Calcestruzzo Armato | Pavimenti per Esterni
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Stati generali della Tecnologia del Calcestruzzo: un'anteprima con Riccardo Schvarcz

Dal 19 al 21 ottobre, SAIE BARI ospiterà gli Stati Generali della Tecnologia del Calcestruzzo, con convegni, workshop e discussioni. L'ing. Riccardo Schvarcz, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Padova, esporrà su calcestruzzi drenanti e sostenibili, evidenziando l'importanza della regolamentazione e innovazione. Schvarcz sottolinea il bisogno di dialogo tra professionisti per promuovere sostenibilità, sicurezza e progresso nel settore delle costruzioni, attraverso l'aggiornamento normativo e la diffusione di conoscenze e tecnologie avanzate. Ecco l'intervista completa.

Dal 19 al 21 ottobre si terranno al SAIE BARI i primi Stati generali della Tecnologia del Calcestruzzo: 3 convegni, 3 workshop, una tavola rotonda di discussione, una scuola del calcestruzzo.

Abbiamo chiesto a uno dei protagonisti dell'evento, l'ing. Riccardo Schvarcz, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Padova, di darci qualche anteprima.

1. Ingegnere, lei modererà diversi eventi agli STATI GENERALI DELLA TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO AL SAIE BARI. Perchè è utile confrontarsi al vivo sui temi tecnici ?

Riccardo Schvarcz:

Il confronto in presenza sui temi tecnici è utile per diverse ragioni:

  • lo scambio diretto di informazioni è senza dubbio più efficace rispetto alla comunicazione asincrona. Si può rispondere immediatamente alle domande, chiarire dubbi e condividere aspetti tecnici in modo più dettagliato, scambiando idee e soluzioni con i colleghi o gli esperti presenti;
  • il confronto diretto permette di approfondire la comprensione di un argomento tecnico. Le discussioni in tempo reale consentono di esplorare dettagli complessi e di affrontare argomenti in modo più approfondito rispetto a una semplice comunicazione scritta.
  • il feedback in tempo reale può essere estremamente prezioso;
  • il confronto faccia a faccia favorisce lo sviluppo di relazioni personali e professionali. Queste relazioni possono essere utili per la collaborazione futura, lo scambio di conoscenze e l'assistenza reciproca,
  • in ultimo il confronto dal vivo accelera le decisioni: quando si tratta di prendere decisioni rapide su questioni tecniche, il confronto in tempo reale consente di discutere i pro e i contro delle diverse opzioni e di giungere a una decisione più velocemente.

2. Il primo evento che modererà riguarda i calcestruzzi drenanti, in cui verrà presentato il primo codice di buona pratica nazionale. Qual’è la sua esperienza su questi prodotti e ritiene utile che si arriva a una regolamentazione ?

Riccardo Schvarcz:

I calcestruzzi drenanti, noti anche come calcestruzzi permeabili o pavimentazioni drenanti, sono materiali da costruzione progettati per consentire il passaggio dell'acqua attraverso di essi.

Questi calcestruzzi sono progettati appositamente per ridurre l'accumulo di acqua sulla superficie, consentendo all'acqua piovana di penetrare nel terreno sottostante invece di scorrere sulla superficie o creare ristagni.

E’ chiaro che la progettazione deve tenere in conto del diverso deflusso delle acque.

Alcune delle principali caratteristiche e vantaggi dei calcestruzzi drenanti sintetizzo di seguito:

  • Permeabilità: La caratteristica chiave dei calcestruzzi drenanti è la loro permeabilità all'acqua. Questo significa che l'acqua può infiltrarsi attraverso il calcestruzzo anziché raccogliersi sulla superficie.
  • Riduzione del ristagno d'acqua: I calcestruzzi drenanti contribuiscono a ridurre il rischio di inondazioni e il ristagno d'acqua nelle aree pavimentate, poiché l'acqua piovana viene assorbita nel terreno.
  • Riduzione del deflusso delle acque piovane: Questi materiali possono aiutare a gestire il deflusso delle acque piovane, riducendo il quantitativo di acqua che scorre nelle fognature e nei sistemi di drenaggio urbano.
  • Riduzione dell'erosione: I calcestruzzi drenanti possono anche contribuire a prevenire l'erosione del terreno in aree soggette a forti piogge.
  • Riduzione del riscaldamento: A differenza delle superfici impermeabili che possono riscaldarsi notevolmente sotto il sole creando delle vere e proprie isole di calore, i calcestruzzi drenanti possono contribuire a mantenere una temperatura più fresca grazie all'evaporazione dell'acqua che penetra nel terreno.
  • Estetica: Questi materiali possono essere realizzati con le aggiunte di ossidi che permettono la colorazione della superficie migliorando l’aspetto architettonico, l’impatto dal punto di vista ambientale.

I calcestruzzi drenanti vengono utilizzati in diversi contesti, tra cui aree residenziali, strade, parcheggi, piste ciclabili, aree ricreative e aree industriali. La loro adozione può contribuire alla gestione sostenibile delle risorse idriche e alla riduzione degli impatti ambientali delle infrastrutture urbane.

Per quanto sopra indicato è chiaro che una regolamentazione tecnica deve esserci per progettare, realizzare e mantenere in esercizio una pavimentazione in calcestruzzo drenante.

Ciclabile realizzata con calcestruzzo drenante
Ciclabile realizzata con calcestruzzo drenante (Foto di Riccardo Schvarcz)

3. Modererà anche un evento sui calcestruzzi sostenibili al SAIE. Come progettista che risposte vorrebbe portare a casa da una discussione su questo tema?

