Superbonus 110%, filiera edile "Necessaria una proroga per evitare il caos"

Superbonus 110%: la scadenza è fissata per il 31 dicembre 2023

Il Superbonus 110%, strumento fondamentale per l'efficientamento energetico degli edifici in Italia, si avvia verso una scadenza critica: il 31 dicembre 2023. Tuttavia, mentre l'orologio segna il tempo che si esaurisce, il settore delle costruzioni si trova ad affrontare una serie di sfide complesse che minacciano il completamento dei numerosi cantieri in corso. In questo contesto, varie sigle della filiera delle costruzioni, tra cui Ance, Agci produzione e lavoro, Anaepa Confartigianato e molte altre, esprimono la necessità di una proroga mirata che non solo eviti il caos sociale ed economico ma offra una prospettiva più stabile per l'efficientamento degli edifici in Italia, con un'attenzione particolare alle famiglie meno abbienti.

La corsa contro il tempo

Il Superbonus al 110%, istituito per incentivare l'efficientamento energetico degli edifici, ha registrato un notevole successo sin dalla sua introduzione. Tuttavia, l'accumulo di ritardi nei cantieri, spesso dovuti al caos normativo e applicativo del programma, sta mettendo a rischio la conclusione dei lavori entro la scadenza imminente. Migliaia di cantieri potrebbero non essere in grado di terminare in tempo utile, con conseguenze gravi per l'occupazione e la sicurezza sul lavoro.

La voce della filiera delle costruzioni

Le sigle rappresentative della filiera delle costruzioni lanciano un appello congiunto affinché si consideri seriamente la proroga del Superbonus al 110%. Una proroga mirata che permetta la conclusione ordinata dei lavori rappresenta una soluzione cruciale per evitare la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Inoltre, questa misura contribuirebbe a prevenire un contenzioso potenzialmente disastroso tra condomini e imprese, garantendo la qualità degli interventi eseguiti e la sicurezza dei lavoratori coinvolti.

Una possibile soluzione per recuperare i ritardi accumulati consisterebbe in una proroga limitata a quegli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere. Questo approccio equilibrato consentirebbe di affrontare i problemi emergenti con un costo contenuto per le casse dello Stato, notevolmente inferiore al potenziale caos sociale ed economico che si determinerebbe mantenendo la scadenza a dicembre.

La responsabilità della Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio ha un ruolo chiave da svolgere in questa sfida. È fondamentale che offra una soluzione concreta a un problema che coinvolge migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che in buona fede hanno avviato i lavori e ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà. La proroga mirata rappresenta un'opportunità per garantire la stabilità del settore e promuovere l'efficienza energetica in un'ottica di lungo termine.

Il futuro dell'efficientamento edilizio in Italia

Inoltre, questa situazione offre l'occasione di aprire una riflessione seria sul futuro dell'efficientamento degli edifici in Italia. È essenziale considerare come rendere gli interventi più accessibili alle famiglie meno abbienti, in modo che tutti possano beneficiare dei vantaggi dell'efficienza energetica. In questo contesto, la proroga mirata rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un settore edilizio più sostenibile ed efficiente per tutti.