Bioedilizia | Materiali e Tecniche Costruttive | Edilizia
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Strumenti per misurare l’edilizia sostenibile: Analisi LCA, LCC e certificazione ANAB-ICEA

È una necessità e un obbligo morale per architetti, ingegneri e consulenti prendere in considerazione le conseguenze ambientali delle proprie scelte progettuali. Grazie a strumenti come l'analisi LCA, LCC e specifiche certificazioni di prodotto, come la certificazione ANAB-ICEA, oggi è possibile compiere scelte consapevoli nell'ottica della sostenibilità.

Materiali e sistemi costruttivi: come valutare il ciclo di vita per scegliere le migliori soluzioni

Integrando LCT (Life Cycle Thinking) e analisi LCA (Life Cycle Assessment) nella metodologia di progettazione degli edifici, è possibile valutare l’impatto del ciclo di vita dei materiali da costruzione, componenti, sistemi e scegliere le migliori soluzioni che riducono l’impatto ambientale complessivo.

Ciò avviene attraverso:

  • un confronto tra sistemi alternativi di prodotto e produzione con la medesima funzione; un confronto degli impatti ambientali di un prodotto con uno standard di riferimento;
  • l’identificazione degli stadi del ciclo di vita di un prodotto che presenta l’impatto ambientale dominante;
  • una comparazione tra sistemi alternativi per la gestione di rifiuti;
  • una riduzione dei costi tramite l’individuazione d’aree dove realizzare economie o livelli maggiori d’ottimizzazione;
  • una comunicazione d’informazioni ambientali.

Per valutare gli impatti ambientali del ciclo di vita dei prodotti sono disponibili le norme ISO serie 14040, recepite in Italia nelle norme UNI. Conoscere l’impatto ambientale del ciclo di vita dei materiali è quindi fondamentale per scegliere in modo etico e corretto.

In questo contesto si colloca la certificazione ANAB – ICEA una delle storiche analisi e certificazione che si basa proprio sulla valutazione del ciclo di vita dei materiali, di prodotti e di tecniche di costruzione per edifici ed ambienti sempre più sostenibili e adatti alla vita. Va, inoltre, ricordato che uno degli obiettivi principali di questa certificazione è quella di tutelare l’utilizzatore finale riducendo tutti i possibili rischi per la salute e rendendo trasparente l’informazione ambientale sui materiali per la bioedilizia.

La certificazione di prodotto bioecologico

La certificazione di prodotto bioecologico è una delle maggiori richieste da parte dei professionisti e Tecnici Bioedili interessati all’utilizzo di materiali effettivamente salubri per la salute umana e per l’ambiente.

Tale richiesta è emersa soprattutto a partire dagli anni Sessanta, in cui il mondo delle aziende chimiche si concentrava soprattutto sulla produzione di materiali a base petrolchimica perché ritenuti economici e duraturi.

Sulla prima affermazione non c’è obiezione, effettivamente i costi finali risultano vantaggiosi ma non valutati/considerati nello spettro dei reali costi ambientali e di smaltimento che tale percorso ha innescato in conseguenza al loro utilizzo indiscriminato parallelo alla crescita smisurata di aziende divenute poi, grazie alla globalizzazione, multinazionali.

Sulla seconda affermazione riguardante la durabilità dei materiali basterebbe portare ad esempio, edifici in legno aventi una vita centenaria così, ancor più le antiche strutture in mattoni e calce di epoca romana ancora visibili e funzionanti.

Ciò detto, continua ad esserci un vuoto normativo riguardante i materiali così detti “naturali” per intenderci, sia a livello nazionale che europeo, incomprensibile considerato che sono elementi storicamente sempre utilizzati e che possono creare filiere locali virtuose con una limitatissima alterazione da un punto di vista qualitativo e quantitativo del nostro territorio se realizzata con impegno di reintegro.

Assecondando il motto dalla terra alla terra, la nostra attività antropica, se misurata con l’aumento della popolazione e una più equa giustizia sociale dei popoli, dovrebbe costantemente misurarsi con questi obiettivi.