Riccardo Schvarcz:

La realizzazione di calcestruzzi sostenibili è un processo che necessita di un amalgama di competenze tecniche, una scelta oculata dei materiali e un solido impegno verso la diminuzione dell’impatto ambientale complessivo associato alle costruzioni in calcestruzzo. È imperativo esplorare le metodologie per mitigare l'impatto ecologico del calcestruzzo attraverso tutte le fasi del suo ciclo di vita, dalla sua sintesi fino alla demolizione, massimizzando al contempo l'efficacia e la longevità del materiale impiegato.

È fondamentale valutare attentamente le materie prime da utilizzare, considerando i materiali disponibili localmente in ogni Regione, per minimizzare l'impatto derivante dai trasporti. L’analisi approfondita dei vantaggi e degli svantaggi relativi all'adozione di nuove forme di cemento è cruciale, dato che questo componente è una fonte rilevante di emissioni di CO2.

L’ottimizzazione della composizione e della densità del calcestruzzo è essenziale per accrescere l'efficienza termica delle strutture, abbattendo così l’energia richiesta per il riscaldamento e il raffreddamento degli immobili. Progettare calcestruzzi che resistano efficacemente a usura e abrasione è altresì importante, in quanto riduce la frequenza di interventi di manutenzione e sostituzione, prolungando la vita utile delle strutture in calcestruzzo.

Infine, è necessario adottare un approccio di progettazione eticamente sostenibile, che permetta il riciclo o il riutilizzo dei calcestruzzi una volta terminato il loro ciclo vitale. Ciò potrebbe implicare il riciclo di materiali di risulta o una demolizione programmata per recuperare i materiali, contribuendo così a un futuro costruttivo più sostenibile e rispettoso dell'ambiente.

4. Tra i temi che affronterà vi è anche quello del controllo di produzione del calcestruzzo. Ritiene che sia necessario avviare un aggiornamento della normativa sul FPC vista l’esperienza maturata e l’evoluzione digitale del settore?

Riccardo Schvarcz:

Rispondo con piacere a questa domanda, perché ritengo che la normativa tecnica attuale sul controllo di produzione del calcestruzzo non sia al passo con i tempi.

Innanzitutto, con l'aumento dell'attenzione all'ambiente, gli aggiornamenti potrebbero introdurre requisiti più rigorosi per la sostenibilità e la riduzione dell'impatto ambientale dei materiali e dei prodotti da costruzione. Pensiamo all’impiego dei nuovi cementi, il riciclo di materiali di scarto o la demolizione controllata, impianti di betonaggio a minor impatto ambientale e sociale.

La normativa potrebbe essere aggiornata per riflettere i progressi tecnologici, come nuovi materiali o metodi di produzione più avanzati. La tecnologia e l’innovazione in questi ultimi anni ha fatto passi giganti, la normativa invece è rimasta indietro di una decina di anni.

5. Lei è Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Padova. Quanto è importante coinvolgere il mondo delle professioni tecniche nei dibattiti in cui si affrontano le evoluzioni sui materiali da costruzione, e come farlo?

Riccardo Schvarcz:

L’impegno del nostro Ordine si radica profondamente nella promozione della conoscenza e della formazione tra i professionisti del settore. Il nostro obiettivo primario è incentivare l'assunzione di pratiche sostenibili in tutti i processi, dalla progettazione alla realizzazione di strutture in calcestruzzo, e allo stesso tempo, estendere questo impegno ad ambiti quali la digitalizzazione, la sicurezza, la prevenzione incendi, le energie rinnovabili, tra gli altri.

Riteniamo essenziale che le professioni tecniche instaurino reti solide e collaborino in maniera sinergica. Il nostro ruolo riveste una connotazione eminentemente sociale e deve operare in funzione di uno sviluppo che sia etico e che proceda parallelamente ai progressi della società.

È di cruciale importanza coinvolgere il settore delle professioni tecniche nei dialoghi relativi alle evoluzioni dei materiali da costruzione. Questo assicura che le decisioni in materia siano informate, fondate su dati tecnici affidabili e conformi alle migliori prassi nel campo dell'ingegneria e della costruzione.

Per facilitare tale dialogo, organizziamo una serie di eventi, come conferenze, seminari, workshop e webinar, collaborando con professioni diverse, quali architetti, geologi, chimici e altri esperti del settore, offrendo così una piattaforma di discussione e di scambio di conoscenze.

L’istituzione di gruppi di lavoro, composti da vari professionisti tecnici, è finalizzata all’elaborazione di politiche, regolamenti o normative, e può fornire consigli tecnici di valore alle autorità competenti. I partenariati stabiliti tra istituti accademici e le nostre organizzazioni professionali giocano un ruolo chiave nel promuovere la ricerca e la diffusione delle conoscenze relative alle nuove tecnologie.

Sosteniamo la creazione di gruppi di lavoro interdisciplinari che incorporino diverse figure professionali, come ingegneri, architetti, geologi, chimici, per analizzare da più angolature le future sfide del settore delle costruzioni. Questa inclusione nel dialogo sulle evoluzioni dei materiali da costruzione non soltanto eleva la qualità delle decisioni adottate, ma rafforza anche la fiducia nella sicurezza e nella sostenibilità delle infrastrutture e degli edifici realizzati.

Concludendo, l’interazione e la collaborazione tra professionisti tecnici, organizzazioni professionali, enti regolatori e istituti accademici sono imprescindibili per il progresso di un settore delle costruzioni che si presenta tanto significativo quanto in continua evoluzione.

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