell'ultima norma del D.L. Sostegni-Ter che limita la cedibilità dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Una norma a quanto pare troppo restrittiva che limita la cedibilità multipla dei crediti tra banche e soggetti finanziari. Nel tentativo di fermare le frodi si rischia di bloccare le attività dei cantieri. Bisogna correggere il tiro delle norme appena introdotte per evitare uno stop alle richieste di Superbonus pur mantenendo intatta la necessità dei controlli rigorosi sulle possibili frodi. È anche necessario introdurre un sistema di controllo in cantiere eseguito da enti di ispezione accreditati e obbligo di attestazione SOA per le imprese che svolgono lavori di Superbonus».
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