Stadio Franchi: svelato il progetto vincitore del concorso per il restyling dello Stadio di Nervi
È stato annunciato il progetto vincitore del concorso internazionale, aperto in due gradi, per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell’area di Campo di Marte a Firenze. Ad aggiudicarsi la competizione, tra gli 8 progetti finalisti, il progetto elaborato da Arup Italia. La sostenibilità e il rispetto dell'esistente, così come dello skyline di Firenze, sono tra le direttrici principali che hanno guidato il concept design del progetto architettonico.
Un importante progetto di rigenerazione urbana
L’ultimo atto del concorso internazionale, reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo, è avvenuto durante la serata del 7 marzo 2022 nel corso di un evento che si è tenuto nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, in cui si è tenuta l’ultima seduta del concorso convocata in forma pubblica, e che ha visto la presentazione degli 8 progetti finalisti con la proclamazione del vincitore.
Autorità pubbliche, rappresentati del mondo dello sport e del calcio, cittadini e tifosi - che hanno potuto partecipare anche in diretta streaming – hanno animato quella che è stata definita più volte una serata storica per la città di Firenze.
La cerimonia si è aperta con un video che ha celebrato le bellezze di Firenze, in sottofondo la voce del fiorentino David Sassoli, ex presidente del Parlamento Europeo recentemente scomparso, che in suo discorso* del 19 ottobre 2019 aveva parlato del valore della nostra storia e della nostra identità.
*Il discorso di Sassoli presumibilmente è stato fatto in occasione dell’evento in cui il Sindaco Nardella ha consegnato le Chiavi della Città all’ex presidente del Parlamento Europeo.
Il progetto di riqualificazione dello Stadio Franchi, finanziato con risorse PNRR per un importo complessivo di 95 milioni di euro, riguarda non solo l’edificio ma un intervento di più ampio respiro che interessa l’intera area urbana di Campo di Marte nord “un quartiere popoloso, a prevalente destinazione residenziale in cui si assiste a un profondo cambio generazionale con l’insediamento di una popolazione giovane - ha dichiarato Stefania Fanfani, Direttore della Direzione Urbanistica della Città di Firenze.
“L’occasione di rigenerazione nasce dalla possibilità di eliminare quattro campi da calcio che lasciano uno spazio enorme all’interno dell’area Campo di Marte. Uno spazio che può essere riconquistato per realizzare un parco con l’eliminazione di quei recinti che oggi caratterizzano l’area e gli impianti sportivi. L’accessibilità, con l’arrivo della tramvia nel 2026 e la realizzazione di posti auto nell’area ferroviaria di viale Fanti, permetterà di semi-pedonalizzare sia viale F. Valcareggi che viale P. Paoli” ha poi concluso Stefania Fanfani.
La riqualificazione del Franchi si farà o non si farà con i fondi PNRR?
Novembre 2023 - La Commissione Ue ha bocciato il ricorso all'uso dei fondi PNRR per gli interventi di riqualificazione dello stadio fiorentino del Bosco dello Sport di Venezia. A comunicare la decisione presa nell'aprile 2023, il Ministro Raffaele Fitto.
“Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr – si legge nella nota – I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell'ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane”.
A seguito di tale decisione, il Comune di Firenze ha fatto ricorso contro il decreto che di fatto stralcia i fondi PNRR necessari per i lavori di rinnovamento dell’impianto. A fine novembre 2023, il TAR del Lazio ha respinto ufficialmente il ricorso avanzato dall'Amministrazione fiorentina. La questione quindi potrebbe finire in Consiglio di Stato. In una nota il Comune si dice "convinto ancor di più delle proprie ragioni e dell’ingiusto e immotivato danno alla Città e all’area metropolitana di Firenze, anche considerando il diverso trattamento riservato dal governo ad altre amministrazioni come quella di Venezia”, il cui progetto del Bosco dello Sport è stato finanziato integralmente.
"Questa è una serata storica perché c'è voluto un po' di tempo per arrivare fin qui - ha dichiarato il sindaco Dario Nardella - È il risultato di una grande sfida, la presenza di autorità e protagonisti dello sport e del paese testimonia l'importanza di questo passaggio. Il nostro stadio non è uno dei tanti, è un monumento nazionale, la sfida è quella di riuscire a trasformare questo stadio di novanta anni in una struttura moderna, sostenibile e funzionale. Abbiamo coinvolto una giuria internazionale e i massimi esperti per aiutarci in questa impresa. La scommessa in gioco è quella di avere per Firenze uno stadio che possa unire passato e futuro".
