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Studi di settore e calendario fiscale: quante novità nella Legge di Bilancio

Un emendamento approvato al DLL Bilancio 2018 rinvia di un anno l'entrata in vigore degli Indici di affidabilità fiscale (Isa) che prenderanno il posto degli studi di settore

Importanti novità arrivano dalla Commissione Bilancio della Camera che ha approvato alcuni emendamenti relativi, rispettivamente, allo slittamento di un anno dell'introduzione degli ISA (indici di affidabilità fiscale) e allo spostamento di tutte le date del calendario fiscale, che interessano da vicino i commercialisti ma sono di assoluto interesse anche per i professionisti.

ISA
Gli Indici di affidabilità fiscale (Isa) – che avrebbero dovuto prendere il posto degli studi di settore dal 2018 - si applicano – stabilisce l'emendamento approvato - a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018, ossia dall'anno 2019, e non più dal periodo d'imposta 2017.

La decisione del rinvio di un anno per gli Isa è arrivata qualche giorno dopo il via libera al primo pacchetto di 70 indicatori che, a regime, coinvolgeranno l'intera platea oggi interessata dagli studi di settore, ossia 4 milioni di contribuenti.

Il rinvio è stato deciso perché sarebbe troppo complicato, al momento, gestire contemporaneamente le nuove 70 pagelle fiscali e i restanti studi di settore per gli altri 2-2,5 milioni di imprese, artigiani, commercianti e professionisti.

Calendario fiscale
A partire dal 2018 il modello 730 dovrà essere trasmesso entro il 23 luglio: la modifica è rilevante, perché elimina la "doppia scadenza" del 7 e del 23 luglio, a seconda che il modello fosse precompilato od ordinario. Slitta anche il termine per la presentazione del modello Redditi (ex Unico), utilizzato da persone fisiche, società ed enti non commerciali: si passa dal 30 settembre al 31 ottobre, coosì come per la dichiarazione Irap. Prorogato pure per lo spesometro di settembre, il cui termine viene differito dal giorno 16 al 30 del mese.