Calcestruzzo Armato
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STRADE CONCRETE: intervista a Francesco Biasioli, Segretario Generale ERMCO

Intervista al Professor Francesco Biasioli, Segretario Generale di ERMCO, l’Associazione europea dei produttori di calcestruzzo, sul tema delle strade in calcestruzzo del quale, recentemente, si è parlato al SAIE 2014 nel convegno “STRADE CONCRETE PER LA RIGENERAZIONE URBANA.

Intervista al Professor Francesco Biasioli, Segretario Generale di ERMCO, l’Associazione europea dei produttori di calcestruzzo, sul tema delle strade in calcestruzzo del quale, recentemente, si è parlato al SAIE 2014 nel convegno “STRADE CONCRETE PER LA RIGENERAZIONE URBANA”.

Quali sono i vantaggi “concreti” di una strada in calcestruzzo?
Degli studi, in particolare negli Stati Uniti e in Belgio ove le strade in calcestruzzo sono usate da molti anni, evidenziano come vantaggi la ridotta manutenzione, la durata nel tempo e la riduzione parziale del consumo di carburante da parte di mezzi di trasporto legata alla minor rugosità del manto stradale.
Con riferimento alla sostenibilità, le strade in calcestruzzo utilizzano materiali locali – ciò vale in Italia anche per il legante, il cemento, mentre non vale per il bitume, che è un derivato del petrolio che nella maggior parte deve essere importato. Se si considerano i tre “pilastri” della sostenibilità: ambientale, sociale ed economico, perlomeno i primi due sono certamente presenti.
Dal punto di vista economico, le strade in calcestruzzo sono competitive solo se esaminate nel loro “ciclo di vita”, considerandone dunque la durata nel tempo, i costi di manutenzione e soprattutto le mancate interruzioni al traffico veicolare. Quest’ultima componente, chenon viene generalmente valutata, ha un costo indiretto sull’utente per i maggiori tempi che impone a una moltitudine di soggetti. La frequenza temporale degli interventi di manutenzione sulle strade in calcestruzzo si è dimostrato essere nettamente minore di quella delle strade in asfalto. Questo costo occulto, che tutti gli utenti pagano, si ripercuote sulla valutazione globale della sostenibilità del trasporto su gomma ma non ricade sul gestore dell’infrastruttura, il quale quasi mai ha un danno dall’interruzione o minor esercizio della viabilità, dunque diviene un costo collettivo dovuto alla minore efficienza del sistema trasporto. Attualmente non esiste un metodo oggettivo per valutare tale costo, ma tale aspetto dovrebbe far parte della valutazione generale dell’opera infrastrutturale.

Quali sono le prestazioni di un manto stradale in calcestruzzo in rapporto a quelle di uno in asfalto?
Se si escludono gli apetti legati alla combustibilità, importanti in particolare per le gallerie, per il traffico leggero le due soluzioni sono equivalenti, con una prevalenza dell’asfalto per le alte velocità, comunque oggi limitate sulla rete viaria. A livello prestazionale una strada in calcestruzzo è avvantaggiata nel caso di carichi pesanti, laddove la struttura viaria è maggiormente sollecitata, come ad esempio, avviene per la corsia di destra delle autostrade su cui la presenza di autotreni è nettamente maggiore che nelle altre corsie. In questo caso la soluzione in calcestruzzo presenta vantaggi legati a un supporto meno deformabile che ripartisce meglio i carichi sul terreno. Il vantaggio competitivo delle strade in calcestruzzo è significativo nei casi in cui il traffico pesante è una componente importante del traffico complessivo dell’infrastruttura.

Quali sono attualmente le principali esperienze internazionali di strade in calcestruzzo?
Dove oggi si stanno costruendo infrastrutture importanti, al di là dei paesi in cui storicamente si sono da sempre costruite strade in calcestruzzo come in Belgio, in Francia per quel che riguarda la viabilità secondaria e in Germania, è nella Repubblica Ceca e in Polonia. Nella Repubblica Ceca sta realizzando un intero tratto dell’autostrada che da Praga va verso la Russia, in Polonia si stanno costruendo tratti importanti di viabilità primaria. Altro paese in cui si realizzano molte strade in calcestruzzo è il Sud America: in particolare in Colombia l’orientamento è verso la soluzione in calcestruzzo per le strade di maggior traffico, in base a considerazioni legate al ciclo di vita, ai minori costi di manutenzione e alle condizioni climatiche della zona. - l’alta temperatura ambientale e del manto stradale crea difficoltà alle strade realizzati in asfalto.

Per quanto riguarda la visibilità, come si comporta un manto stradale in calcestruzzo?
L’effetto “albedo” è importante essenzialmente nei centri urbani e nelle gallerie: il calcestruzzo, materiale con un indice di riflessione maggiore dell’asfalto, potrebbe aiutare a razionalizzare l’illuminazione stradale riducendo, a parità di potenza, il numero dei punti luce: con costi minori si potrebbe ottenere una buona illuminazione notturna delle infrastrutture. In Italia si sta già facendo qualcosa, per ora solo per quel che riguarda le gallerie: ottimi esempi sono come la galleria già realizzata a Laives e quelle in costruzione nel Quadrilatero Marche-Umbria.

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