“Anche il Salone dei Cinquecento non è oggi come lo era in origine. Il grande architetto Giorgio Vasari andò dal Granduca Cosimo I de' Medici con l’intento di realizzare un grande Palazzo Reale. A quel tempo Cosimo I disse a Vasari che era importante rispettare la storia e che doveva trasformare in un progetto avveniristico - anziché realizzare ex-novo - qualcosa che apparteneva già alla storia. Così la Sala dei Cinquecento è stata trasformata. Oggi la sua altezza è il doppio di quella di origine medievale. Tutt'oggi questo Salone rappresenta la più grande sala laica del nostro Paese” così il sindaco Nardella nel corso del suo intervento.
“Credo che questo esempio storico di una città che non fa tabula rasa del suo passato ma che invece aggiunge testimonianze e segni di architettura, di storia e di cultura sia un po’ anche la storia dello Stadio Franchi. La scommessa è quella di arrivare ad avere uno stadio che da un lato deve conservato e protetto ma dall'altro trasformato in una struttura più funzionale, capace di essere all’altezza degli standard moderni e internazionali” ha poi concluso il sindaco Nardella.
Conservare e rivitalizzare l’attuale Stadio Franchi
In un video la prof.ssa Claudia Conforti (Università di Roma Tor Vergata) ha parlato sia del valore storico dell'opera di Pier Luigi Nervi, e quindi della sua conservazione, che della necessità di una sua rifunzionalizzazione a servizio dell'area residenziale di Campo di Marte.
“Il dovere di conservazione di questo edificio è legato senz’altro al suo valore storico. In realtà, lo Stadio con quelle sue strabilianti scale a doppia elica che si avvolgono l’una con l’altra e che evocano immagini di dinamismo, di forza, di velocità sono un elemento di arricchimento e di bellezza per la città di Firenze. Il concorso deve favorire il passaggio da una conservazione inerte - che significa la morte del monumento - a favore di un progetto che sappia valorizzare le linee dinamiche e la velocità che Nervi è riuscito a imprimere nell’inerzia del cemento per poter ridare fiato, rinnovando con vivacità, l’identità di un quartiere residenziale che ha bisogno di strutture di servizio che ne accentuino la vitalità sociale, nonché l’identità urbana e simbolica necessaria alla vita e al futuro di ogni città, e di ogni sua parte.”
Coniugare il desiderio di stadi moderni e di proprietà con il concetto di identità: è possibile?
Giovani Malagò, presidente del CONI, riguardo al concorso internazionale ha dichiarato: "C'è stato il coraggio di superare in partenza un'impasse dovuta alla connotazione dello stadio come monumento. A livello istituzionale, sono stati tutti bravi nella gestione di questo importante progetto. Inoltre, la commissione che ha giudicato i progetti è di livello altissimo, altrove non è sempre così. Il PNRR è stata un’occasione più unica che rara".
Per Gabriele Gravina, presidente FIGC: "Il calcio ha bisogno di due asset, infrastrutture e valorizzazione dei settori giovanili. A livello infrastrutturale siamo indietro, sia per burocrazia che per scarsa intraprendenza privata. La lungimiranza del sindaco Nardella e della Fiorentina è da ammirare, il domani è ora e non possiamo più tardare per recuperare il tempo perso finora. Spero che questa iniziativa possa essere da stimolo per altre realtà".
Per Michele Uva, Football & Social Responsability della UEFA: "In Europa sono sorti 400 impianti, tra nuovi e ristrutturati. In Italia 4. A Firenze c'è stato coraggio e rischio, i frutti del seme piantato in questi anni non arriveranno nell’immediato, ci vorrà tempo. Il percorso che inizia stasera è lungo. Nuovi stadi vuol dire economia e nuovi investimenti. Firenze lo merita, i tifosi della Fiorentina lo meritano. Penso e spero che sarà uno degli stadi fondamentali per ottenere gli Europei del 2032".
La 'moviola' del concorso per la riqualificazione dello Stadio Franchi e il progetto vincitore
Il concorso internazionale è iniziato a giugno 2021 con la pubblicazione del bando. 31 sono stati i progetti presentati in forma anonima a conclusione della prima fase del concorso internazionale a settembre 2021. 8 sono invece i progetti finalisti che hanno potuto accedere alla seconda fase del concorso. Uno solo il progetto vincitore, quello elaborato da Arup italia.