Iter di certificazione per ottenere ed utilizzare il marchio “ANAB-ICEA - Prodotto certificato per la bioedilizia”

La valutazione iniziale dei prodotti e processi produttivi si articola in tre diverse attività tra esse complementari:

  1. la valutazione della documentazione del prodotto da certificare,
  2. la valutazione dei prodotti ed esecuzione delle prove,
  3. la valutazione del Ciclo di Vita del Prodotto (LCA).

Successivamente allo studio di LCA si procede alla presentazione dei risultati a cui segue una verifica ispettiva dell’Ente di certificazione indipendente.

Le categorie di impatto considerate nella certificazione di ANAB sono:

  • Uso di risorse CED - Cumulative Energy Demand (MJ);
  • Effetto serra CO2 equivalente espressa in kg CO2eq;
  • Acidificazione AP – Acidification Potential SO2eq.;
  • Eutrofizzazione EP – Eutrophication Potential kg PO4--eq;
  • Riduzione ozono ODP – Azone Depletion Potential kg CFC -11 eq;
  • Ossidanti fotochimici POCP – Photochemical Ozone Creation Potential g C2H4 eq.

A seguito di questa fase di studio segue una verifica ispettiva “in situ” che ha lo scopo di verificare la corretta organizzazione e gestione dei processi di fabbricazione e delle procedure interne suscettibili di compromettere la conformità del prodotto stesso ai requisiti definiti nello Standard ANAB attualmente in fase di accreditamento.

Standard ANAB per la certificazione dei materiali per la Bioedilizia

Lo scopo principale dello Standard per la Certificazione dei Materiali per la Bioedilizia è il seguente:

Promuovere un costante miglioramento dei prodotti, dei processi e delle tecnologie che consenta di ridurre l’impatto ambientale in ogni fase del suo ciclo di vita, di migliorare livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro

Tutelare l’utilizzatore finale riducendo tutti i possibili rischi per la salute e rendendo trasparente l’informazione ambientale sui materiali per la bioedilizia.

Vengono fissati i criteri generali per le materie prime, per le risorse vergini rinnovabili, per le risorse minerali, per i polimeri da fonti rinnovabili e per le risorse secondarie.

Importante elemento è anche quello di fissare i criteri relativi al processo produttivo, il controllo del processo produttivo e la sua valutazione ambientale.

Recentemente è stata fatta una attenta analisi riguardo la conformità dello standard ai Criteri Ambientali Minimi (DM 11.10.2017) in vista del prossimo accreditamento dello schema di certificazione.

Filosofia ANAB (Associazione Nazionale di Architettura Bioecologica)

L’approccio ANAB, sia per i materiali che nel bioarredo, da oltre trent’anni, è stato quello di avvalersi non solo della piena attuazione del Life Cycle Assessment (LCA), ma di fare il passo “oltre” ovvero verso la consapevolezza, attraverso processi di formazione e informazione, riguardo ai materiali che vengono utilizzati. In definitiva verso l’auspicato “pensiero del ciclo di vita” il Life Cycle Thinking” (LCT).

Percorso che entra in azione concretamente attraverso i decreti di questi ultimi anni sui Criteri Minimi Ambientali, cogenti nelle gare d’Appalto della Pubblica Amministrazione per quanto riguarda le opere edilizie e gli arredi per interni. La Pubblica Amministrazione, grazie alla spinta europea, potrebbe diventare occasione di azioni virtuose di esempio anche per i privati cittadini.

Un circuito virtuoso è anche il network ANAB PARTNER, un universo di produttori legati alla filosofia ANAB che ogni giorno danno il proprio contributo reale alla crescita e diffusione di una nuova cultura della sostenibilità.

La nostra nuova economia si impernia sulla soddisfazione di tutti i bisogni dell’essere umano, se non saremo più limitati dal pensiero lineare e dalla lotta per appropriarsi delle materie prime scarse, ci sia aprirà davanti la via verso una società solidale. E poiché la nostra identità non dipenderà più da ciò che abbiamo, presteremo attenzione a ciò che siamo: degli esseri spirituali che compiono un viaggio umano, ospiti di questa Terra.

Il presente articolo è in parte un estratto dell'e-book "LCA in edilizia” a cura di Monica Lavagna, collana Politecnica ed. Maggioli, 2022. E-Book è disponibile gratuitamente a questo LINK.

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