Per sei mesi la Giuria internazionale del concorso ha lavorato duramente per selezionare il miglior progetto per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell’area Campo di Marte.
La Commissione giudicatrice composta da 9 membri, la stessa per il primo e secondo grado del concorso, ha potuto analizzare tutti e trentuno i progetti in gara anche grazie al supporto della Segreteria tecnica del Comune di Firenze composta da oltre 20 persone, tra tecnici e amministrativi.
La Giuria, presieduta da Odile Decq, ha stabilito che il progetto vincitore è quello realizzato dallo studio Arup, capo progettista David Hirsch. Un progetto questo elaborato da un team composto da circa 60 professionisti coordinati da Arup Italia. Tra i partners di progetto anche MC A – Mario Cucinella Architects con il quale sono stati sviluppati gli spazi esterni dell’area di Campo di Marte, Cupelloni Architettura che ha seguito la parte di restauro del moderno, lo studio In.Pro che ha sviluppato un cronoprogramma molto dettagliato, Gruppo Sistematica che si è occupata dello sviluppo della mobilità, Laura Gatti che ha seguito la parte paesaggistica e molti altri, si è detto nel corso della cerimonia.
“Il progetto vincitore ha risposto pienamente ai requisiti dettati dal concorso, ovvero: la capacità di riqualificare il Campo di Marte, integrando gli spazi sportivi con lo spazio pubblico della città, nel rispetto dell’immagine complessiva dell’opera di Nervi mantenendo coerenza architettonica, potenziandone la flessibilità, l’adattabilità e la funzionalità” ha dichiarato l’arch. Giovanna Cardinali, vicepresidente della Giuria internazionale del concorso.
“In particolare, rispetto agli aspetti di pianificazione, la proposta del parco rappresenta bene la stratificazione e la fusione degli spazi dedicati alla ricreazione e allo sport. Sotto tutti i punti di vista, il progetto rappresenta la miglior comprensione del contesto urbano e delle esigenze di integrazione dello spazio della città con le sue funzioni pubbliche. La proposta progettuale per la riqualificazione dello Stadio è semplice ma molto potente, perché accresce il patrimonio di Nervi proteggendolo con una grande copertura permeabile che aiuta a mantenere vivo il quartiere, durante tutti i giorni della settimana, e allo stesso tempo crea una forte presenza contemporanea nella città. Crediamo che questo progetto rappresenta un nuovo landmark per la città di Firenze”.
Il concept design del progetto capitanato da Arup Italia
Filippo Minora, senior architect di Arup Italia ha dichiarato: “Volevo ringraziare la Città di Firenze, il sindaco Nardella e la comunità degli architetti e degli ingegneri italiani per aver lanciato questa fantastica opportunità di progettare un esempio dell’eccellenza del design e dell’architettura e dell’ingegneria italiana.
Il progetto di uno stadio non è più solamente una questione di intrattenimento sportivo ma è anche un’occasione di intrattenimento culturale e del tempo libero. Poter godere di questi spazi non è scontato, visto i tempi che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni, è bello pensare di essere parte di chi va a proporre un futuro migliore per uno spazio come questo.
"Abbiamo pensato che Firenze è una di quelle poche città che ha uno skyline unico, una ricchezza di panorama che deve essere tutelata. Questa cosa, unita al fatto che il progetto di Nervi è caratterizzato da eleganza, leggerezza e linearità, ci ha portato a pensare a questa nuova copertura metallica molto leggera e sottile che come una lama lievita sullo stadio esistente. Un profilo molto basso, orizzontale ed elegante per celebrare gli elementi caratteristici dell'esistente - come la torre Maratona e la pensilina storica progettata da Nervi - ma anche per dare spazio alle icone della città, come ad esempio la Cupola del Brunelleschi. Questo è stato il gesto architettonico del progetto dello Stadio."
Nella relazione tecnica del progetto presentata in fase di concorso - disponibile in allegato - si legge che la copertura, di forma rettangolare, copre tutto il perimetro della vecchia struttura rastremando il suo spessore verso l’interno fino al bordo del campo da gioco. Essa permette di proteggere dalle intemperie anche le vecchie gradonate, nonché di minimizzare l’effetto isola di calore ombreggiando ampie porzioni del piazzale adiacenti lo stadio.
Inoltre, il “Restauro del Moderno” presenta la duplice particolarità di intervenire su beni caratterizzati da tecniche costruttive e materiali diversi da quelli dell’edilizia storica o premoderna. Il progetto assume in linea generale i principi-guida dell’intervento sul patrimonio architettonico: riconoscibilità come chiara distinguibilità; reversibilità come possibilità di rimozione nel tempo; compatibilità chimico-fisica e meccanica dei materiali e dei prodotti industriali ma anche delle soluzioni architettoniche; minimizzazione dei nuovi inserti architettonici e funzionali.
Sul ripensamento di tutta l’area di Campo di Marte che guarda al futuro, l’arch. Minora ha dichiarato: “l’intervento consiste in due grandi fogli. Il primo è il dispositivo che figura come la copertura dello Stadio mentre l’altro è un grande 'lenzuolo verde' che va a posarsi sopra gli edifici che verranno realizzati all’interno del masterplan e che saranno di tipo commerciale, direzionale e alberghiero. Questa grande copertura verde consentirà di mitigare l’intervento edilizio e consentirà l’utilizzo di tutto lo spazio come un unico parco. I due fogli che lievitano sul Campo di Marte agiscono e si aiutano l’uno con l’altro. Uno è una copertura fotovoltaica, che raccoglie energia elettrica e l'acqua piovana per irrigare i campi sportivi, mentre l'altro è l’estensione del parco per migliorare le condizioni microclimatiche dell'intero quartiere”.
"La riqualificazione dei giardini Campo di Marte - si legge nella nota stampa diffusa da MC A - Mario Cucinella Architects - è stata concepita per dialogare con il quartiere e con la città ridisegnando cromaticamente il paesaggio verde a seconda dei cambi stagionali. Un’“Onda Viola”: attraverserà i percorsi principali accompagnati da fioriture e colorazioni sui toni del viola, con punte di rosso e di bianco che ripropongono i colori simbolo della città e della squadra di calcio locale. Lo spazio ripensato, unitamente all’ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture verdi dell’area, rendono possibile l’integrazione tra le varie attività sportive, culturali e sociali: si integrano così spazi organizzati per lo sport (stadio, palazzetto polifunzionale, pista da skateboard, palestre, campi da calcio, rugby e baseball) con aree informali dedicate ad usi ricreativi (jogging, yoga, percorsi educativi per bambini, percorsi tematici dedicati all’arte e alla scienza, ecc.); il vasto mantello verde al centro del nuovo parco è pensato poi per ospitare attività culturali ed eventi all’aria aperta. Il Masterplan Campo di Marte Nord completerà il progetto di riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi, salvaguardato come patrimonio del ‘900, valorizzando il sistema di mobilità ciclabile e pedonale in continuità con la rete esistente che attraversa il centro storico di Firenze. Il progetto si apre alla città e crea una nuova destinazione per tutta la comunità."
La strategia di sostenibilità del masterplan
La strategia di sostenibilità del masterplan si basa sul raggiungimento di uno sviluppo Net Zero Carbon tramite l’implementazione di strategie energetiche e di gestione delle acque volte a valorizzare il rapporto simbiotico tra lo stadio, il parco e gli altri edifici del masterplan. Il risultato è un innovativo sistema energetico di distretto che promuove il recupero e la condivisione di energia fra i vari utenti urbani.
La nuova copertura fotovoltaica dello stadio permetterà la produzione di energia rinnovabile per servire sia lo stadio che gli edifici del masterplan. Arup stima che circa 2,1 MWh di elettricità all’anno potrebbero essere prodotti, sufficienti per coprire il 25-30% del fabbisogno elettrico annuo del masterplan. La nuova copertura permetterà anche la raccolta di grandi quantità di acqua piovana che, immagazzinata in vasche sotterranee, potrà essere riutilizzata per l’irrigazione dei campi e altri usi non potabili all’interno degli edifici.
Concorso Stadio Franchi: il commento della Fondazione Nervi
"Il concorso per la riqualificazione del Campo di Marte Nord e dello Stadio Franchi, pur nei limiti della circostanza specifica, può fornire l’occasione per testare lo stato della cultura architettonica italiana. Non essendo questa la sede per una disamina approfondita dei progetti, ci limitiamo ad alcune sintetiche considerazioni.
Il bando ha ristabilito un equilibrio, almeno procedurale, a una deriva decisionale orientata alla manomissione parziale o totale dello stadio, confortata dall’introduzione, nel ‘Decreto Semplificazioni’, dell’art. 55-bis, da più parti a ragione giudicato anticostituzionale. C’è voluta una sollevazione internazionale per scongiurare iniziative immediate e irreversibili.
Le figure più note nella Commissione giudicatrice non sono italiane: il portoghese Gonçalo Byrne e la francese Odile Decq, con l’inglese Andy Simons esperto d’impianti sportivi, sono particolarmente qualificati sul piano della progettazione. Poi, un rappresentante del MiC e altre figure del professionismo nazionale. Ma è singolare che non sia stato invitato nessuno storico del settore. Per un intervento programmato in una delle città più rappresentative della cultura italiana; per un esempio che più calzante non potrebbe essere di quel ‘costruire nel costruito’ che sempre più caratterizza la progettazione del ‘nuovo’ nella vecchia Europa e, in particolare, in Italia, si è rinunciato alla valutazione storiografica. Una disciplina in cui, peraltro, la tradizione italiana non ha rivali ed è autonoma, nel senso che ad essa fanno riferimento altri campi del sapere e dell’agire, come, ad esempio, la tutela e la progettazione. Queste ultime sono, infatti, discipline meramente applicative, che scontano in ogni occasione le specificità di soluzioni distinte e ogni volta diverse. E, perciò, hanno bisogno di un riferimento più generale e ‘meditato’.
Infine, un’osservazione sulle soluzioni presentate per lo stadio nei primi tre progetti classificati. Che propongono nuove gradinate in corrispondenza delle curve in testata, oltre che delle tribune; dotano il complesso di nuovi spazi e nuove attrezzature e rispettano la struttura e gli elementi per cui lo stadio Franchi è celebrato in tutto il mondo. Ma rileviamo una sostanziale differenza del secondo e del terzo rispetto al primo. Nel progetto vincitore la copertura, sorretta da alti e sottili pilastri, dall’interno dello stadio slitta con leggerezza all’esterno. Ma copre l’intera struttura di Nervi con un segno ad essa del tutto estraneo, sovrapponendovisi e ponendola fuori scala.
Tale carattere è percepibile dall’esterno, dove l’alta copertura rettangolare ostenta la sua autonomia, alterando il rapporto tra lo stadio storico e il contesto urbano circostante. In fondo, il progetto prescelto propone una copertura metallica, irrigidita da travi metalliche, che richiama le coperture di aree archeologiche realizzate sui resti di un passato più o meno lontano, spesso sedimentato nel tempo. In esse la copertura è il presente più immediato e come tale viene percepito. Qui, invece, la copertura copre il passato (lo stadio Franchi) e il presente (le nuove tribune, con annessi e connessi), parificando sotto la quota del suo intradosso valori distinti. Che invece sono portati su un unico piano percettivo, appartenendo il nuovo organismo allo stesso ‘tempo’ della copertura, rispetto alla quale, peraltro resta totalmente disgiunto.
Gli altri due progetti, viceversa, propongono un organismo unitario che non si sovrappone allo stadio esistente, ma vi si affianca dall’interno. Lo stadio Franchi e la nuova struttura sono chiaramente e distintamente percepibili, in piena autonomia estetica ed espressiva. Resta, inoltre, inalterato il rapporto del contesto urbano con la struttura di Nervi, che non è coperta da un cielo di lamiera, ma respira liberamente come ha sempre fatto, sotto il cielo ‘naturale’, con i chiaroscuri delle sue membrature in calcestruzzo cangianti sotto la luce del sole, sotto le nuvole o, di notte, sotto le stelle."
Arch. Ugo Carughi, Past President di DOCOMOMO Italia e consulente della Fondazione Nervi.
La classifica degli 8 progetti finalisti
- David Hirsch / ARUP Italia – progetto vincitore
- Vincenzo Corvino / Corvino+Multari
- Lucia Celle / Ipostudio
- Giovanni Polazzi / Archea Associati
- Jean-Michel Wilmotte / Wilmotte & Associés
- John McAslan + Partners
- Declan Sharkey / Populous
- Mark Wolvin
Gli 8 progetti finalisti del concorso internazionale saranno esposti in una mostra, aperta a tutti, allestita presso il Cortile del Michelozzo a Palazzo Vecchio a partire dal 8 marzo 2022.
Le relazioni e tavole progettuali dei primi 3 progetti finalisti sono disponibili QUI
CLICCA QUI – Rivedi la diretta della cerimonia
In ALLEGATO LA RELAZIONE DEL PROGETTO VINCITORE
presentata, in fase di concorso, per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell’area di Campo di Marte a Firenze.
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